10.

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Tornai a casa, stravolta.
-Perchè ci hai messo così tanto?- mi chiese mia madre.
-Ehm... Ho incontrato Max-
Si affacciò dalla porta, come sempre, mi squadrò un attimo e poi mi indicò la fronte:-Che hai fatto?-
Mi toccai incerta. Lì dove una volta c'era la mia pelle liscia, ora c'era un rilievo: un bernoccolo.
-Non... Non lo so- e cercai di coprirlo con i capelli.
Mi lavai le mani ed entrai in camera.
Era completamente buia, ma non accesi la luce. Rimasi stranamente a contemplare l'oscurità e i fiochi fasci di luce dei lampioni.
Mi avvicinai lentamente alla scrivania e accesi l'abat-jour appoggiata lì.
Feci scivolare la mano sulla superficie liscia, di legno. Contemplai il muro bianco, tutte le zigrinature, come se fossero pori.
Non so perché.
Mi rilassava.
Improvvisamente piombò nella stanza qualcosa, lanciato da qualcuno in giardino.
Era caduto per terra.
Era un bigliettino.
Lo raccolsi.
E mi lasci così senza un bacio? Max è tornato a casa sua.
                                                                 Leo
Lo girai, lo poggiai sulla scrivania e gli scrissi Rimani lì. Dopodiché lo appallottolai e lo rilanciai dalla finestra senza farmi vedere.

Scesi le scale a perdifiato, più velocemente possibile, saltando più scalini potevo.
Spalancai la porta, senza preoccuparmi minimamente del rumore che fece non appena si chiuse. E poi corsi verso di lui. Come se non lo vedessi da anni. Come fossimo fidanzati.
Lui mi mise due mani sui fianchi e mi baciò, intensamente. Come non aveva mai fatto.
La luna iniziò a sorgere dietro il palazzo, quasi a volerci guardare.
Quel bacio mi tolse il respiro.
-Leo, devo chiederti alcune cose- ansimando.
-Vieni a casa mia-.
Oddio.
Lo seguii.
Terzo piano.
Seconda porta.
Il suo appartamento era molto più grande del mio ed aveva un odore familiare, quello di Leo. Odore di biscotti e menta.
Ci accolse subito la mamma di Leonardo.
-Ciao Leo... Oh, ciao, e tu chi sei?- chiese con un enorme sorriso stampato sul viso. Era una donna bassa e paffuta, molto bella nonostante la sua età. Ed era bionda. Come leo.
-Lei è Jess, la ragazza di cui ti avevo parlato- disse prendendomi la mano -La mia fidanzata-
La mia fidanzata.
La sua fidanzata.
Arrossii.
-Oh, cara non vedevo l'ora di conoscerti. Leonardo mi ha parlato molto di te... Una ragazza meravigliosa, come dice sempre- sorridendo. Ha lo stesso sorriso di Leo.
Momento di silenzio.
Imbarazzo.
-Mamma, Jess può dormire qui questa notte?-
-Se i suoi genitori sono d'accordo sì-
-Sì, sanno tutto-
-Grazie, signora- e le strinsi la mano.
Leo mi portò in camera.
Mi assalì l'ansia.
Vuole solo ascoltarmi, o vuole... Altro?...
Rimanemmo imbarazzati tutti e due.
-Siamo qui per parlare- mi rassicurò come se mi avesse letto nel pensiero. Si sedette sul letto. Feci lo stesso.
Poggiò i gomiti sulle gambe, tenendosi la testa.
-Ho occhi e orecchie solo per te- mi disse. Di nuovo. Come il giorno al bar.
Mio padre.
Era mio padre a dirlo sempre.
Ogni volta.
"Ho occhi e orecchie solo per te".
Mi assalì un vuoto.
Un vuoto profondo.
Mi rendevo conto solo ora di aver perso un punto di riferimento. Una persona con cui parlare. Una persona che mi ascoltava.
-C ...come fai a saperlo?-
-Che lo diceva tuo padre?- si lasciò sfuggire senza pentirsene.
-C...cosa...-
-Abbiamo molto in comune, Jess-

Sciau gente!!
Come va?
Sono molto felice di essere giunta a questo punto della storia (obv grazie a voi).
In questa Fanfiction, Leonardo è una persona piena di segreti e di misteri...
Secondo voi cosa succederà?

SEI SEMPRE NEI MIEI SOGNI•Leonardo DiCaprioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora