È passato un mese da quando quel ladro è entrato in casa, è passato un mese anche dal bellissimo discorso che mi ha fatto Collin. Tra noi due le cose vanno alla grande, io lo amo ogni giorno di più e lui anche. Ho portato tutte le mie cose nella sua stanza, ora dormiamo insieme ogni notte e io sento di essere davvero completa. Le vacanze stanno andando davvero bene, siamo già ad agosto e la temperatura continua a salire. Oggi mi sono svegliata presto, Collin ancora dormiva. Ho pulito un po’ la cucina e ho preparato la colazione per tutti.
“Buongiorno principessa, oggi siamo mattinieri vedo” dice Collin spuntando dalla porta della cucina seguito a ruota da Kim.
“Ehi! Ci hai preparato la colazione!” dice la ragazza entusiasta mentre si avvicina al tavolo apparecchiato e ricco di leccornie.
“Ci sono cupcakes, ciambelle e brioches. Vi ho preparato anche latte, caffè, thè e cioccolata. Ditemi se vi serve altro.” dico mettendo le ultime caraffe bollenti sul tavolo. I ragazzi hanno già iniziato a mangiare i miei dolci, sono davvero entusiasti e, a dire la verità, lo sono anche io. Sono felice di vederli così grazie a me.
“Tesoro, oggi siamo impegnati” mi dice il mio ragazzo con la bocca ancora sporca di panna.
“Cosa dobbiamo fare?” chiedo mentre mi avvicino con un tovagliolo per pulirgli i baffi dolci e bianchi che gli erano rimasti sul viso.
“Andiamo al mare! C’è una piccola spiaggia qui vicino, è piuttosto isolata e molto tranquilla, direi che è perfetta. Che ne pensi?” mi chiede.
No, non andrò al mare, non voglio andarci ora e non ci andrò mai. Li i ricordi si fanno sentire più che mai e io starei male. E poi Collin non sa nulla, non voglio che sappia del mio passato, non voglio che stia di nuovo male a causa mia.
“No amore scusa, non mi sento bene” dico mentre inizio a mettere le tazze vuote nel lavandino.
“Problemi da donne?” mi chiede abbracciandomi da dietro posando le braccia muscolose attorno al mio ventre.
“Che? No, no. Niente del genere” dico continuando a lavare le stoviglie.
“E allora che succede?” mi chiede guardandomi negli occhi.
“ Collin niente, davvero. Non ho solo voglia di uscire.” Dico asciugandomi le mani.
“Kim, fuori dalla cucina, ora. E tu adesso mi dici la verità, smettila di dire sciocchezze e tenerti tutto dentro.” Mi dice sedendosi su una delle sedie attorno al grande tavolo.
“Niente, dai andiamoci al mare, sono solo un po’ stravolta dalla colazione e non avevo molta voglia. Ma vedo che ci tieni, quindi andiamoci.” Dico sedendomi sulle sue gambe.
“Va bene, ti amo, ma scoprirò quello che mi stai nascondendo” mi dice lasciandomi un bacino sul naso. Mi sono cacciata in un guaio enorme. Appena metterò piede su quella spiaggia inizieranno a tornarmi in mente tantissimi ricordi, non credo di potercela fare, ma ci voglio provare. Sarò forte, per me, per Collin, per lei…
Arriviamo alla spiaggia dopo un’oretta di viaggio in auto. Prendiamo le borse frigo che ci ha preparato Nadine e ci dirigiamo verso la spiaggia sabbiosa. Sento una strana sensazione allo stomaco, sento le lacrime che iniziano a formarsi nei miei occhi, non voglio piangere, sono forte, sono forte. No, non lo sono affatto. Le lacrime iniziano a scendermi lungo le guance, butto tutte le borse a terra e corro verso la macchina seguita da Collin, spaventato e sorpreso dalla mia reazione. Arrivo alla macchina prima di lui, devo dire che sono servite a qualcosa quelle lezioni di ginnastica a scuola. Salgo e chiudo le portiere dall’interno, mi appoggio al sedile con la fronte e piango, piango tutte le lacrime che ho, piango perché la vita è ingiusta, perché io sono sbagliata, la mia vita è sbagliata.
“Jas! Apri l’auto! Muoviti!” grida Collin cercando di aprire la portiera. Io me ne stavo ferma immobile contro il sedile bagnato dalle lacrime che sgorgavano dai miei occhi.
“Ok, ora ci penso io” dice Collin mentre si allontana alla ricerca di qualcosa. Lo vedo avvicinarsi con un grande bastone, pronto per rompere un finestrino.
“Aspetta, apro io, non rompere nulla” dico girandomi verso la portiera con gli occhi rossi e la maglietta bagnata. Apro l’auto e Collin mi fa scendere dall’auto per abbracciarmi.
“Ehi, principessa, che succede” mi chiede mentre mi accarezza la testa.
“Collin, al mare non ci voglio venire più, portami a casa.” Dico stringendomi forte a lui.
“Almeno dimmi che è successo”. Mi guarda negli occhi speranzoso in una mia spiegazione.
“E' qui che un anno fa è morta la mia migliore amica”.
Ciao!!
allora, vi sta piacendo questa storia? Scrivetemi se avete suggerimenti, così posso adattarla anche alle vostre richieste.
Un bacio,
Giulia <3
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That guy with green hair//Michael Clifford
FanficL'estate che doveva essere la mia autodistruzione, ha portato la mia vita ad essere migliore. Solo grazie a Lui.