Capitolo 17

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"Marcus" proferì Scorpius girando le spalle verso l'amico.

"No, adesso non è il momento, ne riparleremo poi, quando tutta questa faccenda sarà finita" lo bloccó l'altro con voce acida.

Tra i due calò un silenzio tombale così profondo da mettere in disagio il biondo.

"Bene, per capire come salvare Lily, mi devi raccontare tutto quello che ti ricordi"

"Allora" iniziò il riccio "Quando avevo scoperto che Lily era stata già invitata al ballo da te" e qui inghiottì un boccone amaro "mi sono subito allontanato, non sapevo cosa fare, volevo solo non vederti e non parlarti per un po', finché le idee non mi si fossero schiarite. Mentre scendevo le scale per andare verso il cortile ho sentito un canto, come un lamento, una preghiera, non ne sono sicuro."

"Ti ricordi le parole?" lo interruppe Malfoy.

"No, non era una lingua conosciuta. Il fatto è che il rumore diventava sempre più forte e assordante, mi annodava le viscere e mi scuoteva il cervello. Finché non ho perso i sensi."

"E dopo?... Scusa" si corresse Scorpius vedendo che Marcus gli aveva lanciato un'occhiataccia per averlo interrotto.

"Mi sono ritrovato in una radura, circondata da alberi. Ho contato 8 druidi, rimanevano fermi immobili intorno a un grande tronco di albero tagliato."

"Lily? L'hai vista?"

"Si, c'era anche lei, eravamo appoggiati uno contro l'altro, ho provato a scuoterla, ma lei non mi rispondeva. Sembrava non essere cosciente"

"Come possiamo trovare un posto che potrebbe essere in qualsiasi parte del mondo?" domando a se stesso ad alta voce.

"Semplice, provando a farci prendere da loro" gli lanciò uno sguardo complice.

"L'altra sera ho visto una figura in biblioteca, ha detto qualcosa in latino, era una donna. Poi un coro di voci."

"Le hai sentite anche tu? Perché non sei stato preso?"

"Non ne ho idea..."scosse la testa il biondo. Non sapeva come cercare Lily, aveva così tante informazioni, ma tutte sconnesse e senza un apparente filo logico.

"Hai detto che hai visto una donna?" lo riscosse dai pensieri la voce di Marcus.

"Si, nel senso, non ne sono sicuro. Era proiettata sul muro, coperta di stracci e non ricordo molto altro"

"Ricapitolando, hai sentito anche tu le voci, hai visto questa figura. Potrebbe darsi che tu sia la prossima vittima?"

"Potrebbe essere..."
Scorpius inizió a realizzare in quale situazione si fosse cacciato, tutto per colpa di quella rossa che le era entrata nella testa come un tarlo.

"Allora dobbiamo farti catturare" concluse Marcus facendo schioccare le sua mani sulle ginocchia.

"Ma come? Non sappiamo se c'è qualche criterio per il quale scelgono chi prendere" polemizzó Scorpius.
"Tra l'altro se verrò preso tutti voi inizierete a dimenticarci di me, come è successo con Lily e te"

"Davvero nessuno si ricordava di noi?"

"Nessuno, a parte me. Era come se non foste mai esistiti: i vostri nomi non erano nell'elenco delle classi, c'erano dei banchi in meno. Completamente dimenticati."

"E nonostante tutto questo, tu riuscivi a ricordarci? Riesci a ricordare le persone che sono state catturate dai druidi a differenza degli altri. Questo potrebbe essere un punto a nostro favore."

Si guardarono ancora per un istante, quando il biondo riprese parola.
" Non mi hai ancora spiegato come hai fatto tu a scappare da quel posto"

"Non lo so. Eravamo seduti entrambi e legati uno contro l'altro, mi sentivo la testa pensante e le gambe impotenti, come se fossi stato drogato o qualcosa del genere. Ricordo un druido che si è avvicinato a me, mi ha coperto la faccia con la mano e all'improvviso mi sono ritrovato in infermeria. "

" Perché sta diventando tutto sempre più complicato? "

Scorpius passò il resto del tempo a controllare manuali e grossi tomi per cercare di trovare informazioni utili sui druidi.
Era appena passata la mezzanotte quando con un tonfo richiuse il grande libro 'Creature del passato' con un sospiro di sconfitta.

Odiava non poter ottenere quello che voleva in poco tempo. Svogliatamente si diresse verso la torre e giunto in stanza si fermò qualche secondo a guardare l'amico che dormiva nel letto affianco al suo.
Per tutta la loro conversazione Malfoy aveva colto nel suo tono un sentimento di rabbia e sufficienza nei suoi confronti.
Sembrava che fosse restio dall'aiutarlo, come se volesse sacrificarlo.

Volse lo guardo verso la grande finestra, la luce attraversava il vetro infrangendosi nel centro della stanza.
Per qualche secondo si sentì libero e un brivido gli percorse la schiena.

Prese da sotto il suo letto la scopa, ultimo modello, a dir poco perfetta. Suo padre teneva molto al profilo sportivo del figlio nel mondo del Quidditch.

Aprì leggermente la finestra, quando bastava per farlo passare e la richiuse dietro di sé. Sostó per un attimo sul cornicione lasciandosi trovolgere dall'altezza e si lanciò nel vuoto, a cavallo della sua scopa.

Si diresse verso la foresta proibita, la curiosità era troppa da contenere.
Sorvoló quegli alti fusti intricati come i suoi pensieri, provó a scorgere qualcosa, qualsiasi cosa che potesse aiutarlo in quella ricerca che gli pareva impossibile; i rami si intrecciavano tra loro e le fronde erano talmente fitte da creare un muro tra lui e il suolo della foresta.

La luna si rifletteva sulla sua pelle lattea facendola brillare. Un soffio di vento fece ricadere una ciocca bionda sul suo viso.

Ancora niente.

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Hey guys!!
Nuovo capitolo!
Scusatemi per gli eventuali errori di battitura.
Good sundayyyyy
Xoxo
Ele

Sensazioni || Lily Potter & Scorpius MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora