CAPITOLO 10: Non tutto va secondo i piani.

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*DEMOS*

D:<John, John, sveglia! Dobbiamo consegnare l'oro a Nelton!! Eddai John!>

J:<Mmm...>

John finalmente si svegliò, preparai le solite cose ovvero passamontagna, tute, attrezzi e i borsoni pieni di gioielli.

J:<Ma dobbiamo fare un colpo?>

D:<A quanto pare sì John.>

Gli risposi mentre caricavo la pistola.

J:<Demos rifiuta! Non possiamo!! Io non so com'è fatta la gioielleria, se ha telecamere, quanto riusciamo a prendere secondo il tempo stabilito, se ci sono guardie o se dobbiamo aprire una cassaforte con il codice o se...>

D:<John dobbiamo per forza! Potrebbe essere il nostro ultimo colpo prima di essere liberi, ci darà 50mila a testa, non ci ha mai offerto così tanti soldi, appena abbiamo finito, li prendiamo e finalmente ce ne andiamo via da qui.>

John sorrise, infondo, anche lui come me voleva smettere di vivere così. Mangiammo due pizzette per colazione prima di consegnare i soldi, come da tradizione. John era molto teso si notava, ammetto che un pò lo ero anche io, perchè Nelton non ci aveva mai ordinato di fare un colpo senza prima le istruzioni. Dopo aver finito di mangiare ci vestimmo e caricammo tutto il materiale in auto.

J:<Quanto ci darà a testa per i due colpi precedenti?>

D:<Purtroppo il solito John, 25mila.>

Accesi l'auto e John, seduto al mio fianco, mise un pò di musica per poi aggiungere:

J:<Il tragitto è lungo.>

Mettendosi poi comodamente sul sedile mentre io avevo gli occhi  inchiodati sulla strada e pensai che forse da una parte John aveva ragione, era un colpo  grosso e rischioso, ma volevo quanto lui la libertà e poter passare una vita tranquilla. Nelton mi aveva inviato le coordinate  per il luogo dove ci saremmo dovuti incontrare. Erano sempre posti isolati, abbandonati dal mondo praticamente, vicoli, sotto ponti per metà crollati, edifici bruciati, bunker nascosti... Quindi se facevi un errore oppure lo tradivi facendo il doppio gioco non conveniva molto andarci anche perchè Nelton era un professionista in queste cose, non si faceva problemi a bruciare le persone vive, torturarle per giorni, farle a pezzi lentamente mentre ancora respirano e consegnare i vari arti alla famiglia poco a poco.

Notai che il mio cellulare stava squillando quindi risposi.

D:^Dimmi.^

N:^Dove sei?^

D:^Stiamo arrivando, i cani sono con noi.^

N:^Preparo il cibo.^

Ovviamente con Nelton non potevamo usare termini come gioielli, oro, soldi, lingotti, pistole, colpo... Era controllato dalla polizia 24h. Parcheggiai l'auto e scesi mentre John intanto prendeva i borsoni. Questa volta il luogo era molto tranquillo, una fabbrica bruciata, vidi Nelton che ci attendeva appoggiato alla sua Jaguar F-TYPE bianca insieme ai suoi scagnozzi con le due valigette di soldi.

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