capitolo 19

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Stiamo mettendo apposto in giro, c'è silenzio, fino a quando scoppio a ridere

«Perché ridi?»

«Non dovrei?»

«Mi chiedevo il motivo?»

«Tu» continuo ridendo

«Io?» Chiede confuso

«Per prima, con Valerie»

«Mhh... mi sa che abbiamo chiuso ufficialmente»

Continuo a ridere

«Sinceramente Ronnie, non mi sembra il caso di ridere, cioè io mi lascio da neanche un'ora e tu ridi come se niente fosse?»

Mi avvicino a lui, fino a trovarmici a poca distanza

«Rido, perché sei scemo»

fa una faccia perplessa, così mi avvicino ancora di più e lo bacio, 'brava Ronnie' mi incita il mio cervello, che in questo momento è tutt'altro che lucido.

Baciare Archie mi manda il cervello in un posto che non si può dire...

«Ronnie... io...»

«Ecco perché sei scemo, perché non capisci niente»

Mi sorride ed io ricambio e continuiamo a baciarci.

Mi prende in braccio, sale le scale e andiamo in camera sua...

Finiamo tutti e due sul letto, mentre continuiamo a baciarci, poi ci stacchiamo; io gli tolgo la maglietta e lui a me...

La più bella notte della mia vita.

Apro gli occhi e non vedo in giro nessuno così mi metto il mio intimo e una maglietta di Archie visto che mi va abbastanza lunga la uso come 'vestito', si sono pigra e non ho voglia di cercare la roba mia.

Scendo giù e vedo sul tavolo una tazza di latte e caffè insieme a due biscotti a forma di cuoricino, vicino c'è un biglietto

"Buongiorno Ronnie❤ scusa se non ci sono ma sono dovuto andare da Jughead, c'è stato un problemino, ma nulla di che...
Ps: spero che ti piaccia il cappuccino
Buona colazione❤"

Mi scappa un sorrisino, faccio colazione, lavo i piatti e vado su in camera di Archie.

Faccio il suo letto, mi cambio e gli piego i vestiti.

«Ciao Ronnie»

«Ciao»

«Allora com'è andata?»

«Bene, bene»

Faccio per andare in camera ma mia mamma mi ferma

«Oh, in camera tua c'è già la valigia pronta, Smithers ti accompagna all'aeroporto fra mezz'oretta»

«Come di già? Ma non era settimana prossima?»

«Tuo padre ha chiesto di anticipare il volo»

«Oh così tu portai andare da Fred... brava mamma»

Metto in carica il cellulare visto che lo userò durante il viaggio.

Bussano alla porta

«Signorina Veronica, è ora» dice Smithers

«Arrivo» dico mentre il maggiordomo prende la valigia per caricarla in macchina.

Come ultima cosa tolgo il cellulare dalla carica e... perfetto, non l'ho attaccata bene ed è scarico.
Brava Veronica.

Mi siedo al mio posto e di fianco a me trovo una signora sulla quarantina

«Salve» dico

«Ciao» risponde lei

Dopo quelle due parole non ci parliamo più.

Passa più o meno mezz'ora e provo ad accendere il telefono attaccato al caricatore portatile

«Sei fidanzata» afferma la signora

«Mi scusi?»

«Sei fidanzata»

«Guardi in teoria faccio fatica a capirlo anche io»

«Perché?»

«Non si offenda, ma non racconto la mia vita a una sconosciuta»

«Oh, io mi chiamo Mary»

«Veronica»

A vederla è una signora abbastanza strana, ma la cosa che si nota di più guardandola sono i suoi capelli rossi, mamma mia quanto mi fa pensare ad Archie

«Bene ora che ci conosciamo, se vuoi puoi raccontare tutto»

Così? Ma questa è scema

«Bhe... mi sono trasferita da qualche mese e ho conosciuto un ragazzo... bellissimo... però lui piaceva alla mia nuova migliore amica e non glielo volevo rubare... poi abbiamo litigato, io e lui, poi abbiamo fatto pace e litigato ancora, lui si è trovato un'altra e abbiamo rifatto pace»

«E lui ora è fidanzato?»

«No, perché ieri c'è stata la festa del suo migliore amico e lui e la sua ragazza si sono lasciati. Finita la festa l'ho aiutato a mettere apposto... e siamo stati insieme... poi stamattina è dovuto andare via e non ci siamo neanche salutati...»

«Quindi ora gli vuoi scrivere?»

«Sinceramente non lo so... noi non siamo fidanzati»

«Capisco... sai, da giovane mi piaceva tantissimo un ragazzo, ma lui era fidanzato... poi lei lo ha lasciato per un altro e sono arrivata io... cara Veronica, se ora non ti senti pronta fai con calma... sei giovane e sono sicura che se lui ti ama ti aspetterà fino alla fine dei suoi giorni...»

«È questo il punto... lui pensa di non piacermi...»

Cambiamo discorso fin quando non arriviamo, così saluto Mary e scendo dall'aereo.

E se noi due...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora