trentuno.

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Luca povs

Tornare a Salerno è la cosa migliore che potessi fare, mi era mancata tanto, purtroppo domani devo ritornare a Milano e non voglio, non voglio abbandonare mia madre ma soprattutto non voglio abbandonare Ginevra, non ora che siamo tornati insieme, ma devo ritornarci visto che l'album deve essere terminato e poi non posso lasciare Elia da solo, chissà cosa potrebbe combinare.

-Che bello riaverti qui amore mio. - mamma finisce di apparecchiare la tavola e mi sorride

-Anche per me, davvero. - sistemo i tovaglioli e sorrido - Mi era mancata tanto Salerno. -

-E' un peccato che te ne vai già via. - sospira profondamente - Ma so che questo ti rende felice. -

-Lo so, ma tornerò al più presto. - sorrido - Promesso. -

-Com'è Milano? - mi guarda - Immagino molto affollata e rumorosa e anche molto calda. -

-Si nei weekend è abbastanza affollata, invece nella settimana c'è più calma e ci si riesce a farsi una passeggiata per il centro e si fa davvero tanto caldo. - mi sistemo i pantaloni e la guardo- Ma nulla di paragonabile a qui, sia chiaro Mà. -

-Vorrei andarci un giorno. - mette il vino sul tavolo e si passa le mani sul grembiule - Mi piacerebbe tanto vederla. -

-Appena sono libero, ti vengo a prendere e stai da me e Elia, ok? - la guardo

-Si certo. Va benissimo tesoro. - sorride - Ora sistemiamo in cucina c'è un casino, tra poco saranno qui. -

Annuisco e la seguo in cucina, mamma ha invitato per pranzo mia sorella con il suo insopportabile marito, io lo odio, non fa per lei e poi è un tale idiota. Non vedo mia sorella da tre anni, esattamente da quando si è sposata, so che non sarà felice di vedermi, diciamo che io e lei non siamo sempre stati fratelli uniti, ma io non do molto peso alla cosa.

Do una pulita per terra con la scopa e mamma mi guarda divertita e non né capisco il motivo.

-Perché mi guardi così? - poso la scopa e la guardo confuso

-Solo che.... - ridacchia e ricomincia a parlare - Non ti ho mai visto fare le faccende di casa, così mi sono un'attimo emozionata, tutto qua. -

-Guarda che tra me ed Elia quello che pulisce casa sono sempre io. - sorrido fiero, ed è vero

-Sei cresciuto così in fretta bambino mio, che mi fa davvero strano non averti qui attorno. - si avvicina a me e mi accarezza una guancia - L'idea che tu sia già andato via di casa mi fa un senso di tristezza ma mi rende orgogliosa allo stesso tempo. -

-Oh Mà. Grazie per me il tuo appoggio vale davvero tanto. - la abbraccio forte

-Ti starò sempre accanto Luca, qualunque cosa tu decida di fare in futuro. - sussurra

-So che volevi che avessi un futuro diverso. - mi stacco da lei - So che avresti voluto un figlio con meno problemi ecco diciamo. -

-Luca, ma che dici? Tu sei tutto il mio mondo, per me la tua felicità viene prima di tutto, non mi interessa il lavoro che fai, l'importante è che tu sia felice e basta. - mi guarda dritto negli occhi

-Ti voglio bene assai. - sorrido

-Anche io, tesoro. - abbozza un sorriso - Dai, finiamo di sistemare qui. -

-Certo. - pulisco il piano cucina e ritorno a fare quello che stavo facendo prima

So che mia madre avrebbe voluto un futuro migliore per me, come quello che fa il mia sorella; ovvero l'avvocato, solo che questo non è quello che avrei voluto fare nella vita e mamma lo sa, ho sempre rappato e scritto canzoni da quando avevo sette anni e ora non riesco a vedermi in un'altro mestiere. So per certo che se avessi fatto un'altro lavoro, sarei stato infelice e triste, perciò ho dovuto farcele con tutte le mie forze per arrivare qua dove sono ora. Vengo distratto dal suono del campanello, grande, davvero grande.

Fire || Capo Plaza (#Wattys2022)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora