'' Sul serio, Roger! Devo tornare a casa mia, non posso star qui! ''
'' Tu rimani qui, non voglio che tu te ne vada! ''
'' Scommetto che lo dici per Caine. ''
Dopo aver pranzato, ci siamo seduti sul divano ed abbiamo cominciato a discutere per il mio ritorno a casa, suscitando il suo totale disappunto, facendolo arrabbiare soprattutto quando ho nominato Caine, notandolo stringere le mani in pugno, distendendo le mani lungo lo schienale del divano, poggiandosi ad esso.
'' Io ho tutte le mie cose lì. Certo che sei testardo, eh! ''
'' Tu non ti muovi di qua. ''
Mi mordicchio il labbro inferiore, incrociando le braccia sotto il seno, guardandolo con aria di sfida, reggendo il contatto anche quando decido di sedermi a cavalcioni sul suo bacino, gemendo appena per il lieve dolore dovuto a ciò che era accaduto la mattina. Abbasso lo sguardo, percependo il suo lieve divertimento, per poi insinuare le mani fra i lunghi capelli biondi, giocandoci lentamente.
" Devo tornare anche senza il tuo consenso. Non decidi tu. "
" Se ti vedo con quello stronzo, è finita per lui e con te deciderò in seguito cosa fare, sicuramente dovrai tacere se mi vedo con qualcuna. "
" Cosa?! Caine è un mio amico, le altre vogliono scoparti. E chissà cosa vorresti tu. "
Dopo le mie parole, cala il silenzio, restandoci di sasso quando resta muto davanti alla mia provocazione. Tiro verso il basso due ciocche di capelli, facendolo mugolare di dolore, per poi alzarmi dalle sue gambe, dirigendomi in cucina, urlando appena.
" Stronzo! Me ne vado! Sei un uomo libero!"
Giungo in cucina, afferrando una piccola bottiglia d'acqua, liberandola dal tappo, sorseggiandola lentamente per poi notare Roger palesarsi di fronte al mio corpo, sollevando un sopracciglio con aria interrogativa. Lascio la bottiglia sul ripiano, guardandolo negli occhi, incrociando nuovamente le braccia al petto.
" Sono single? Bene! "
" Sì, sei single. Io vado a casa. "
" Io cerco qualcun'altra. "
Lo guardo con rabbia, per poi allontanarmi nuovamente dal suo corpo, dimenandomi energicamente quando mi prende per i fianchi, attirandomi al suo corpo, facendomi sollevare di poco il vestito in felpa color arancio, premendo le mie natiche sul suo bacino.
" Dove pensi di andare? "
" Vado a casa. Lasciami. "
" Forse non ti è chiaro che non vai da nessuna parte. "
" Io ho deciso, tu puoi parlare quanto ti pare. "
Sposto le mie mani sulle sue, provando a sfilarle dal mio corpo, distanziandomi di poco, notandolo sorpassarmi, fermandosi davanti alla mia figura. Posa una mano sul mio viso, accarezzando la guancia con il pollice, e l'altra sulla mia coscia, sfiorandola con i polpastrelli raggiungendo la mia natica, scendendo nell'interno coscia, provocandomi degli ansimi, provando a resistere con tutte le mie forze.
" Le altre non sono come te. "
" Appunto. Sono contenta per te. "
" Non sono single. Ho una donna. "
" Taci. "
Cerco in qualche modo di contrastarlo, posando le mie mani sul suo petto, provando a spingerlo via, ricevendo il risultato opposto, posando la fronte sulla mia, guardandomi con desiderio.
Mi mordicchio il labbro inferiore, abbassando il capo, sussultando entrambi quando sentiamo sbattere la porta, seguendo, poi, una serie di voci, riconoscendole come quelle di Brian, John e Freddie. Sollevo lo sguardo su Roger che, nel frattempo, inclina il capo indietro, quasi scocciato, per poi voltarsi di colpo, coprendomi con il suo corpo quando i ragazzi entrano in cucina.
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Sweet Lady
RomanceRoger Taylor, batterista dei Queen. Alena Hale, una comunissima ragazza londinese. Cosa potrebbe mai accadere fra di loro? Soprattutto, Alena potrebbe mai permettere ad un uomo di cambiarle totalmente la vita? E Roger sarebbe disposto a lasciare la...