MESSICO? MESSICO!
Liam si aspettava che Theo se ne fosse andato la mattina. Fu il primo pensiero che gli attraversò la mente poiché non c'era traccia della chimera sul divano quando si era svegliato.
Si allungò e sbadigliò rumorosamente. Erano le 10.02 secondo l'orologio sul comodino. Dio, aveva dormito troppo a lungo considerando la minaccia che gli pesava sopra la testa. Sospirando, appoggiò di nuovo la testa sul cuscino e colse un battito del cuore al piano di sotto.
Stava per farsi prendere dal panico prima di riconoscere il suono costante di Theo. Lui era ancora qui. Liam si alzò in posizione seduta, allungando la mano verso la maglietta che aveva gettato da un lato e tirandola sopra la testa.
Quando scese le scale, trovò Theo che fischiettava in cucina con un panino al prosciutto e formaggio nella mano destra. Teneva il telefono di Liam nell'altra.
"Buon giorno", disse Theo senza alzare lo sguardo, "Mason ha davvero una boccaccia''
Liam gli strappò il telefono con un grugnito arrabbiato. "Sei uno stronzo", mormorò, passandosi una mano tra i capelli morbidi del mattino, cercando di sistemarli. La cosa buona era che Theo sembrava tanto disordinato quanto lui, con i capelli sparati in ogni direzione. Era un buon look su di lui, in tutta onestà.
Si sorprese a fissarlo un po' troppo a lungo e lasciò cadere lo sguardo sullo schermo della sua mano, dove Mason aveva inviato una lunga serie di insulti dopo aver capito che stava parlando con Theo e non con Liam. "Usa il tuo di telefono" il lupo mannaro alzò gli occhi al cielo. Era troppo stanco per arrabbiarsi per davvero.
"Dato che hai deciso che era un buon giorno per dormire, qualcuno doveva prendere il comando."
"E quel qualcuno non dovresti essere tu"
Theo si strinse nelle spalle. "Forse no, ma l'ho fatto. Argent ha delle notizie. "
Liam lo fissò. "Hai mandato un messaggio ad Argent?"
''No, ho mandato un messaggio a Mason che ha mandato un messaggio ad Argent."
Theo aveva posato il sandwich di fronte a lui sul tavolo così Liam allungò una mano e lo afferrò, prendendo un boccone. Si aspettava che Theo dicesse qualcosa, ma gli rivolse solo un'occhiata con le sopracciglia alzate e un sorriso fastidiosamente attraente. Aspetta cosa?
"Ok, quali sono queste novità?"
Theo rubò il sandwich dalle mani di Liam. "Ha messo le mani su uno dei fucili lasciati da una delle macchine dei cacciatori. L'ha rintracciati in Messico. Ho solo sentito di voci, ma sono abbastanza sicuro che lì ci sia una famiglia di cacciatori, come gli Argent, che ha distribuito le armi a questi cacciatori. Anche Argent la pensa così, dice che non ci sono altre spiegazioni sul perché avrebbero avuto questi numerosi proiettili fatti a mano. "
"Vuoi dire i Calaveras?'' Liam sollevò le sopracciglia, sicuramente Theo sapeva della famiglia dei cacciatori, ma non aveva senso per loro mandare gente fuori per ucciderli.
"No, non sono un idiota. A quanto pare, i Pereira non hanno niente a che fare con i Calaveras."
"Ok ... ma ne siamo sicuri? Non potrebbero essere solo normali armi contrabbandate oltre il confine? Sai come ... esistono i gangster, giusto?"
Theo roteò gli occhi, "Ovviamente, idiota. I proiettili avevano delle incisioni su di essi e Argent ha detto che il simbolo appartiene ai Pereira. La sua ipotesi è che Monroe abbia raggiunto altre famiglie di cacciatori in tutto il mondo e che stia ricevendo aiuto per raccogliere armi e munizioni."
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Siamo deboli insieme {THIAM}
WerewolfI cacciatori sono tornati e stavolta vogliono Liam. Ma Theo non è disposto a lasciarli fare...