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Jimin

Spengo il telefono e cerco di capire a che punto ero rimasto fermo, ma adesso non riesco a stare attento e scrivere qualche appunto come le persone che ho attorno, quello stalker mi ha distratto. Anche se è un cretino mi piace quando mi cerca e mi scrive ma allo stesso tempo odio quando mi disturba, insomma, chi crede di essere?

Guardo il nulla mentre quel tipo continua ad essere nella mia testa, io conosco lui ma lui non conosce me... che razza di indizio è?! Non dovrebbe essere il contrario? Sono ancora confuso da ciò. Anche se lentamente, le ore di lezione sono finite e io mi sbrigo a prendere tutto ciò che avevo fuori dalla cartella e mettere tutto al suo interno per andarmene da quel diabolico edificio.

Mentre mi avvio da qualche parte per prendere un qualcosa di commestibile prendo il telefono e chiamo Suga aka stalker. Mi risponde quasi subito con voce entusiasta
-Finalmente! Mi stavo annoiando troppo-

-Già, neanche io vedevo l'ora di andarmene-

-Che stai facendo ora?-

-Sto andando a prendere qualcosa da mangiare-

-Non hai ancora mangiato?-

-No, volevo evitare il cibo dell'università, va schifo.-

-Devi mangiare, sei troppo magro-

-Va bene nonnina-

-Come mi hai chiamato?-

-Nonnina, solitamente le nonne si preoccupano se non mangi-

-Quanti soprannomi ho scusa?-

-Allora: Suga che è quello che non ho mai usato, stalker, vecchio e adesso nonnina- ridacchio mentre entro in una caffetteria.

-Ugh sei insopportabile-

-Intanto sei te a cercarmi sempre-

-Non hai torto su questo-

-Ho sempre ragione, è diverso-

-Sei un bambino-

-Come scusa?- alzo leggermente la voce e le persone mi guardano male anche perché non stanno capendo ciò che io stia dicendo. -Mi hai fatto fare una figuraccia stupido- sospiro.

-Aw che carino il bambino, non dice le parolacce-

-Non è vero!-

-Su non fare il bimbo offeso-

-Tsk nonnina- appena finisco di dire queste ultime parole mi accorgo che è il mio turno per ordinare e mi avvicino verso la cameriera
-Aspetta un secondo, devo ordinare-

Non sento la sua risposta perché ho abbassato il telefono senza aspettare ciò che potrebbe aver detto. -Buongiorno, cosa desidera?- mi chiede la ragazza che lavora qui. -Mh un caffè ghiacciato e questa fetta di torta- le indico con il dito delle fette di torta alle fragole.

-Da portare via?- mi chiede mentre mi prepara il caffè -Si grazie- le rispondo.

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