19 - Family or friends?

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*Dallo scorso capitolo*
<Sarai davvero un'ottima madre> ridacchia.
<Se per ottima madre intendi anche che li farò pagare per avermi procurato il mal di schiena e il male ai piedi cronici allora sì... Sarò proprio ottima> ridacchio.
<Ti lascio lavorare. Prima finisci, prima ti siedi e ti riposi> sorride.

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31 maggio
8:57

<Se volete accomodarvi Rachel sarà qui tra un paio di minuti> dice un ragazzo, probabilmente il suo nuovo assistente, sorridendo così falsamente che il seno di Francesca Cipriani in confronto sembra più naturale.

Harry si alza dalla sedia e mi prende la mano aspettando che anch'io mi alzi.
Sbuffo per il costante mal di schiena ed entro nella sala riunioni.

<Andrà tutto bene> mi sussurra Harry, facendomi sedere su una delle scomodissime sedie nere attorno al tavolo.
<Speriamo> borbotto prima che Rachel entri improvvisamente nella stanza sorridendo.

Ma cosa avete tutto da sorridere qui dentro?
State cercando di impossessarvi dei diritti dei miei figli, non c'è un bel niente da essere felici e riderci sopra!

<Sono contenta che abbiate accettato di vedermi... Non ne ero molto sicura dopo l'ultima volta> ridacchia.
<Vai al punto Rachel> ringhia Harry già stufo del suo comportamento altezzoso.
<Riposo soldato, abbiamo molte cose di cui parlare e se partiamo così non andremo da nessuna parte> scherza, posando una cartellina gialla sul tavolo.
<Vai avanti> sbuffo prendendo la mano di Harry sotto il tavolo e accarezzandogli il dorso per calmarlo.
<Allora... Mi è giunta voce che ancora nessuno sa della tua gravidanza e la cosa mi stupisce. Pensavo che avreste sganciato la bomba molto tempo fa per farvi aiutare dalle fan... So quanto possono incidere sull'immagine della Modest se si mettessero in testa che noi siamo contro di voi> sorride.
<Di fatto lo siete> borbotto.
<Noi non siamo contro nessuno... Vogliamo solamente accertarci che tutto vada per il verso giusto>
<Rachel, non abbiamo tempo per le tue supposizioni. Cosa vuoi?> chiede Harry serio.
<Come mai tutta questa fretta Harry? Non vorrai stressare la tua ragazza ancora più di quanto già non lo sia. Se poi si sente male come l'altra volta non dare la colpa a me> dice trattenendo una risata isterica.
<Rachel se potessi smettere di tirartela inutilmente potremmo anche iniziare a parlare di cose serie> intervengo.
<D'accordo> sbuffa aprendo la cartellina <Questo è quello che la Modest ha pensato. È tutto vostro. Voglio una risposta entro domenica della prossima settimana prima di mezzogiorno> dice porgendomi un pacco di fogli.
<Tutto qui? Leggiamo questo coso e decidiamo se accettare o no?> chiede Harry confuso.
<Esattamente. Più facile di così si muore> ridacchia.
<Dov'è la fregatura Rachel?>
<Ci sentiamo presto> dice andando verso la porta.

La apre e fa per uscire ma si ferma improvvisamente e si gira.

<Oh beh... Se non accettaste, caro il mio Harry, mi sa proprio che tu e i tuoi amici dovrete trovarvi un nuovo management> sorride per poi lasciare definitivamente la sala.

13:38

<E quindi cosa volete fare?> chiede Niall una volta che abbiamo terminato di raccontare loro della riunione.
<Dobbiamo ancora leggere il contratto ma... Seriamente ragazzi come cazzo ha potuto mettermi davanti a questa scelta?> dice furioso Harry girando per il salone di casa.
<Harry siediti> dico per la centesima volta da quando siamo arrivati a casa.
<Se scelgo la mia famiglia lascio i miei fratelli in mezzo alla strada... Se scelgo i miei fratelli lascio la mia famiglia in mano a dei bastardi che vogliono solo ottenere un mucchio di soldi> borbotta, continuando a camminare avanti e indietro.
<Harry siediti> borbotto di nuovo massaggiando il pancione cercando di calmare i bambini che sembrano essere alquanto agitati in questo momento.
<Io... Sono fottuto. Mi hanno incastrato. Lo sanno che non potrei scegliere> dice alzando la voce.
<Harry calmati e ragiona. Devi leggere il contratto per capire la gravità della situazione, non puoi dare di matto senza sapere cosa ti stanno chiedendo di firmare> dice saggiamente Zayn leggendomi in faccia la mia preoccupazione.

Harry finalmente si siede e io mi sento già meno stressata.
Vederlo andare avanti e indietro per il salone mi ha resa nervosa.

<E poi sinceramente amico... Se dovessi rifiutare per noi sarebbe una liberazione non dover lavorare con la Modest. Sembra di essere in galera. Un sacco di case discografiche vogliono a tutti i costi lavorare con noi, non sarebbe una brutta cosa cambiare aria> dice Liam.
<Payno ha ragione, Harry. Per anni abbiamo cercato un modo per liberarci delle stupide regole della Modest e adesso che ne abbiamo l'occasione potremmo sfruttarla. Ci basta solo trovare una agenzia che non si faccia problemi se uno di noi è padre> dice Louis.
<Non credo sia così facile come dite> borbotta lui.
<Non c'è nulla di sbagliato nel tentare, no?> chiede Niall.
<Ci penseremo> dice infine Harry.
<Avete tempo fino a domenica prossima, non siate drastici. Noi ora è meglio se andiamo> dice dolcemente Liam.
<D'accordo. Grazie ragazzi> dice alzandosi per salutandoli.
<Cerca di non pensarci troppo tu, d'accordo?> sorride Niall abbracciandomi.
<Ci proverò> sussurro.

Saluto gli altri ragazzi e rimaniamo solo io ed Harry in casa visto che Lizzie è al lavoro.
Lui è fermo in mezzo alla stanza in piedi con il contratto tra le mani e l'espressione di chi non sa cosa fare.

<Harry> lo chiamo dolcemente.

Lui si gira a guardarmi in silenzio e sospira.

<Metti via quei fogli e vieni qui per favore> lo supplico indicando il posto accanto a me.

Fa come gli ho detto senza protestare e si siede al mio fianco, abbandonandosi nel divano.
Poggio la testa sulla sua spalla e gli prendo la mano incrociando le nostre dita.

<Andrà tutto bene> sussurro.

Lui annuisce e si sposta per lasciarmi un bacio tra i capelli.
I bambini si muovono ancora per via della discussione di pochi minuti fa e Harry nota i calci che mi stanno dando grazie agli strani movimenti che fa il pancione.

<Li ho fatti agitare?> chiede, posando una mano sopra la mia pancia.
<Un pochino> mento.

In realtà erano molto agitati ma non voglio stressarlo, non ancora.

<Mi dispiace> sussurra guardandomi negli occhi.
<Lo so Harry> sorrido appena.
<Non lascerò che si prendano i nostri figli> dice allo stesso tono.
<A questo ci penseremo domani, adesso prepara il pranzo che abbiamo fame> dico facendolo ridacchiare.
<Agli ordini signore> dice alzandosi e facendo il gesto del soldato.
<Che scemo> rido spingendolo in cucina.

I'm having your baby, it's none of your business { H.S }Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora