Siamo deboli insieme {THIAM}

Capitolo 12. Casa

CASA

Portare Isaac a Beacon Hills era l'idea migliore che Liam avesse mai avuto. Dovette solo chiederlo una volta prima che Isaac emettesse un grande sospiro drammatico e accettasse di andare con loro, a patto che non lo disturbassero sul sedile posteriore.

Theo sembrava meno contento di dover portare Isaac nella sua auto, ma non ha protestato molto, grazie a Dio. Liam non era dell'umore giusto per discutere. Aveva dormito bene quella notte e si era svegliato alla luce del sole che filtrava attraverso le finestre. Aveva un braccio gettato intorno alla vita di Theo e la sua faccia era rannicchiata contro il calore del suo collo. Prima di rendersi conto di quale posizione si trovasse, respirò pesantemente, e il suo odore gli mandò un brivido calmante lungo la schiena.

Sembrava giusto. Aveva un buon odore. Poi si rese conto che stava abbracciando Theo e rotolò sul letto così velocemente che non ebbe alcuna possibilità di fermarsi fino a quando non atterrò sul pavimento con un tonfo. Theo lo guardò stanco dal letto, scuotendo la testa come se fosse completamente stufo delle cazzate di Liam.

Liam sorrise al ricordo del mattino mentre appoggiava la testa contro il finestrino della macchina. Il viaggio di ritorno fu noioso, non ci fu molta conversazione e Liam voleva solo tornare a casa dal suo branco, specialmente Nolan considerando quello che avevano scoperto.

Non poté fare a meno di ripensare a ciò che Isaac aveva detto il giorno prima, a proposito di Theo che aiutava la bambina sulla sedia a rotelle ogni giorno a scuola. Quando lanciò un'occhiata al ragazzo alla guida, cercò di immaginare come doveva essere quando era solo un ragazzino. Un bambino felice e spensierato. Theo notò che Liam stava guardando e lanciò un commento snervante sulla sua sbornia, e che se avesse intenzione di vomitare avrebbe dovuto voltarsi dall'altra parte. Liam roteò gli occhi. Si chiese cosa fosse cambiato. I dottori del terrore ovviamente, ma come?

Raggiunsero la periferia di Beacon Hills proprio mentre il sole cominciava a tramontare, e Liam notò che Isaac si era alzato dalla sua posizione mezza seduta e il sapore aspro dell'ansia raggiunse i suoi sensi. Arricciò il naso, lanciando un'occhiata a Isaac che sedeva con la mascella serrata ei pugni chiusi strettamente.

"La prima volta che torni?" Chiese Liam dolcemente.

Isaac gli lanciò un'occhiata. "Sì", disse.

Theo sospirò, accostandosi poco prima di attraversare il vecchio, sporco Welcome to Beacon Hills cartello sul bordo della strada. Si voltò per guardare Isaac. "Qual è la tua storia?" Chiese.

Liam stava per protestare, gli disse che non c'era niente di cui parlare, ma Isaac raddrizzò la schiena e lo guardò. "La mia ragazza è morta qui", disse, con voce chiaramente addolorata ma calma, "quindi me ne sono andato. Da allora non sono più tornato''

Theo si morse l'interno del labbro. "Allison, vero?"

Isaac annuì. "Si. Penso di aver attraversato ogni possibile tipo di terapia e di averlo affrontato in ogni modo possibile, quindi non c'è motivo di fermarsi. Premi gas, Reaken."

Theo roteò gli occhi ma fece come detto. Liam era felice che Isaac sembrasse a posto con il ritornare, ma non gli sfuggì il controllo che gli occorse per non aprire la portiera e dirigersi nella direzione opposta. Non aveva detto a Scott del ritorno del suo beta, non era sicuro che Isaac lo volesse.

Theo superò la casa di Liam, verso la clinica veterinaria dove Mason, Nolan e Corey avevano accettato di incontrarli. Theo stava battendo con il dito sul volante mentre entrava nel vialetto. "Hai pensato a cosa dirai?"

"Non sanno che hai cacciatori addosso?" Chiese Isaac, alzando le sopracciglia.

Liam ricordò che Isaac non aveva idea di cosa fosse successo a Nolan e ai suoi genitori, non gli avevano detto niente. Dal modo in cui Theo lo guardava sembrava che fosse sorpreso che Liam non lo avesse aggiornato. Si morse un labbro. "I cacciatori sono i genitori di uno dei membri del branco" sospirò.