Dopo aver trascorso l'intera giornata con Holland, pranzando con lei e guardando dei film per lei strappalacrime, avevo deciso di ritornare a casa, per docciarmi e rilassarmi a letto.
Giunta nella mia abitazione, avevo lasciato in ordine il cappotto, la sciarpa, la borsa e i miei indumenti sulla poltrona, dirigendomi nel bagno della mia camera, decidendo di riempire la vasca di acqua calda e sapone, lasciando che si creasse della schiuma. Raccolti i capelli in un tuppo debole, mi ero immersa all'interno, dopo essermi liberata dell'intimo, e ci ero restata a lungo, perdendomi nei pensieri, rammentando l'incontro della mattina.
Oh, Roger Taylor!
Istintivamente,mi mordicchiai il labbro inferiore, cercando di non ripensare al modo in cui mi aveva guardata e aveva toccato la mia gamba. Non posso affatto permettermi il lusso di prendermi una cotta per un donnaiolo, so perfettamente di essere una delle sue innumerevoli scopate, ma perché lasciarmi il suo numero?
Avevo rimurginato sul letto a riguardo, dopo essermi asciugata e aver indossato il mio amato pigiama. Non riuscivo davvero a capire il motivo, ma quella frase non lasciava i miei pensieri.
Ti passo il mio numero perché do per scontato che mi cercherai in qualche modo, anche se non vuoi ammetterlo.
Ma chi diavolo credere di essere? Eppure, avevo lasciato quel maledetto foglio di carta nella tasca del cappotto. Che ci avrei fatto?
Mi girai nel letto, coprendomi con il piumone totalmente, arrivando al mento, socchiudendo gli occhi, cercando di riposare, crollando in un sonno profondo, ma travagliato.
Avverto le sue mani ovunque, ma stavolta sono ferme sui miei fianchi.
Mi impone di star ferma.
Percepisco il suo respiro sul mio petto, concentrando la sua lingua sul mio capezzolo destro, strappandomi un gemito.
Insinuo le mani fra i suoi capelli, stringendo debolmente delle ciocche,inarcando la schiena sotto le sue labbra, richiedendo ancora il suo contatto.
" Non muoverti. Ti piacerà. "
Mi mordicchio con forza il labbro inferiore, cercando di trattenermi,senza alcun successo quando le sue labbra sfiorano l'addome con dei baci, scendendo lentamente verso il basso ventre. Improvvisamente, si ferma, solleva lo sguardo e mi guarda con malizia.
Deglutisco a vuoto, avendo compreso perfettamente ciò che vuole fare.
Si insinua delicatamente fra le mie gambe, divaricandole con lentezza,accarezzandole con i polpastrelli, giungendo nell'interno coscia con entrambe le mani.
Mantenendolo sguardo fisso sul mio, concentra la sua lingua sul mio clitoride,facendomi rabbrividire ed ansimare, compiendo dei piccoli cerchi con la punta di essa, portandomi in pochi istanti all'inferno.
Avverto il calore radunarsi sulle mie guance e sul basso ventre, gemendo continuamente il suo nome, stringendo le ciocche dei suoi capelli.
''Rog.. Roger! ''
Mi sveglio di colpo dal sogno, sollevandomi improvvisamente con la schiena, mettendomi seduta, attirando a me il piumone, sentendomi sudata.
E, forse, anche eccitata.
Dannazione, a causa di Roger Taylor.Mi giro verso destra, afferrando il cellulare per scoprire l'orario.Sono le 09:15.
Mi ritrovo imbambolata a fissare il blocco schermo del mio smartphone,chiaramente uno sfondo dei Queen. Sposto lo sguardo su Roger e quasi combatto con l'istinto di gettare il telefono sul pavimento, ma ripenso al fatto che senza quella scatoletta elettronica non potrei vivere, dato che all'interno ho metà della mia vita.
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Sweet Lady
RomanceRoger Taylor, batterista dei Queen. Alena Hale, una comunissima ragazza londinese. Cosa potrebbe mai accadere fra di loro? Soprattutto, Alena potrebbe mai permettere ad un uomo di cambiarle totalmente la vita? E Roger sarebbe disposto a lasciare la...