Possiamo definirlo amore? [Eyeless Jack]

~capitolo 3~ Ti salvo o ti uccido?

Elizabeth

Mi sentivo così osservata, era pieno di ragazzi, c'era anche qualche ragazza, notai subito quella che doveva essere Nina, abbastanza alta, snella, i capelli neri raccolti una coda, il sorriso simile a quello di Jeff, indossava una felpa viola, quasi fucsia, una gonnellina nera e dei collant neri a righe rosse. Bizzarra quanto bella, mi fece un leggero sorriso e poi puntó gli occhi su Jack.
Guardai Jack anche io, ero così a disagio, e lui non sembrava stare meglio.
Chi è Jack? Chiesero in coro alcuni ragazzi.
Ciao, io sono Sally. Disse una bambina dai capelli rossicci. Aveva gli occhi verdi e un grazioso vestitino rosa con i bordi bianchi. Venne verso di me con un sorriso stampato in viso, sorrisi anche io contagiata da lei e la salutai con la mano..
Jack mi vide a disagio e mi prese il polso, portandomi al piano di sopra.
Salendo le scale urlò: fatevi i cazzi vostri una volta ogni tanto.
Com'era rude, avevano semplicemente fatto una domanda anche perché se comincerò a vivere con loro dovranno pur sapere chi sono.
Ti sembra il modo di trattare i tuoi compagni? Gli chiesi io staccandomi dalla sua presa.
Mi guardó con sufficienza per poi entrare in una stanza chiudendo la porta dietro di sé.
Mi avvicinai incuriosita, c'era una targhetta con scritto "Ufficio Slenderman".
Rabbrividii al solo pensiero del suo volto candido.

Jack

Entrai da Slend e mi sedetti davanti a lui. Mi guardò e mi salutò.
Allora, Jack qual buon vento ti porta da me? Mi chiese molto amichevolmente..
Beh, vedi Slend.. ho rapito una ragazza. Dissi tutto d'un fiato. L'ansia mi stava mangiando vivo, avevo davvero paura di quello che poteva fare, o solo pensare di me.
Era difficile da spiegare e mi sentivo davvero sotto pressione, restò in silenzio per alcuni minuti.
Mi guardò e restò scioccato. Lo capii dal tono di voce e dai lineamenti del volto. 
E-E cosa ci vuoi fare? Mi chiese più turbato di prima.
Nulla mi serve una stanza per lei.. Dissi io titubante
Al piano di sopra c'è la mansarda. Rispose lui.
Non tollero però il tuo strano comportamento Jack, cosa pensi di fare con lei? Aggiunse lui, sapevo che conosceva perfettamente il motivo per cui la volevo con me.
Io.. Dissi io torturandomi il polso.
Okay, okay, ho capito. Rispose lui, mi fece cenno con la mano per concedermi.
Uscii di fretta e portai Elizabeth in mansarda, guardai la stanza, era molto grande e spaziosa,
Elizabeth sorrise e mi guardò.
La guardai anche io ed andai ad aprire la finestra che portava al balcone. Vidi delle piccole piante a terra mezze morte.
Non ti dispiacerà fare un piano di scale in più vero? Le chiesi togliendomi il cappuccio.
No, per niente.. Rispose guardandomi incuriosita dalle mia persona.
Se ti piacciono le piante puoi provare a fare tornare in vita queste. Dissi scherzosamente indicando i vasetti.
Si, grazie. Sussurrò lei dolcemente.

Elizabeth

Si muoveva intorno a me come un avvoltoio con la sua preda, dove voleva arrivare a parare? Girava per la stanza osservandola attentamente.
Mi guardò ed uscì dalla camera, sbatté la porta con molta forza. Il pavimento vibrò.. Guardai la scena imperterrita.
Non sapevo che fare. Sentii il click delle chiave nella porta. Ero chiusa dentro!? Lo sentii fermarsi sulla soglia sussurrando: Ti salvo o ti uccido Elizabeth? Rise sadicamente restando fermo, come volesse una risposta.
Mi hai veramente chiuso dentro? Gli chiesi io ancora scossa dal suo strano comportamento.
Oh, ma sul serio? Mi chiedi questo? Chiese lui con un leggero tono di delusione.
Beh, sono chiusa in una stanza polverosa, non so come potresti sentirti te. Risposi io incrociando le braccia al petto. Lo sentii scendere le scale come se non fosse successo nulla, vai al diavolo.
Mi appoggiai al letto, non capivo il comportamento di quello strano ragazzo.
I miei occhi pian piano cominciarono a chiudersi da soli. Non riuscivo a stare sveglia. Mi stesi sul grande lettone e in poco caddi nelle braccia di Morfeo.