diciannove.

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Scendo le scale per andare alle macchinette, di solito non ci vado mai perché odio le schifezze che ci sono dentro solo che stamattina mi sono dimenticata la merenda a casa e quindi mi tocca.

Mi metto in fila e aspetto il mio turno, penso e ripenso a quello che è successo con Luca, come ha potuto? E lui che diceva di amarmi, Elia mi ha detto che era ubriaco quella notte e che non era lucido, ma non mi interessa, se stai con una ragazza e se la ami non la tradisci a prescindere di quello che fai, non dovresti neanche pensare ad altre tipe.

Ma vabbè lui è fatto così, dovevo aspettarmelo, conoscendolo da 13 anni, era inevitabile, sospiro e caccio via Luca dalla mia mente.

Sento toccarmi una spalla, mi giro e vedo Gaetano con un sorriso enorme, io e lui in queste settimane abbiamo legato tanto, ho sbagliato a trattarlo male all'inizio, è davvero un ragazzo dolce e simpatico.

-Secondo te ti faccio mangiare ste schifezze? - indica le macchinette con un cenno al capo e mi guarda divertito

-Non lo so, tu che dici? Hai un idea migliore? - ridacchio e sposto i capelli dall'altro lato

-Si, condividiamo insieme la mia focaccia. - mi fa l'occhiolino e mi sorride

-Mh. - faccio finta di pensarci e lo guardo - mi sembra un'idea davvero splendida. - metto le mani sui fianchi e sorrido

-Ottimo, andiamo. - mi prende a braccetto e così abbandono la fila con lui, ci dirigiamo verso il cortile

Attraversiamo il corridoio della scuola, spingo la porta e ci sediamo su una panchina di pietra davanti alla fontana principale della scuola, mentre Gaetano è distratto gli rubo metà focaccia, si gira verso di me e mi guarda con aria divertita.

-Che hai da guardare? - prendo un pezzo di focaccia e lo mando giù, e guardo Gaetano con un sorrisetto soddisfatto

-È un po' più della metà, non credi Ginevra? - indica la metà di focaccia che gli ho rubato

-Se vuoi te la ridò. - apro la bocca e scoppio a ridere

-Ma che schifo Ginevra dai, menomale che sei una ragazza, eh?- fa una smorfia disgustata e scuote la testa divertito

-Spiritoso. - gli faccio la linguaccia e bevo un sorso d'acqua -E comunque io sono molto educata, so molto riguardo al bon ton, sai è importante. -

-Ma stat citt va. - mi da una leggera spintarella e ridacchia

-Ehy. - gli do un leggero schiaffo sul braccio e arriccio le labbra al in sú -Guarda che rischiavo di cadere per colpa tua, potevo denurciarti per aggressione fisica sai. - commento sarcastica, mi fa una linguaccia e finisce l'ultimo pezzo di focaccia e beve un sorso dal suo estathé alla pesca -E vedo che ti stai ambientando bene a Salerno, eh? -

-Uh, che paura. - si porta una mano sul cuore e fa una finta faccia spaventata, scuoto la testa divertita - Più o meno si, quando i miei mi hanno detto che ci saremo trasferiti qua, mi sono leggermente spaventato all'inizio, sai. -

-Davvero? E perché? - corrugo la fronte e lo guardo interrogativa

-Sai ho sempre pensato che da queste parti non è molto sicuro da quello che mi hanno sempre raccontato, ma poi venendoci ad abitare ho capito che non è così male come credevo. - si guarda attorno come per confermare quello che ha appena detto e torna a guardarmi

-Si beh è normale, io abitandoci da sempre non ho mai pensato a Salerno come una città pericolosa come descrivono amo la mia città e mi sento al sicuro, forse Napoli e un po' più malfamata, tra giri di spaccio e robe varie. - faccio spallucce e guardo il biondo

Fire || Capo Plaza (#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora