CAPITOLO 4: Primo incontro non tanto piacevole.

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Arrivarono anche Chessy e Alhena dopo aver ricevuto i pass da Edward, Alhena squadrò il luogo mentre Chessy già ballava allegramente.
Demos continuava a bere, nel contempo guardava in giro scegliendo la "fortunata".
Alhena intanto si avviò al bancone, ma venne fermata da qualcuno che le afferrò il braccio..
Era Cannon!

C: <Guarda un po' chi si vede...BALLA CON ME>

Accompagnò l'ultima frase con un sorriso e dopo aver fatto un giro intorno a me, mi fece fare un giravolta per poi chiudermi nelle sue braccia e muoversi a ritmo lento.
Aveva un odore voltastomaco e avrei voluto star dappertutto tranne che nelle sue braccia, quei capelli pieni di gel incollati alla fronte mi facevano senso... Per non parlare dell'alito poi, sembrava avesse una tana di puzzole nella bocca.
Lo allontanai velocemente spingendolo con le braccia, mentre mi dirigevo verso il bancone esitai due secondi per dirgli qualcosa.

A: <Fallo ancora ed i denti non saranno l'unica cosa a mancarti>

Andai a sedermi su quello sgabello rosso con una faccia soddisfatta. Il grande bancone era color legno, forse di Quercia, il barista serviva i drink alle altre persone. C'erano scaffali e scaffali di alcolici, molti non li conoscevo nemmeno, okey che non sono una grande bevitrice, ma lo stesso avrei fatto una figuraccia se avessi scelto qualcosa di totalmente analcolico o di stupido..
Ero imbambolata a guardare gli scaffali a bocca aperta che quasi non me ne accorsi, improvvisamente qualcuno interruppe i miei pensieri.

<Buonasera, cosa vuole ordinare?>

Lo guardai di scatto

A: <Ehm...Ehm>

Schiarii la voce..

A: <Faccia lei, qualcosa di forte mi raccomando>

Cercai di essere almeno un po' sexy accavallando la gamba ma persi l'equilibrio e per pochissimo non caddi.
Nel frattempo che Alhena sceglieva drink e faceva figuracce, Demos non le aveva tolto gli occhi di dosso nemmeno per un secondo, fin quando..
Ad un tratto arrivò John con la camicia sbottonata, barcollando e pieno di rossetto.

J: <Amico, non puoi capire..>

Bevve un sorso di champagne dal bicchiere che reggeva e continuò.

J: <Quelle due ragazze sono una forza della natura, mi sa che hanno bevuto troppo, siamo andati in un angolino vuoto di questo posto, non mi ricordo nemmeno dove si trova, ma ti giuro abbiamo provato un sacco di cose, ad esempio mentre una stava...>

Lo fermai prima che mi raccontasse seriamente del suo rapporto.

J: <Beh... se vuoi, puoi venire anche tu, con quattro persone potremmo provare..>

Lo fermai di nuovo e bevvi l'ultimo sorso del mio Martini.

D: <John non mi interessa affatto vederti all'opera o solo sapere i dettagli, basta che mi dici quante te ne sei fatte e basta, fine, ora vai in pista che altrimenti ti prendono seriamente per frocio se continui a star appiccicato alla mia spalla>

John seguì il mio consiglio e tornò da quelle due ragazze che mentre lo aspettavano avevano cominciato a baciarsi, distolsi lo sguardo un po' inorridito e continuai a fissare quella ragazza dal vestito bianco..
Aveva quei lunghi capelli biondi che le coprivano la schiena, un po' lisci ed un po' mossi, se ne stava con il cellulare mentre sorseggiava lentamente il suo drink, ad ogni sorso faceva una faccia chiudendo gli occhi, era stranissima ed adorabile, mi divertiva tantissimo.
Intanto un ometto con la pancia, un po' pelato e sdentato si sedette vicino a me, coprendomi completamente la visuale.

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