18- viva

260 17 3
                                    

L'evacuazione è iniziata e in lontananza si vede il vapore prodotto da quel gigante.
Il piano prevede di far saltare la nuca del gigante dall'interno.
Io avevo il compito di legare insieme delle corde per formare una rete ma all'improvviso mi bloccai con un pensiero in mente:
Chissà se t/n sta bene? Chissà dove si trova in questo momento?
Iniziai a immaginare il suo corpo senza vita ricoperto di sangue e ferite ancora legato ad una sedia al centro di una qualche stanza. Quel pensiero si fece largo nella mia mente impedendomi di fate qualsiasi cosa fino a quando una voce che mi chiamava mi fece tornare alla realtà, era Hanji che vedendomi con la faccia corrucciata più del solito fermo stringendo la corda tra le mani si domandava, probabilmente, a che stessi pensando.
Deduco che si fosse risposta da sola

Hanji: anche io sono in pensiero lo sai?

Levi: per chi?

Hanji:per t/n, non stavi pensando a lei?

Levi: che vuoi che mi importi se una mocciosa come lei muoia.

Hanji: si che ti importa, si vede che ci tieni a lei: le permetti di stare con te, chiacchierate spesso di notte, parlare del più e del meno, e infine prima che salisse su quel carro ti ha abbracciato e tu non l'hai respinta come avresti fatto con chiunque altro. È una brava ragazza e anche lei pensa spesso a te sai?

Levi: e come faresti saperlo?

Hanji: guarda che non parla mica solo con te, piccolo nano scorbutico.

Levi: va bene tutto ma non chiamarmi in quel modo quattrocchi.

Hanji: vedo che sei tornato in te, comunque sappi che la ritroveremo.

Detto questo si allontanò e io ripresi a intrecciare le corde, mi girai un attimo verso il distretto e notai 3 ragazzini, mi dispiace per loro, probabilmente oggi sarà uno dei giorni peggiori della loro vita.
Il gigante era ormai a circa 60m dal muro e il vapore iniziò a farsi sentire e sul muro rimasero poche persone che si erano versate addosso dell'acqua per resistere al calore. Il gigante era ormai arrivato al muro e il piano aveva ufficialmente inizio. Dell'esplosivo venne lanciato all'interno della bocca del gigante con l'aiuto dei rampini dell'attrezzatura e poi Eren trasformato i gigante gli avrebbe lanciato in bocca la rete che conteneva dei barili di polvere da sparo che appena entrati nella bocca del gigante esplosero per il calore, a quel punto bisognava dare il colpo di grazia al gigante e tutti si alzarono in volo nel tentativo di farlo secco una volta per tutte, ma a colpirlo fu Historia.
Il gigante era morto la nostra missione quasi conclusa ma l'immagine di t/n morta mi ronzava ancora in testa, il problema è che non sapevamo dove trovarla.
Mi venne affidato l'incarico di cercare superstiti nemici al crollo della grotta sotto la chiesa e, mentre perlustrato la zona trovai Kenny ferito e in punto di morte sdraiato sotto ad un albero appena fuori dalla grotta.

Levi: hey Kenny, sai che non te la caverai con quelle ferite vero?

Kenny: Levi, com'è che dopo tutto questo tempo sei ancora un nanetto?

Finita la frase sputò un rivolo di sangue

Levi: dove avete portato la ragazza c/c?

Kenny: mio nipote è innamorato?

Levi:nipote?

Kenny: pensavi davvero che fossi tuo padre? Comunque la ragazza e nella sede centrale della gendarmeria, nei sotterranei.

Levi: ma nella città sotterranea perché mi hai abbandonato quel giorno?

Kenny: perché riuscivi a cavartela da solo, io non sarò mai un bravo padre, ma adesso tieni, sono riuscito a salvarlo dall'esplosione. Me lo sarei iniettato io, ma non voglio trasformarmi male come Rod.

Levi: potevi trovare una scusa migliore.

Finito di dire quelle parole Kenny esalò il suo ultimo respiro per poi morire.
Presi il mio cavallo, dissi ad un cadetto di informare Hanji delle novità e parti.

T/n pov's

Ormai sono in questa stanza da giorni, non ho più neanche la forza di piangere, sento solo dolore ovunque e continue fitte di dolore nel torace e non mangio da quando mi hanno portata qui.
Gli uomini erano tornati qualche volta per farmi domande, le stesse domande: cosa sai della famiglia reale, cosa hai detto alla legione esplorativa, come hai fatto a sopravvivere quando hanno ucciso i tuoi genitori. Erano tutte così le domande che mi facevano e io rispondevo sempre allo stesso modo e ogni volta venivo punita perché non parlavo. Ad un certo punto, mentre mi facevano delle domande, sentì una fitta molto più forte delle altre, continuavo a ripetere "non lo so" o " non ho detto niente" mentre le voci della stanza si fecero sempre più lontane e tutto attorno a me si faceva sempre più scuro. Ero ancora lì, i due uomini non c'erano più, in realtà al stanza era cambiata, tutta completamente immersa nell'oscurità e una voce che ripeteva con calma la stessa domanda: " cosa vuoi fare?"
In quel momento mi venne in mente la legione, i miei compagni poi tra tutti questi nei miei pensieri si focalizzò il volto di Levi.

"Voglio tornare da lui"

Ormai avevo solo questa frase in testa.

Levi pov's
Ero arrivato alla sede della gendarmeria quando 2 soldati mi bloccarono la strada

Soldato: lei non può entrare qui

Levi: nei vostri sotterranei ce una mia compagna quindi dovete levarvi dal cazzo e farmi passare ok?!

Loro non si mossero e mi vidi costretto ad attirarli con un pugno nello stomaco e qualche calcio, poi corsi giù nei sotterranei, sentì delle voci che ponevano domande a qualcuno senza ottenere risposte e io mi diressi da quella parte varcata la porta vidi 3 uomini che picchiavano una ragazza mentre le facevano queste domande, era lei.
In quel momento mi torno in mente il giorno in cui sono tornato nella città sotterranea per catturare lei e i suoi amici, quando l'ho presa a calci ma lei continuava a sorridere, per tranquillizzare i suoi compagni, ora non aveva quel sorriso e vederla in quelle condizioni mi fece salire una rabbia assurda, mi gettai verso i tre soldati urlando di non toccare più t/n
E picchiandoli fino a che non riuscivano più a muoversi.
A quel punto mi avvicinai con l'orecchio al petto della castana sentendo un lieve battito. In quel momento non trattenni le lacrime, la slegai e la presi in braccio continuando a dirle che sarebbe andato tutto bene poi la sentì mugugnare il mio nome.

Levi:stai tranquilla, andra tutto bene, stai tranquilla.

Spazio me
Ciao sono tornata questo mese ho avuto gli esami di 3 media e sono ufficialmente libera (almeno fino a quando non arriva settembre), comunque sono tornata con un nuovo capitolo. In questo momento sono in Francia ed è tarda notte, in pratica la situazione a me più favorevole per scrivere. La protagonista è viva (cof cof almeno per ora cof cof) ma lasciando da parte gli scherzi questa situazione le ha fatto capire alcune cose.
Comunque ragazze tranquille perché non sarete più la schiappa di turno che rischia di morire male in ogni battaglia, ma diventerete sempre più forti ( e forse anche piene di cicatrici). Dettk questo spero che la storia vi stia piacendo e se si vi invito a mettere una stellina e lasciare un commento. Arrivederci😁

usando le nostre ali ||Levi×reader|| SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora