16-la consegna

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Ero seduta in una stanza, Levi stava discutendo con il capo della corporazione su un' ipotetica Alleanza segreta e se questa ipotesi diventerà realtà rischierò la vita come mai ho fatto Fino ad adesso.
Mi viene da ripensare a tutto ciò che ho passato fino a questo giorno: ho rubato e ho visto morire delle persone, mi hanno portato via tutto, prima Isabel poi Levi i miei amici Nel e Nya, la mia casa, sono stata discriminata, sono stata inutile per molte battaglie  e ho solo dato preoccupazioni a Mikasa ed Hanji e adesso sono qui con un occhio di vetro e un braccio mezzo bruciato seduta su una sedia a pensare che morirò mentre gli altri la fuori lottano per la sopravvivennza del genere umano.
E poi ce Levi, mi ricordo perfettamente quella volta in cui mi salvò la vita nella città sotterranea e ricordo altrettanto bene la sua figura che volteggiava tra quei freddi e sporchi pilastri che costituivano il sottosuolo, lui mi ha riportata da Isabel, lui mi ha accettata, lui mi ha anche incoraggiata e i momenti trascorsi con lui, anche solo per bere un thè nero o per sistemare dei documenti di sera tardi, sono ricordi bellissimi, con lui mi sento bene e solo adesso mi rendo conto del fatto che per me è più di un fratello maggiore, non è il solito freddo capitano, è più comprensivo, più delicato e più umano di altre persone che ho conosciuto da quando sono qui.
Una lacrima rigò la mia guancia seguita da altre lacrime, in quel momento ero consapevole che morendo avrei lasciato da questa parte una delle persone più importanti della mia vita e sinceramente non volevo.
Da li a pochi minuti qualcuno bussò alla porta.

Mikasa:t/n preparati devi andare.

Io: allora questo è probabilmente un addio, vero?

Mikasa rimase in silenzio e io mi avvicinai a lei, la abbracciai e le dissi una cosa

Io: Ricordati, non farti mettere i piedi in testa da nessuno e se Eren non si comporta bene tirargli un pugno in testa da parte mia.

Mikasa mi fulminò con lo sguardo ma poi mi sorrise leggermente e ricombiò il mio abbraccio.
Stavamo camminando verso la carrozza del signor Reebs dove c'erano anche Eren e Historia, loro non correvano pericoli,loro erano importanti per il genere umano e la squadra Levi li avrebbe protetti. Vidi in un angolo il caporale ci scambiamo uno sguardo di saluto e poi lui iniziò ad allontanarsi, in quel momento feci una cosa che nessuno in quel posto si aspettava, corsi ad abbracciare il Caporale, era un abbraccio da amici, un abbraccio caldo e accogliente che sarebbe stato il mio addio a quella persona, inizialmente era confuso ma poi anche lui ricambio l'abbraccio. Ci stavano tutti guardando ma a me non importava, se non lo avessi fatto mi sarei pentita.

Levi: Sei una mocciosa.

Ed eccola ancora, quella frase, la stessa che mi disse il giorno del suo arruolamento, so che gli sarei mancata in fondo se mi avessero uccisa, e me lo ha fatto capire con queste tre parole.
Quando ci staccando l'uno dall'altra io mi diressi con il sorriso sulle labbra verso la carrozza ero felice e questo mi bastava.

Levi pov's

Durante quell'abbraccio mi sentivo bene, io penso a lei come una sorellina o qualcosa di più. È una ragazza forte che sa mascherare la paura e che affronta le cose di faccia. Lei è presa di mira, ma non ha la priorità in questa missione, secondo chi sta in alto lei è solo una cadetta, anche se morirà non succederà nulla, ma io sento che lei sarà importante per qualcosa.
Ha sempre dato una mano come poteva, mi aiutava con le scartoffie, puliva la caserma, si allenava duramente, lei non merita questo, ma probabilmente morirà per dei legami a noi sconosciuti dei suoi genitori e la famiglia reale e per informazioni che non conosce.
Questa ragazza è strana, riesce a sorridere anche adesso, con la consapevolezza che sta per morire lei sorride comunque.

Io: mocciosa, perché sorridi?

T/n: non voglio essere ricordata triste io, se devo morire allora ricordatemi così, con il sorriso.

T/n pov's

Ero terrorizzata, ma sorridevo.
Morire, se non ci fossero stati gli altri sarei già morta da un pezzo, spero solo non faccia troppo male ecco tutto.
Guardai i miei compagni feci un elegante inchino come saluto è poi salì sulla carrozza e come se niente fosse iniziai a parlare.

Io: Hey Eren, sappi che prima di arrivare ho detto a Mikasa di darti un pugno se ti comporti male.

Eren: il lupo perde il pelo ma non il vizio eh?

Io:e non dimenticarti che ti tengo d'occhio, sia a te che alla nostra sovrana."guardando Historia"

Historia: ma smettila, non sono ancora regina.

T/n: finalmente! Senza offesa ma adesso mi sento meglio, la vecchia Christa avrebbe risposto scherzosa e gentile, sarebbe stato troppo forzato, non trovi anche tu Eren?

Eren:si, lo penso anche io.

Il resto del viaggio lo passai a guardare il paesaggio fuori dalla carrozza, probabilmente sarebbe stata l'ultima volta in cui avrei visto le foglie degli alberi verde speranza che ballano al vento. Arrivammo alla grotta in cui sarebbe avvenuto lo scambio e ci legarono e sporacarono i vestiti come se fossimo li da giorni. Io venni legata ad una trave che stava a un metro da terra e venni imbavagliata fino all'arrivo dei gendarmi che mi legarono le mani con una cinghia e mi caricarono su un carro coperto.
Eravamo in viaggio da un po'di tempo e intorno a noi iniziai a sentire suoni familiari che solo più tardi collega i ai dispositivi per la manovra 3D e poi degli spari. Il telo del carro venne spazzato via e io mi ritrovai subito una pistola puntata alla testa da uno dei gendarmi che poi mi innietto una sostanza nel braccio prima che Levi gli lasciasse una delle lame lo uccidesse. Il resto è buio.

Ciao a tutti
Nell'ultimo pezzettino del capitolo ho mischiato ciò che succede nel manga con ciò che succede nell'anime infatti chi non legge il manga potrebbe fare fatica a collegare questo fatto con la scena originale ma non sapevo come altro potevo fare. Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo

usando le nostre ali ||Levi×reader|| SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora