chapter two

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KATSUKI

Uscii dal bagno a fine lezione, tornai in classe senza proferire parola e mi sedetti al mio posto.

"Hey amico, ti senti meglio?" Kirishima venne a sedersi sul mio banco ed io mi voltai a guardare fuori dalla finestra "Midoriya ha detto che avevi mal di testa."

"Eh? Ah si io, sì, sto bene" risposi in tono scocciato.

"Midoriya, posso parlarti un momento?"

L'ultima, anzi no, la penultima voce che avrei voluto sentire, risuonò per tutta l'aula richiamando Deku.

Spinsi via Kirishima dal mio banco a tesi l'orecchio per ascoltare quello che doveva dirgli la bandiera della Polonia parlante.

"Volevo chiederti se ti andasse di aiutarmi con la ricerca sui supereroi. Chi meglio di te conosce tutto su di loro." accennò una risata.

Deku posò una mano sulla spalla di Todoroki.

DEVI STARE LONTANO DAL CORNETTO ALGIDA, TU SEI SOLO MIO.

Ok Bakugou, calmati, respira..

" Certo, ti aiuto volentieri!" esclamò Deku.

La sua gentilezza lo porterà sicuramente sulla cattiva strada.

È palese che a Todoroki piaccia il cazzo.

Che poi, da che pulpito.

Oh, aspetta..

Mi alzai dal posto e andai verso i due ragazzi.

"Anche io avrei..bisogno di una mano." bisbigliai.

Deku mi guardò stranito "aspetta. In 13 anni che ci conosciamo non mi hai mai chiesto aiuto, ti sei sempre ritenuto migliore di me in tutto e ora vuoi che ti dia una mano per una ricerca di scuola?" alzò un sopracciglio.

"Ehm, si?" chiesi, ma sembrò più come se volessi convincere me stesso.

"Certo!" sorrise lui.

Ripeto: troppo ingenuo e gentile.

Ma quel sorriso, di nuovo..è una cosa cusnciwjd.

BAKUGOU CONTIENITI!

Feci un grosso respiro.

"Alle 17 a casa mia." annunciò Deku tornando a sedersi.

Appena uscì dal mio campo visivo mi girai verso Todocoso e lo fulminai con lo sguardo.

"Non so che intenzioni tu abbia. Ma conosco Deku da un sacco di tempo e so per certo che tu e lui non avete niente a che fare." cercai di tenere un tono basso.

"Oh Bakugou, sei sempre il solito coglione." disse col suo solito tono pacato ma strafottente.

Feci per scagliarmi su di lui ma notai che Deku ci stava guardando.

Cercai di calmarmi e tornai a sedermi.

Seguii a malapena l'ultima ora di lezione, pensando a come sarebbe stato un pomeriggio insieme a Deku e a quel mezzo coglione.

***
Appena varcai la soglia di casa andai di sopra e mi buttai a peso morto sul letto.

Aprii il 1° cassetto del mio comodino e presi un disegno che fecero a me e a Deku da bambini.

Devo ammettere che è proprio fatto bene.

Devo ammettere che è proprio fatto bene

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Lui era sempre così felice. Eppure anche d'estate era costretto a indossare felponi per coprire tutti i lividi e le scottature provocate dal sottoscritto.

Non gliel'ho mai detto, ma io gli volevo bene.

Lui mi ammirava e io ho preso tutto questo come una sfida iniziando a trattarlo male.

Ma quando tornavo a casa dopo una giornata a maltrattare Deku piangevo sempre. Se solo potessi tornare indietro nel tempo, farei in modo di proteggerlo e non di distruggerlo.

Sospirai. Impostai la sveglia per le 16:30 e mi addormentai stringendo in mano quel disegno.

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a little unsteady [bakudeku] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora