𝑪𝑨𝑳𝑳

𝚇𝚇𝚇𝙸

Yoongi

-Dove vogliamo andare?- domando al ragazzo
-Avevo intenzione di passeggiare un po', così vedi anche un po' la città- dice stoppando la musica e rimuovendo le cuffe sia a me che a lui. -Perfetto!- rispondo alzandomi e successivamente si alza pure lui. -Guidami tu- dico mentre poso il mio braccio sulle sue spalle e noto che arrossisce leggermente sulle guance.

Lui annuisce ed inizia a camminare ed io lo seguo. -Non hai paura di andare a giro senza la mascherina? Potrebbero riconoscerti- mi chiede indicando il mio viso. -Mi faceva fatica, poi non è detto che mi riconoscano- rispondo mentre mi guardo attorno.

-Posso sapere almeno dove mi stai portando?- domando ridendo -al Central Park, avevo letto che ti piacevano gli ambienti naturali...-
-Ti sei pure informato- gli scompiglio i capelli sorridendo e lui fa lo stesso con me. -Mi stai sfidando?- -Non ho paura di te piccoletto-
-Come mi hai chiamato?!- -Piccoletto, sei il mio piccoletto- affermo concinto. -Fai come vuoi vecchio- -ABBIAMO SOLO TRE ANNI DI DIFFERENZA- lui scoppia a ridere dicendo qualche parola in inglese che io non comprendo.

-Non vale se ti metti a parlare in inglese- sbuffo -Va bene scusami- sorride -E se non volessi scusarti?- gli domando ghignando -Yah dai- si lamenta tirandomi dei "pugni" innocui sul mio petto. -No non ti scuso- dico scherzando. -Cosa devo fare per farmi scusare?- dice con un tono adorabile. Ci penso un attimo e subito dopo indico le mie labbra -bacio- dico sorridendo.

Il ragazzo arrossisce ed abbassa la testa -che c'è, sei imbarazzato?- ridacchio. -Mi hai appena chiesto di baciarti!- -Chi non lo vorrebbe fare?- dico sempre ridacchiando. Dopo un po' si ferma e alza il capo -siamo arrivati- successivamente si mette davanti a me, mi guarda per un secondo e subito dopo le sue labbra sono attaccate alle mie.

Lo ha fatto seriamente.