Step 2. La tregua

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Quando ti ho vista di persona per la prima volta non mi aspettavo potessi davvero essere così carina. Ti ho guardata negli occhi e per un secondo ho quasi pensato di ritirare tutto. Ma, appunto, è stato solo un secondo. Sarà divertente continuare, con te...

2.

Quando entro nel bar, il campanello sulla porta suona, attirando l'attenzione di una cameriera che mi viene subito incontro.
Sfrego le mani tra di loro per riscaldare e sorrido alla ragazza, che mi scruta, curiosa.

"Prego, da questa parte. E' da sola?" chiede, indicandomi un tavolo.

"No, dovrei incontrare qualcuno. Ma a quanto pare sono in anticipo" dico, guardandomi intorno.

Anche se non l'ho mai incontrato di persona, ho avuto il dispiacere di vedere Zayn Malik al mio fianco sulle copertine dei giornali molte volte, quindi sono certa di saperlo riconoscere.
Ed anche se sono le 16.31, sono certa che non sia nessuna delle persone che ci sono in questo posto.

"Mi chiami pure quando vuole ordinare, allora" dice.

"Va bene, grazie mille" le rispondo prima di vederla allontanarsi.

Prendo il telefono dalla borsa e ne approfitto per rispondere a qualche e-mail di lavoro. Si stanno dando tutti molto da fare per questo progetto e sono molto soddisfatta di come sta venendo il lancio della nuova linea invernale. E' completamente diversa dalle altre e spero con tutta me stessa che la sfilata di presentazione vada bene. Megan e Lucas stanno facendo un ottimo lavoro nell'allestimento del locale e nella presentazione e spero solo che vada tutto secondo i piani.

Dieci minuti dopo, quando sto iniziando a stancarmi dell'attesa, la porta principale finalmente si apre e lascia entrare il ragazzo che sto aspettando.

Sono colpita dal suo aspetto, non pensavo fosse così bello anche di persona, devo ammetterlo.
Riesco comunque a riprendermi in fretta, prima che lui lo noti. Quando mi vede, invece, noto la sorpresa nei suoi, di occhi. Mi lancia un sorriso di sfida e si avvicina.

"Davies" dice, sedendosi di fronte a me. Incrocio le braccia sul petto.

"Sei in ritardo, Malik" dico, fulminandolo con lo sguardo.

"Scusami. Ho avuto dei problemi in ufficio" si giustifica.

"Certo" dico, sottovoce. Lui poggia il cappotto sullo schienale della sua sedia, poi incrocia le mani sotto al mento e mi sorride.

"Allora, finalmente ci conosciamo" dice.

"Un vero piacere" commento, ironica. Lui continua a sorridermi e mi sta davvero facendo innervosire, non mi importa molto di risultare maleducata.

La cameriera di prima si avvicina velocemente al tavolo.

"V-volete ordinare?" chiede, balbettando, con gli occhi puntati sul ragazzo di fronte a me.

"Per me un caffè macchiato, grazie" dico, attirando la sua attenzione.

"Certo. Per lei?"

"Un cappuccino" risponde Zayn.

"A-arrivano subito" mormora la ragazza, allontanandosi in fretta. Mi lascio sfuggire un sorrisetto divertito nel vederla così impacciata ora, quando prima con me si è comportata normalmente.

Ah, che mix perfetto che creano un bel faccino ed un grande conto in banca!

"Allora, non perdiamo altro tempo inutile. Di cosa volevi parlare?" chiedo. Lui si appoggia allo schienale e mi sorride ancora.

"Ormai siamo qui, possiamo approfittare per conoscerci meglio, non credi?" mi risponde ed io sollevo entrambe le sopracciglia, in un'espressione stupita.

Sabotage ▶ z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora