Sono fottuta.
Queste due parole mi rimbombano nelle testa al ritmo del suono dei tacchi a spillo di mia madre mentre entra in salone.
M:" Mi devi dire qualcosa, Elisabeth?"
Io:" Sì, beh, comunque posso spiegarmi" Dissi inutilmente.
Lei mi incitò con il solo alzare delle sopracciglia.
Io:" Loro sono dei miei amici" Feci un piccolo sorriso per come li avevo chiamati.
Il mio sguardo vaga nella stanza. Non incrociano mai quello di mia madre.
In un lampo arrivò mia sorella.
M:" Jonah, cosa ci fai tu qui?"
Jo:" Sono un amico di tua sorella"
M:" Tutti maschi? Oltretutto in cinque? Di cui uno è il ragazzo della mia secondogenita? Elisabeth, stai bene? Non è che hai la febbre?"
Io guardai i ragazzi e poi, spostai li sguardo su mia madre.
Io:" Doveva esserci anche una mia amica, ma non è potuta venire"
M:" Farò finta di crederti, noi siamo al piano superiore, vedete di non fare rumore"
E se ne andarono come erano arrivate, tacchi a spillo rieccheggianti per tutta la casa.
Z:" Siamo amici allora?" Mi guardò sorridendo.
Gli sorrisi, di rimando, ma con un sorriso strafottente.
Io:" Ovviamente!" Ero alquanto sarcastica.
C:" Beh, adesso che siamo tuoi amici possiamo continuare la nostra scomoda conversazione"
J:" Noi, ieri siamo rimasti sul divano, poi volevamo fare un giro e siamo usciti, ma sei tu quella che ci ha scaricati!"
Io:" Vero, e non ho scuse per questo, ma voi mi volete spiegare come diavolo avete avuto il mio indirizzo?"
D:" Non cercare di cambiare discorso!"
Z:" Basta essere amici delle bidelle ed è fatta!"
Lo dissero contemporaneamente, e successivamente si guardarono.
Sono più furbi del previsto.
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Lucid Dreams
Teen FictionFanfiction su Corbyn Matthew Besson|| Why Don't We Una ragazza leggermente Strana... Ma cosa significa per noi Strana? In grammatica è un'aggettivo, nella vita reale può essere uno stato d'animo come un'atteggiamento... Chi lo sa? Vi posso dire solt...