a little unsteady [bakudeku]

chapter twenty-one

IZUKU
 
Ormai sono passati 14 giorni da che Kacchan mi ha lasciato e 7 da quando è partito. Ed io mi sento dannatamente vuoto.

«Midoriya, non puoi continuare ad ingozzarti di gelato.»

«Kirishima, lasciami in pace..» sospirai.

«Sono passate già 2 settimane e lui non ti ha nemmeno salutato prima di partire. E poi, non mi piace vederti così. Siamo tutti abituati al te stessi felice e spensierato

«Tch, le probabilità di essere felice senza di lui sembravano pari a quelle di cadere nell'armadio e ritrovarsi nel mondo di Narnia.» sbuffai.

«Almeno vai a farti una doccia. Sembri uno sgombro.» ridacchiò.

«Certo che sei proprio un rompi-» mi interruppe.

«Non si dicono le parolacce, Izuku.» mi canzonò.

«Gne gne gne Izuku.» lo scimmiottai «però, dopo la doccia finisco il gelato al biscotto.» misi il broncio prendendo i miei vestiti e andando verso il bagno.

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KIRISHIMA

Vedere Midoriya in queste situazioni mi fa male al cuore. Nonostante Bakugou sia stato stronzo con lui, Izuku ci tiene da morire.

Mi alzai dal letto quando sentii una notifica dal computer, una videochiamata di Katsuki.

Com'era il detto? Parli del diavolo e spuntano le corna?

Risposi.

“Hey!” esclamai.

“Ciao amico tinto, come va?”

“Uh, mi hai chiesto come sto, così mi emoziono.” ridacchiai.

“Te lo hanno mai detto che sei simpatico quanto un dito in culo?” sorrise.

“C'é a chi piace.” ammiccai.

“Idiota..” sussurrò “non hai ancora risposto alla mia domanda, come va?”

“Io sto bene. Anche se ultimamente sono davvero esausto. I miei non ci sono e io sto facendo da baby sitter a..-” mi fermai.

Forse a Bakugou non importava di come stava Midoriya.

«Hey, hai finito lo shampoo come mi lavo i capelli?» si lamentò Izuku entrando nella stanza, in boxer.

«Ce n'è uno nel mobile dello specchio.»

«Ma io voglio quello..» si bloccò appena vide lo schermo del computer «oh, uhm, okay v-vado..» balbettò prima di tornare in bagno.

“Come mai è a casa tua?” il biondo attirò la mia attenzione.

“Sua madre lavora tutto il giorno e lui era uno straccio. Non mi andava di vederlo mentre tentava di suicidarsi.”

“Voi due scopate?” la sua espressione divenne corrucciata.

“Ma, cosa? Certo che no!”

“Stai mentendo. Era il tuo piano fin dall'inizio. Ti ho visto alla festa mentre eravamo in gita, se non ci fossero stati gli altri te lo saresti di certo inchiappettato.”

“Io non sono quel tipo di persona. Non mi chiamo Katsuki Bakugou.” il mio tono si fece secco.

“Senti, se provi anche solo a toccare Deku con un dito, io vengo lì e ti stacco quei capelli di merda che ti ritrovi!” sbraitò.

“Fai solo ridere. Lo hai lasciato, in un modo alquanto discutibile e ora fai finta che ti importi?” risposi a tono.

“Non farmi la predica. Tu non vali un cazzo come persona.”