Capitolo 28 - "I need your help"

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La vedo, è davanti a me, mi sta guardando. Sapevo che era lei.

«Kim» mi avvicino lentamente alla ragazza che si è appena alzata dal divano. Non riesco a staccare gli occhi da lei.

«Avevo un disperato bisogno di parlare con te Jasmine» si avvicina a me e cerca invano di prendermi le mani.

«Sai, quando ho saputo dell'incidente mi è caduto il mondo addosso, deve essere stato davvero difficile per te»

«Si, lo è stato» mi siedo su una delle due poltrone.

«Sono venuta per dirti che hanno arrestato Drake, dopo tutto questo tempo hanno finalmente capito che la morte di mio fratello è stata a causa sua» Morto?! Lui non può essere morto.

«Cosa?! Non è morto, io l'ho visto era nel mio sogno, non è morto!» urlo, mio padre mi abbraccia da dietro sussurrandomi di calmarmi.

«Invece si, ci ha abbandonate Jasmine» dice Kim, non sembra molto dispiaciuta.

«Vattene Kim, non ti voglio più vedere!» le urlo indicando la porta, non se lo fa ripetere due volte e se ne va. Corro in camera mia e, dopo essere entrata, lascio scivolare la mia schiena contro la porta sedendomi sul pavimento. Lui non era morto, io l'ho visto in quel sogno, io so che lui è vivo ed è con una ragazza, io lo so.

«Jasmine! Jas apri sono io» la voce di Michael si fa spazio tra i miei pensieri scacciandoli.

Apro velocemente la porta e mi butto tra le sue braccia, piango, piango perchè è stata colpa mia, piango perchè se fossi stata con lui non sarebbe morto.

«So a cosa stai pensando» mi dice Mickey mentre mi accarezza la schiena « se tu fossi rimasta là non sarebbe morto. Non addossarti colpe che non hai Jasmine. Tu non hai nessuna colpa, tu sei stata costretta ad andartene, guarda cosa hai fatto, sei arrivata qui distrutta, avevi perso tua madre, il tuo ragazzo, il tuo migliore amico. Poi hai incontrato Candace, hai incontrato me e tutti i nostri amici, adesso sei felice, stai studiando molto per i tuoi esami che andranno a meraviglia, stai diventando sempre più bella ed intelligente, hai tanti amici, hai me» alzo la testa, le sue guance sono rigate dalle lacrime. «sei diventata una ragazza felice Jasmine. Ed è la cosa migliore che potessi fare» tolgo le mani dai suoi fianchi e asciugo le sue guance, mi alzo in punta lasciandogli un bacio.

«Grazie Michael, non so cosa farei se non ci fossi tu» lo stringo a me.

«Idem» risponde lasciandomi un bacio sulla testa « dai, andiamo a dormire»

Ci sdraiamo insieme nel mio letto e, dopo esserci coperti con il lenzuolo, cadiamo entrambi in un sonno profondo.

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Mi sveglio con la testa sul petto di Mickey, il suo braccio è attorno al mio collo ed il suo respiro caldo è sui miei capelli. Mi sento così bene, mi sento a casa tra le sue braccia, voglio solo questo.

«Mickey, ehi buongiorno» alzo la testa per guardarlo. E' bellissimo, la sua faccia rilassata, i capelli verdi spettinati, gli occhi chiusi e le labbra rosee che ricadono serie sul suo volto.

Passo forse mezz'ora a guardarlo, non riesco a credere che lui sia mio, è così perfetto, bello, è tutto ciò che ogni ragazza sogna. Ed è qui con me.

Muove leggermente gli occhi e la bocca, si sta svegliando.

«Buongiorno piccola» dice lasciandomi un bacino sul naso.

«Ciao, dormito bene?» gli chiedo passando la mano tra i suoi capelli scompigliati.

«Ci sei tu qui, è ovvio che ho dormito bene» sorrido prima di lasciargli un bacio e alzarmi dal letto.

That guy with green hair//Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora