Chapter Twenty-One

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Dopo aver passato l'intero pomeriggio ad acconciare alla perfezione i miei capelli, mi dirigo, già truccata, in camera mia, posizionandomi davanti al letto, osservando ciò che avrei indossato per la festa.
Avevo optato per un abito nero, le cui sembianze sono quelle di una gialla lunga e larga a doppio petto, con dei bottoni color oro e una scollatura a V molto profonda, ed un paio di stivali del primo colore.

Procedo subito con l'abito, sistemandomi le maniche mentre mi avvicino allo specchio, guardando attentamente il mio riflesso, sorridendo apparentemente contenta, dopodiché calzo gli stivali in camoscio con un tacco mediamente alto. Afferro la mia collana e i bracciali, indossandoli velocemente, respirando profondamente, provando a calmarmi, fermandomi nel bel mezzo della stanza, socchiudendo gli occhi.
Non avrei mai immaginato di agire così per un uomo!
Non era da me, fino a qualche mese fa.
Mi accosto davanti al comodino, prendendo il mio cellulare, trovandoci un messaggio di Caine, informandomi che mi aspetta fuori casa.
Osservo l'orario.
Le 20:54.
Rispondo al messaggio del moro, avvertendolo che a momenti sarei scesa, allegando ad esso l'indirizzo di Roger, per poi bloccare il telefono e mettermi il cappotto e la sciarpa, dirigendomi frettolosamente fuori casa, senza avvisare le ragazze che sono impegnate con lo studio, afferrando le mie chiavi, chiudendo la porta alle mie spalle.
Mi avvicino all'auto, desiderando con tutta me stessa che sia quella di Roger, constatando con mia grandissima sorpresa la presenza di Caine.
Entro al posto del passeggero, sedendomi comodamente, per poi sorridere appena.

" Ciao, Caine! "

" Ciao, Al! Sei bellissima. "

" Ti ringrazio. Hai ricevuto l'indirizzo? "

Cambio rapidamente argomento, distogliendolo dal mio corpo, notandolo quasi scocciato, ma che tenta di non dare nell'occhio.

" Sì. È casa del tuo Taylor? "

" Non è il mio Taylor. È una festa in onore del figlio che avrà con la compagna. "

Rispondo quasi furibonda, rimarcando il fatto che non siamo più una coppia, trattenendo uno sbuffo dovuto all'argomento, notando il suo sollievo a causa delle mie parole.

" Non state insieme e vai alla sua festa? Qualcosa non mi torna. "

Guidare e tacere, no?
Devo calmarmi, perché mi sto per infuriare con la persona sbagliata.
Socchiudo gli occhi, cercando di non cedere al nervoso e all'ansia, rispondendogli pacatamente.

" Mi ha invitata, ugualmente. "

" Spero che tu stia bene, tutto qui. "

Riapro gli occhi, sorridendogli appena mentre aziona il motore, apprezzando il suo affetto sincero.
Guardo attentamente fuori dal finestrino, inserendo le mani nelle tasche del cappotto, tentando di riscaldarmi.
Dopo circa dieci minuti, giungiamo davanti al cancello dell'abitazione di Roger, abbassando lo sguardo quando ricordo l'ultima volta in cui sono stata lì con lui e avevamo trascorso le giornate aletto, a coccolarci e a far l'amore.
Non devo pensarci.
Non appena Caine parcheggia l'auto, mi affretto a scendere, dirigendomi con lui verso la porta dell'abitazione di Taylor, suonando il campanello, avvertendo le mani tremanti.
Successivamente, ad aprire la porta giunge Roger che mi fissa sorpreso, restando in silenzio per qualche istante, per poi spostare lo sguardo su Caine, fissandolo con rabbia.

" Ciao, Roger! Ci lasci qui? "

Esordisco, provando a distrarlo, percependo la sua furia, notando i suoi occhi lucidi e rossi a causa del nervosismo, spalancando la porta per farci entrare.

" Prego."

" Ti ringrazio. "

Entriamo in casa sua, cominciando a togliermi il cappotto e la sciarpa, lasciandolo sull'attaccapanni ordinatamente, avvertendo lo sguardo di Roger alle mie spalle, decidendo di ignorarlo, avvicinandomi a Caine per innervosirlo maggiormente, stringendogli il braccio, restando al suo fianco mentre entriamo in sala, notando subito Holland in disparte con Brian, con lo sguardo puntato su Brigitte che digita frettolosamente sul cellulare, sollevando un sopracciglio, sorpresa quanto la rossa nel vederla agitata. Sposto lo sguardo sugli invitati, alcuni sconosciuti, riconoscendo Freddie con Mary e John, con Lucy sulle gambe, sorridendo contenta nel vederli uniti come coppia, invidiandoli quasi.
Subito dopo, guardo Roger entrare nella stanza, guardandomi con rabbia, osservando Brigitte scappare con un ragazzo, presentatosi come suo cugino. Incrocio lo sguardo di Holland, annuendo con il capo, avvertendomi che il ragazzo incontrato nel supermercato era lui.

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