Step 1. Il catering

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Contattare il catering è stato facile, sono pochi, in giro, quelli che si mettono a disposizione di un evento così importante.
Mi sono bastate un paio di telefonate e poi è incredibile la quantità di cose che si riesce a fare con i soldi. Lo sapevi, Kaylyn?

1.

Cammino a passo veloce verso l'ingresso del grande edificio che ho di fronte.

Sono leggermente in ritardo, perché la mia auto ha avuto dei problemi ed ho dovuto chiamare un meccanico per aggiustarla. Purtroppo, il guasto era più grave di quanto pensassi, quindi sarò senza auto per almeno una settimana e, nonostante abbia provato a chiamare un taxi, questo non si è presentato ed io sono stata costretta a prendere la metro, che ovviamente ha fatto tardi a causa di uno sciopero.

Giusto stamattina, no? Come se non bastasse, è anche lunedì...

Non appena metto piede oltre le grandi porte vetrate, una decina di persone si affrettano a venirmi incontro per salutarmi ed aggiornarmi sui progressi del progetto in corso. Rispondo a tutti in maniera diretta mentre continuo a camminare per raggiungere il mio ufficio.
Entro in ascensore mentre un ragazzo mi chiede se la data di lancio è confermata per febbraio del prossimo anno. Annuisco.

"Signorina Davies, è arrivato un pacco, può firmare qui?" chiede una ragazza al mio fianco.

Faccio scorrere velocemente lo sguardo sul foglio che mi ha piazzato davanti e quando ho la conferma che si tratta effettivamente di una ricevuta postale, firmo nell'apposito spazio.

"Quanto manca per finire i modelli?" chiedo all'uomo alla mia sinistra quando noto che si tratta di Lucas, colui che sta gestendo questo progetto.

"Un paio di giorni" risponde.

"Tra due giorni voglio una copia di tutto nel mio ufficio" dico, mentre le porte dell'ascensore si aprono al quarto piano. Esco e passo davanti alla scrivania di Lily, la mia segretaria.

"Tra due minuti nel mio ufficio" dico, senza guardarla, prima di entrare nella stanza in cui passo la maggior parte delle mie giornate e chiudere la porta alle mie spalle.

Mi tolgo il cappotto rosso che sto indossando e lo poggio sull'appendiabiti, poi do uno sguardo alla mia scrivania.

C'è una rivista, con il mio volto in bella vista, in copertina. Non ci sono solo io però.
Sospiro, mentre mi siedo.

Lily entra nella stanza dopo aver bussato, con un caffè caldo nelle mani. Me lo porge ed io la ringrazio.

La avviso della copia del progetto che Lucas le lascerà tra qualche giorno, poi indico il giornale.

"L'hai già letto?" chiedo. La vedo mordersi il labbro inferiore.

"Sì. Dice le solite cose, niente di cui preoccuparsi" spiega ed io annuisco.

"Piuttosto..." mormora, prima di zittirsi. Le lancio un'occhiata per invitarla a continuare.

"Stamattina ha chiamato la segretaria della JFH" dice quasi in un sussurro. Alzo un sopracciglio.

"Che volevano?" chiedo, serrando la mascella.

"Il direttore voleva incontrarti" dice. Spalanco gli occhi. E' impazzito?

"Cosa?!" esclamo.

"Le ho detto che l'avrei richiamata io, se tu avessi accettato. Non mi ha voluto dire il motivo dell'incontro, però."

Sbatto agitata il piede a terra, mentre mi chiedo cosa diamine può volere da me l'ideatore del marchio con il quale sono in costante competizione.
Il mio sguardo cade di nuovo sulla rivista e socchiudo gli occhi, vedendo il ragazzo con cui condivido la copertina.

Sabotage ▶ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora