The lake house

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RAY'S POV

Mi sveglio.
Ho dormito veramente bene, devo ammettere che i sedili di questa macchina sono veramente comod-

Smetto di pensare e focalizzo meglio la situazione.
Altro che sedili, sono distesa completamente su Zack.
Mi alzo subito per l'imbarazzo e sento la mia faccia andare a fuoco.
Mentre sto per allontanarmi Zack mi afferra per il polso e tirandomi verso di lui gli vado a finire di sopra, come poco fa.
Apre gli occhi facendo scontrare il suo sguardo con il mio.
I nostri volti sono vicini ed io sento la mia faccia bruciare più di prima per l'imbarazzo.

«Ray, quando imparerai a svegliarti senza fare troppo casino o muoverti?» dice un po' scocciato.

«Scusami è c-che... Perché ci troviamo nei sedili posteriori?» domando con imbarazzo e curiosità.

«Ieri stavi morendo di freddo, così ti ho dato la mia felpa. Siamo nei sedili posteriori perché sono più comodi per dormire.»

«E p-perché sono s-sopra di te?» dico di botto senza pensarci.

«Beh perché- RAY TUTTE QUESTE DOMANDE DI PRIMA MATTINA NO! Mi sono svegliato poco fa cazzo, un po' di pietà»

Ma è imbarazzato? Non ho mai visto Zack così, è molto buffo.

«Okay, scusami...»

Mi alzo per mettermi seduta e lo guardo mentre si strofina gli occhi assonnati.
Scendiamo dalla macchina e respiriamo un po' d'aria fresca.
Ammiro la bella vista davanti a noi e sorrido. C'è un silenzio rilassante, gli unici rumori che si sentono sono quelli della natura e lo sbadiglio di Zack che rovina il mio momento di pace. Mi volto verso di lui e vedo che si sta stiracchiando, è ancora a petto nudo per avermi dato la sua felpa ieri sera. Stiracchiandosi mette in risalto i suoi addominali ed io distolgo subito lo sguardo per l'imbarazzo.
Senza guardarlo gli porgo la felpa.
Solo al pensiero che ho dormito sopra il suo corpo mi mette a disagio.

ZACK'S POV

Sceso dalla macchina, faccio un respiro profondo stiracchiandomi.
NON MI ASPETTAVO QUELLA DOMANDA DA RAY!
Non sapevo proprio come rispondere.
Per una volta sono felice di portare le bende, hanno nascosto la mia faccia rossa e imbarazzata  per tutto il tempo.
Quando l'ho tirata dal polso verso di me i nostri visi erano vicinissimi, il mio cuore stava esplodendo.

«Tieni.» mi risveglia dai miei pensieri dandomi la felpa con il viso rivolto verso la mia parte opposta.

Perché non mi guarda?

«Ray perché non mi guardi?» domando mentre mi metto la felpa.

«Dobbiamo trovare una casa.» cambia discorso.

Decido di non farci caso.

«Ieri sera stavo pensando di cercare intorno al lago.»

«Va bene» fa un cenno con la testa.

Iniziammo a camminare e dopo un'oretta trovammo una casetta di legno un po' rovinata.
Il legno è di un colore molto scuro ed è molto vecchia.
Provo ad aprirla ma è chiusa a chiave.
Ray lontana, sta giocando con dei sassolini tirandoli nel lago per farli rimbalzare.

«RAAAAY!» urlo per farmi sentire.

«Che c'è?» mi chiede raggiungendomi.

«Come cazzo la apriamo? È di legno, potrei distrugger-»

«Non c'è bisogno.» mi interrompe.

Ray si mette in ginocchio davanti la serratura e prende dai capelli una forcina, la infila nella serratura e in cinque secondi riesce ad aprire la porta.

• [ ꅐ꒐꓄ꁝ ꌦꄲ꒤ ] • Angels of Death •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora