T/n pov's
Era mattina presto, mi stavo allenando un po' prima della colazione. Dire che io non abbia dormito mi sembra stupido, continuavo a pensare a ciò che era successo la sera prima
*flashback*
Levi: anche io ho avuto paura..
Anche lui piangeva e lentamente si alzò in piedi e si avvicinò a me, avevo ancora il sorriso stampato in volto e le lacrime a rigarmi le guance, poi lui allungò una mano sulla mia guancia, mi guardò per un'istante e poi mi baciò. Le sue labbra erano di nuovo sulle mie, spostò la mano che era sulla mia guancia fino a dietro la mia testa e l'altra la poggiò sul mio fianco e poi approfondì il bacio. Era un gesto che sapeva di dolcezza, desiderio e passione. Rimanemmo così per non so quanto tempo e infine ci staccammo per riprendere fiato.
Io ero immobile e lo guardavo, vidi che stava per dire qualcosa ma fu interrotto da un cadettoCad: Maggiore, il Capitano Erwin vuole vederla, riguarda la spedizione
Levi: tsk, arrivo
La sua voce era di nuovo glaciale e impassibile come al solito, si girò a guardarmi per un attimo e mi sorrise, penso di non aver mai visto sorriso più bello di quello.
Levi: ora vai a dormire mocciosa, è tardi
Io annuì e lui si allontanò seguendo il cadetto che lo accompagnò da Erwin
*fine flashback*
Iniziai a vedere i primi cadetti entrare in mensa e quindi ci andai anche io per evitare la massa che sarebbe arrivata più tardi, entrando cercai subito tra la folla i pochi visi non ostili e al tavolo dei caporali vidi Levi che beveva il the e Hanji che gli parlava anche se lui la stava palesemente ignorando, mi notò e mi sorrise alzando la mano in segno di saluto, Hanji lo vide sorridere e dopo un primo momento di shock segui il suo sguardo e mi vide anche lei salutandomi con la mano, poi sentì qualcuno chiamarmi, mi girai e vidi Mikasa al tavolo con Armin, Jean e Sasha, li raggiunsi e mi unì a loro.
Iniziammo a parlare del più e del meno e poi Armin disse una cosaArmin: avete sentito della nuova spedizione? Eren mi ha dettoche stanno facendo i preparativi per la riconquista del wall Maria.
Io:si, ho sentito. Ieri il maggiore è stato fatto chiamare da Erwin per parlarne.
Jean: ma tu che rapporto hai con il caporale? Parlate spesso da quel che ho capito.
Non sapevo come rispondere, non dopo gli avvenimenti della sera prima
Io:si, ci conoscevamo prima che lui venisse arruolato, è l'unica persona che mi è rimasta da la sotto
Jean: oh, capisco, scusa se..
Io:va bene, tranquillo, sto bene
Stavo bene davvero? No, i fantasmi di quel passato vagano ancora nella mia testa, ma è normale per chi viene da quella maledetta città.
Rimasi abbastanza silenziosa fino a fine colazione e poi tornai ad allenarmi.
Il resto della giornata passò in fretta, Levi era rimasto in ufficio con Erwin e altri caposquadra tutto il giorno e dopo gli allenamenti avevano convocato anche Armin. Ormai era sera, io ero nel mio letto ma non riuscivo a dormire, avevo un solo pensiero in testa: Levi, e soprattutto, cosa stava per dire quella sera prima che il cadetto lo interruppe?
Con questa domanda in testa mi addormentai.Il tempo era passato e la spedizione era prossima a partire, mancava poco più di un giorno e saremmo tornati fuori in quell'inferno.
Io e il caporale ci eravamo parlati poche volte da quella sera, tutti troppo concentrati sulla spedizione, probabilmente la più importante. Non c'è stato altro oltre ai baci di quella sera e ancora nella mia testa vaga la solita domanda: cosa stava per dire prima di andarsene?
Ero ferma nei miei pensieri finché Mikasa non mi riportò alla realtàMikasa: t/n, il caporale ti sta cercando
Io: oh, sai dirmi dov'è ora?
Mikasa: nell'ufficio di Erwin
Io: grazie mille, ora vado
La salutai e andai verso l'ufficio, mi fermai davanti alla porta e bussai aspettano di sentire un invito ad entrare dall'altra parte, invito che non tardò ad arrivare. Quando entrai trovai Erwin e Levi che mi aspettavano, feci il saluto militare e poi Erwin parlò.
Erwin: t/n, nella spedizione di domani sarei accanto al caporale in ogni azione, da quando hai ripreso gli allenamenti sei tornata in forma e tra tutti sei la persona che ha uno stile di combattimento più compatibile con il suo. Sospettiamo che il corazzato e il colossale ci stiano aspettando quindi tieniti pronta ad ogni evenienza.
Io: sissignore!
Levi: bene, cerca di stare al passo domani, dopo ti darò più istruzioni per combattere in modo più efficace in coppia.
Io: ricevuto
Erwin: bene, puoi andare.
Feci di nuovo il saluto e uscì, mi accorsi solo una volta fuori dalla porta di aver praticamente trattenuto il respiro mentre mi parlavano, sospirai profondamente e ripresi a camminare cercando ancora di realizzare che non sarei stata con i miei soliti compagni, ma con Levi, in coppia.
Quella parola mi fece agitare, sembravo una ragazzina in preda alla sua prima cotta, ma quelle parole mi facevano uno strano effetto.
Arrivò la sera. Meno di 24h alla partenza, tutti i soldati stavano ultimando i preparativi e stavano iniziando a portare i carri verso le mura pronti a partire.
Io ero in mensa con Levi, dato l'orario eravamo soli e lui mi stava spiegando degli schemi per attacchi a 2.
Passammo lì circa 2 ore e poi dopo le ultime raccomandazioni mi disse una cosaLevi: mocciosa, cerca di non morire domani
Io ridacchia un attimo e scherzando risposi: vale lo stesso per te nanetto.
Ma lui non rise, aveva lo sguardo basso e stringeva un po' i pugni da sotto il tavolo, cercai di guardarlo negli occhi, cosa difficile a causa dei ciuffi di capelli a coprirglieli, ma appena li vidi notai qualcosa nel suo sguardo, era preoccupazione.
Io:tranquillo starò attenta
E mi allungai sul tavolo per poggiare la mia mano sul suo braccio. Il contatto gli fece alzare lo sguardo, aveva la bocca leggermente aperta e io sorridevo per cercare di calmarlo, infondo ero fatta così sorridevo sempre per calmare gli altri anche se le cose andavo per il verso sbagliato. Lui mi guardò per qualche istante, poi lentamente si alzò in piedi ancora guardandomi negli occhi, poi allungò la mano fino a dietro la mia testa e si spinse anche lui sopra al tavolo per fare unire le nostre labbra. In quel momento mi dimenticai di tutto, eravamo solo noi. Ci staccammo per riprendere fiato e poi allontanammo i nostri visi.
Io: so dell'insonnia, ma cerca di dormire il più possibile, e magari in un letto e non sulla sedia come tuo solito. Domani sarà un giorno pesante.
Levi: come sai della sedia?
Io:Hanji parla molto sai?
Levi: tsk, quattrocchi di merda..
Anche insultandola non riuscì a non farsi scappare una risatina e io risi con lui.
Io: ora vado a dormire, o almeno ci provo, a domani Caporale.
Lo salutai con un veloce bacio a stampo e poi andai in camera mia. Mi spogliai rimanendo in intimo e mi sdraiai a letto, tra i miei pensieri finalmente caddi tra le braccia di morfeo.
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usando le nostre ali ||Levi×reader|| SOSPESA
FanficVive vi nella città sotterranea e una sera, all'etá din 7 anni, vieni aggredita ma uno sconosciuto ti salva la vita per poi andarsene volando tra i pilastri del sottosuolo, qualche anno più tardi un evento cambierà completamente la tua vita e spesso...