Shopping and provocations

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RAY'S POV

Nel bel mezzo del mio meraviglioso sonno, sento qualcosa toccarmi i fianchi da sotto le coperte, svegliandomi. Alzo il lenzuolo per capire cosa fosse e mi ritrovo Zack intento a togliermi le mutande.

«STUPIDO!» urlo, dandogli un colpo a pugno chiuso sopra la testa.

Zack geme di dolore mettendo la mano nella zona colpita, posizionandosi in ginocchio sopra il materasso, scoprendo entrambi dal lenzuolo.

«Si può sapere che cosa stavi facendo?!» chiedo per avere spiegazioni.

«Mi stavo vendicando per ieri sera!» risponde ancora dolorante.

«E tu seriamente ci pensi ancora? Si vede che non sai accettare la sconfitta.»

«Non puoi capire quanto mi hai torturato.» dice mettendosi in mezzo alle mie gambe, con la faccia poggiata sulla mia pancia.

» dice mettendosi in mezzo alle mie gambe, con la faccia poggiata sulla mia pancia

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Inizio a giocare con alcune ciocche dei suoi capelli, chiacchierando un po'.

«Comunque Nathan non c'è.» dice.

«Si lo so, ieri sera mi ha detto che doveva lavorare questa mattina, torna per pranzo. Ci ha lasciato anche un mazzo di chiavi in più, nel caso volessimo uscire.»

«Ah, capito. Comunque si fida più del dovuto, è un pazzo a lasciarci così liberi. Mi chiedo se realmente ha la consapevolezza di chi siamo e che abbiamo fatto.» ammette.

«Hai ragione, ma al momento mi fido di lui. E poi, hai trovato qualcuno che ti tiene testa.» ridacchio.

«Huh?! Non è vero, nessuno mi può tenere testa.»

«Si, credici.» dico strofinandomi gli occhi. «Che ore sono?» domando.

«È mezzogiorno.»

Sentendo ciò mi alzo subito dal letto per andare verso il bagno, dove specchiandomi, mi faccio una coda alta scombinata.

«Perché tutta questa fretta?» domanda Zack avvolto nelle coperte.

«Mi sono svegliata tardi, almeno faccio trovare a Nathan il pranzo pronto. Dopo tutto quello che sta facendo per noi, questo è il minimo.» dico velocemente, mettendo del dentifricio sullo spazzolino.

«Capito.»

Finito di lavarmi, decido di non cambiarmi la maglia e di non mettere nulla sotto prima dell'arrivo di Nathan.

Sono troppo comoda e troppo pigra.

Io e Zack andiamo verso il soggiorno, o meglio solo lui, io vado a darmi da fare in cucina. Attaccato al frigo noto un post-it, con su scritto: "Stamattina ho fatto la spesa, ho preso tanta roba. Se volete fare colazione, c'è di tutto. ~Nathan".

Si colazione, è quasi l'ora di pranzo.
Penso tra me e me.

Letto ciò, apro il il frigo e mi metto all'opera.

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