10 - How's it going with your man?

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*Dallo scorso capitolo*
<Sai... forse potremmo farci bastare un "ti amo" se entrambi sappiamo che significa molto di più>
<Tutto vale molto di più con te> sussurra.
<Ti amo così tanto Harry> sospiro e mi sembra di liberarmi di un peso enorme.
<Così tanto, Julie, così tanto> sussurra avvicinandosi a me facendo scontrare le nostre labbra.

— — — — — —

7:00

La sveglia suona sopra il comodino e mi sveglio improvvisamente.
Provo a girarmi per spegnerla ma sono bloccata dalle braccia di Harry che mi hanno abbracciata e coccolata per tutta la notte dopo che siamo tornati a dormire.

Sembra proprio che i due fagiolini che crescono dentro di me abbiano dato ascolto al loro papà e mi abbiano lasciato dormire.

La sveglia suona ancora e provo ad allungare il braccio ma non riesco a raggiungerla.
Harry si muove improvvisamente, sovrastandomi, e prendendo il cellulare mettendo fine alla musichetta insopportabile.

<Cinque minuti okay?> sussurra, sdraiandosi di nuovo con il viso nascosto tra la mia spalla e il mio collo.
<Devo andare a lavoro e anche tu suppongo>
<Dormi Julie> ridacchia, lasciandomi un bacio sul collo.

Sospiro e mi accoccolo a lui.
Mi erano mancati da morire i risvegli così.

<Julie> sento sussurrare ad un certo punto sulla porta.

Mi giro leggermente notando Lizzie in piedi sulla soglia della camera.

<Si?>
<Tutto bene?>
<Si, perché?> chiedo confusa.
<Un altro passo nella giusta direzione?> chiede indicando Harry steso accanto a me.
<Molto più di un passo> sorrido.
<Sono felice. Io vado al lavoro, ci vediamo questa sera> dice per poi sparire.

Porto una mano tra i capelli di Harry e avvolgo un paio di ciocche tra le dita.
Lui si allontana un po' dal mio collo e mi guarda negli occhi con una strana espressione.

<Scusa> dico ritirando la mano.
<No... Era piacevole> sussurra.
<Perché mi guardi così?> chiedo, cercando di non ridere per l'imbarazzo.
<Perché sei bellissima Julie, ancora più bella dell'ultima volta che abbiamo dormito insieme>
<Presto non sarò più bella come dici>
<Invece si>
<Harry diventerò una balena. Lo sarei diventata con un solo bambino, non oso immaginare quanto più grassa diventerò con due> sbuffo.
<Ehy, ne varrà la pena. Sono sicuro che quando vedrai per la prima volta i nostri figli sarai felice di essere stata una piccola balenottera>
<Aspetta prima di pensare a quando saranno nati. Ti ricordo che prima c'è una cosa chiamata parto che mi spaventa a morte. Come diavolo è possibile far passare un bambino attraverso la mia... Insomma hai capito!>
<Abbiamo ancora sette mesi per pensare a quello, intanto godiamoci le tue voglie improvvise di burro d'arachidi> ridacchia.
<Non è colpa mia> sbuffo.
<Lo so> mi bacia una guancia e si alza dal letto.

14:32

<Mamma sono al lavoro!> sbuffo rispondendo al telefono dopo aver rifiutato tre chiamate.
<Certo, non ti crede nessuno> ridacchia <Comunque ti ho chiamato per dirti che venerdì vengo a Londra, sai devo conoscere questo misterioso Harry con il quale hai ben pensato di fare un figlio> dice.
<Due. Sono due gemelli> la informo ridacchiando.
<Cosa? Due? Oh signore santo!> urla sconvolta.
<Pensavo saresti stata felice, immagina due piccole me che ti chiamano nonna... Potrei commuovermi> dico.
<Certo che sono felice, mi preoccupo solo per la tua vagina! Partorire un figlio è una cosa, ma due... Non voglio pensarci>
<Mamma! Possiamo parlare della mia... Insomma possiamo parlarne in un altro momento?> dico imbarazzata.
<Certo scusa... Stavo dicendo che arrivo venerdì e pensavo che potremmo andare a cenare insieme da qualche parte>
<Sarebbe carino ma temo che non si possa fare>
<Perché no? Harry lavora il venerdì sera?> chiede.
<No mamma, non è per il lavoro... Beh centra anche quello però insomma non possiamo. Perché non ceniamo a casa?>
<D'accordo tesoro. Allora ci vediamo venerdì>
<Certo mamma>

Chiudo la telefonata sbuffando.
Spero di risolvere la questione con la Modest il prima possibile.
Non voglio dover nascondermi ancora.

<Allora? Come va con il tuo uomo?> chiede Kimberly.
<Quando la smetterai di chiamarlo così?> chiedo sorridendo.
<Mai perché è vero>
<Va molto bene> ammetto.
<Voglio i dettagli mia cara> dice sedendosi davanti la mia scrivania.
<Potremmo esserci baciati qualche volta>
<Continua> dice curiosa.
<E potrebbe aver dormito da me ieri sera> confesso.
<Davvero?> dice ammiccando.
<Abbiamo dormito Kimberly! Non mi metto a fare porcate con due bambini qui dentro> rido indicando la mia pancia.
<Due?> dice spalancando gli occhi.
<Non te l'avevo detto?>
<No>
<Si insomma... Sono due gemelli>
<Oddio che cosa carina! Mi immagino già quando andranno in giro con i vestiti uguali> dice con occhi sognanti.
<Mi sa che dovrai aspettare un po' però> rido.
<Già... Prima che me ne dimentichi, Madison ha detto di volerti parlare appena hai tempo>
<Vado subito>

15:19

<... Quindi ho pensato di posticipare un po' il mio trasferimento a New York. Voglio davvero che sia tu a guidare la sede qui a Londra e so che nel primo anno di vita dei bambini sarai molto impegnata ma non me la sento di nominare una sostituta temporanea> mi spiega Madison.
<Quindi rimani fino a dopo il parto?> chiedo.
<Si. Ho pensato che sarebbe più logico nominare qualcuno a New York che faccia le mie veci al posto di lasciarti qui incinta ad occuparti di tutto>
<Madison è davvero una bellissima cosa da parte tua ma non devi sentirti obbligata ad aspettare che io partorisca per andare a New York. Potresti dare l'incarico a qualcun altro, ci sono molti altri dipendenti validi quanto me>
<Lo so Julie ma nessuno è te. Io voglio che sia tu e non mi importa se devo aspettare un anno>
<Non so cosa dire>
<E poi scusa, non posso andarmene senza conoscere prima quei due marmocchietti> ride alludendo ai gemelli.
<Hai ragione> rido.
<Quindi è deciso?>
<Si va bene>

Madison mi abbraccia e io torno al lavoro occupandomi di alcuni shooting fino all'ora di tornare a casa.

19:56

<Mia madre ha detto che arriva venerdì e che ceneremo insieme. Ho provato a farle capire chi sei ma non credo ci sia arrivata> rido al telefono con Harry.
<Avresti potuto mandargli una mia foto>
<Sei più bello dal vivo e poi non sa nemmeno usare il cellulare nuovo che le ho comprato. Sa a malapena capire come funziona whatsapp, figurati se le dico di andare su internet e mettere Harry Styles come argomento di ricerca> ridacchio.
<D'accordo. Venerdì cucino io e non me ne frega niente se non vuoi> annuncia.
<Quindi io cosa dovrei fare? Rimanere seduta sul divano?>
<Potresti pensare a come spiegare a tua madre il fatto che il padre dei tuoi figli è un cantante molto famoso e suppongo che dovremmo anche dirle dei problemi che stiamo cercando di risolvere con la Modest>
<Giusto. Sai non vedo l'ora di fare quello stupido test per provare che non sto mentendo e sbatterlo in faccia a tutto il management. Mi immagino già le loro facce stupite e rassegnate al fatto che non possono fare più nulla> sbuffo per poi ridacchiare alla fine della frase.
<Non sarà così semplice Julie. Il test è solo un'ulteriore prova, potrebbero comunque accusarti di aver fatto volontariamente in modo di rimanere incinta per qualsiasi altra ragione> sbuffa.

Sbuffo pensando che probabilmente ha ragione.
Nonostante le prove della paternità di Harry, la Modest troverà comunque il modo di puntarmi il dito contro e io dovrò difendermi.
Ma come?

<Harry... Se le persone dalla nostra parte fossero molte, diciamo abbastanza da mettere la Modest nella posizione di dover accettare noi due come coppia e come genitori, sarebbe tanto male?> chiedo.
<Cosa hai in mente Julie?> chiede preoccupato.

/Angolino Autrice/

Siamo alla nona posizione sulla classifica delle storie con "#onedirection" e non so per quale motivo visto che le storie nella Top10 sono del calibro di milioni di visualizzazioni...
ANYWAY vi ringrazio molto e spero di mantenere questo posto per un po' e che la storia continui a piacervi.

Xoxo 💋
Giulia

I'm having your baby, it's none of your business { H.S }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora