Elizabeth
Sospirai e mi sedetti sul letto ancora più confusa di quanto già non ero, dopo poco mi alzai e aprii la finestra, uscii sul piccolo terrazzo e guardai fuori, c'erano tutti i componenti della casa. Gli guardai spaesata, mi sentivo così estranea accanto a loro, mi sentivo solo un peso, diversa da tutti. Si stavano dirigendo in città con passo lento, dopo tutto erano solo le nove, non ci credevo che ero stata a guardare il cielo con Jack stretto a me.
Guardai in basso, vidi Sally, Clock, Jeff e Jack, parlavano tranquillamente tra di loro, mi mettevano un leggero senso di pace. Gli altri stavano saltando sugli alberi di qua e di là, io se solo ci avessi provato sarei caduta al primo tentativo. Trattenni le risate e notai Jas che stava cercando il mio sguardo, mi salutò con un leggero cenno della mano per poi salire l'albero vicino alla mia finestra. Mi guardava da lì, si inginocchiò sul ramo per poi sporgersi verso di me, mi prese la mano baciandola. Jack e gli altri stavano guardando tutta la scena divertiti. Gli occhi di Jason si illuminarono, mi sorrise e strinse il mio polso facendomi sporgere dal terrazzino, mi baciò la guancia e intorno al collo mi mise il suo grande serpente di peluche, a malapena lo reggevo sulle spalle da quanto era grande, strisció subito a terra infilandosi sotto il letto, buffo come animale.
Ma perché riuscire tutti a salire sugli alberi con così tanta facilità? Domandai io fissando ancora il serpente. Jason rise e mi lasciò il polso.
Custodiscilo, mi raccomando. Buonanotte Milady. Disse lui sorridendomi, ricambiai il sorriso..
Buonanotte Jason. Gli augurai io dolcemente, saltò giù dall'albero con ancora più agilità di prima ed iniziò a correre per il bosco, sorrisi e guardai Sally.
Mi stava salutando con la mano, alzai la mano e la salutai per poi puntare lo sguardo su Clock, e dopo di che su Jack.Jack
Il mio demone aveva preso pienamente il controllo di me, la guardai e mi tolsi la maschera con un movimento veloce. Mi voltai verso Jeff e sorrisi.
Elizabeth, ti conviene nasconderti. Se stasera torno e sono ancora assetato di sangue, ucciderò te. Feci una grossa risata, notai la felicità sparire dai suoi occhi in un baleno e prenderne possesso così la paura, indietreggiò continuando a guardarmi. Teneva lo sguardo fisso di me e non lo abbassava, aveva coraggio non era da mettere in dubbio, chiuse la finestra e poi le tende. Jeff mi prese per la felpa e mi portò via. Oh Elizabeth, povera pecorella indifesa...
Mi chiedo se sei stupido a volte. Sbraitò Jeff infastidito e visibilmente arrabbiato.
Taci Jeff. Rispoai io irritato.
Va bene. Sto zitto. Aggiunse Jeff, camminando.
Jason quando faceva così mi mandava letteralmente fuori di testa, non lo sopportavo.Elizabeth
Dopo l'accaduto scesi le scale lentamente trovando Slend sul divano.
Ciao Slend. Dissi pacatamente, si girò di scatto verso di me.
Ciao Elizabeth, cosa vuoi vedere? Mi chiese dolcemente.
Non so decidi tu. Risposi io.
Andai in cucina a preparare della pasta carbonara. Finito di cucinare, portai il mio in soggiorno e mi sedetti sul divano, mangiai e nel frattempo guardammo un film horror, raccontai a Slend dell'accaduto, non restò stupito, sapeva che Jack era posseduto da qualcosa al di fuori delle mie portate.
Slend, posso chiamarti Slendy? Chiesi io tutto ad un tratto per poi ridere.
Se ti fai fare da padre si. Rispose lui ridacchiando, mi sembrava uno scherzo, eppure, un padre come lui non si trovava ovunque, soprattutto mi mancava la presenza di un padre e penso non mi sarebbe dispiaciuto.
Lo guardai incredula e sorrisi per poi appoggiare la testa sulla sua spalla, sussurrai un flebile si.
Mi accarezzò i capelli e finimmo il film, verso mezzanotte andai a dormire.
Buonanotte Slendy. Dissi divertita per la serata passata insieme.
Notte Eli, chiudi la porta a chiave. Rispose preoccupato, certo, se fossero tornati in preda alla loro parte "maniaca" io sarei stata leggermente in pericolo.
Va bene. Aggiunsi infine io salendo le scale, arrivata in camera, chiusi la porta a chiave e mii infilai sotto le coperte, mi addormentai subito.
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Possiamo definirlo amore? [Eyeless Jack]
HorrorIN REVISIONE Elizabeth ha 17 anni, è orfana dei genitori. Vive in un orfanotrofio di una piccola città americana. Una notte come tante altre verrà rapita da un famigerato serial killer. Eyeless Jack, in poco la piccola ragazza farà cambiare la prosp...