6.

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Qualcuno bussò alla porta.
-Avanti- dissi continuando a sfogliare le pagine del libro di storia, in cerca della concentrazione.
La porta si aprì.
Era Leo.
Diventai rossa, ricordando il pomeriggio al bar.
Si schiarì la voce:-ehm ...- grattandosi dietro la testa in cerca delle parole.
Intanto chiusi velocemente il libro e lo deposi sulla scrivania, cercando di fare qualcosa per eliminare l'imbarazzo tra noi.
Mi si avvicinò e mi bloccò tenendomi le mani.
Il mio primo contatto fisico con lui.
Aveva le mani calde, morbide.
Mi lasciò confusa.
-Ferma, tranquilla...- disse con voce calma e affettuosa.
-C...Che c'è Leo?- mi puntò gli occhi addosso.
-Be', sarebbe una cosa seria-
-Anch'io devo informarti su una cosa-
-Allora inizia tu- e mi lasciò la presa.
Presi il tempo per tranquillizzarmi e pensare alla frase.
-L'altro giorno, ho sentito mia madre e mio padre litigare e... E...- singhiozzai -E poi lui ... È andato via da casa e si è...- mi misi a piangere.
Lui prontamente mi abbracciò e io poggiai la testa sul suo petto.
-Mi dispiace, Jess- disse accarezzandomi la spalla.
Leo mi faceva sentire protetta, era come se riducesse al minimo i problemi, e li facesse diventare talmente piccoli che quasi erano insignificanti.
-A me è successa una cosa simile- disse rattristandosi, tenendomi abbracciata a sé.
-Mi dispiace- risposi tirando su col naso.
Mi guardò.
-Shhh, non piangere...-
Ora sì che potevo dire che qualcuno mi poteva capire.
Non ero più sola.
Avvicinò il suo viso al mio, esitò un attimo e posò le labbra calde sulle mie.



Buonsalve.
Scusate se il capitolo è corto e sono sparita, ma ho un sacco di cose da fare e manca sempre il tempo!!
Spero che il capitolo vi piaccia!!!!

SEI SEMPRE NEI MIEI SOGNI•Leonardo DiCaprioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora