chapter ten

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IZUKU

Stamattina mi hanno dimesso dall'ospedale.

Mia madre come suo solito si mise a piangere appena mi vide. Kacchan ancora non rispondeva ai miei messaggi o alle mie chiamate. Decisi quindi di alzarmi e andare a casa sua. Suonai il campanello e mi aprì la madre.

"Izuku! Quanto tempo." sorrise a 32 denti "se cerchi Katsuki mi dispiace, è uscito pochi minuti fa. Ha detto che andava da un certo coglione a metà." fece spallucce.

Shoto..

"Grazie mille Mitsuki.." le sorrisi e corsi a prendere un taxi.

Casa di Shoto distava circa 20 minuti dalla mia. Magari Kacchan non era ancora arrivato..

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UNKNOWN

Midoriya arrivò davanti casa di Shoto, di lui e Kacchan nessuna traccia. Si fece coraggio e suonò al campanello. Ad aprirgli fu la sorella.

"Ehm, ciao, scusa io..sto cercando Todo- uhm, Shoto." balbettò.

Lei sorrise cordialmente "è sul retro."

La ringrazò ed andò in giardino, dove sentì la voce di Shoto.

Si nascose dietro una delle due colonne appena fuori la porta-finestra.

"Devi stare lontano da Midoriya." disse Shoto con voce profonda.

Bakugou scoppiò a ridere "sei proprio un deficiente se pensi di farmi paura."

"Lo capisci che non hai fatto altro che farlo soffrire?" ringhiò il bicolore.

Katsuki fece per ribattere, ma abbassò la testa "se volevi farmi sentire in colpa complimenti, ce l'hai fatta." sospirò.

Todoroki si avvicinò a Bakugou posandogli una mano sulla spalla. lui fece un mezzo sorriso, dopodiche prese Shoto dal colletto.

"Lui è innamorato di me, idiota." strinse il collo della maglietta del bicolore.

Shoto si dimenò "tu non lo avrai mai." disse a denti stretti.

Bakugou avvicinò il volto di Todoroki al suo facendo un sorriso beffardo.

Shoto fissò per un attimo le labbra di Katsuki. Sembravano così morbide. Deglutì.

Bakugou fece lo stesso. Fu lui infine a prendere in mano la situazione e posare le sue labbra su quelle del bicolore, quasi senza pensare alla conseguenza della sua azione.

Izuku sentì il cuore spezzarsi, ma non capiva se era a causa di Shoto o Bakugou. Senza farsi vedere corse verso casa sua. Non gli importava quanto tempo ci avrebbe messo a piedi. Aveva bisogno di scaricare tutte le lacrime.

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IZUKU

Finalmente arrivai a casa. Non salutai nemmeno mia madre, semplicemente andai in camera mia e mi buttai sul letto. Avevo smesso di piangere da circa 5 minuti, ma sentivo che altre lacrime erano in arrivo.

Misi la testa sotto il cusino. A stento sentii il campanello suonare, fu mia madre ad attirare la mia attenzione.

"Izuku! C'è Katsuki!" esclamò a voce alta.

Sbuffai. Lui entrò nella mia stanza con la sua solita espressione da strafottente.

"Hey, oggi come stai?" come al solito si mise a giochicchiare con gli oggetti presenti sulla mia scrivania.

"Tch, ti importa?" dissi col tono più freddo e distaccato che potessi fare.

"Huh?" alzò un sopracciglio leggermente confuso.

Mi alzai dal letto "1: lascia stare le mie cose." gli tolsi la statuetta dalle mani "2: è inutile che fai il finto tono e 3: esci da casa mia." sputai acido.

Lui dilatò le narici, segno che si stava arrabbiando "ma che ti prende, Deku?" calcò sul mio soprannome.

Incrocia le braccia al petto "Dio mio, Bakugou. Smettila di chiamarmi così. Sappiamo entrambi che è tutto meno che un soprannome carino."

"Ma che..- ti ho sempre chiamato così non ti sei mai lamentato."

"Già. Ma prima mi importava qualcosa di te.." feci spallucce.

"Deku ma, che cazzo hai?" alzò un po' la voce.

"Tu sei..uno stronzo." gli risposi a tono.

Strinse i pugni "come prego?"

"Hai sentito bene, Bakugou. Tu sei un grandissimo stronzo!" quasi urlai.

Mi spinse con tutta la forza che aveva facendomi andare a sbattere contro il muro.

"Senti, inutile nerd. Se ti sei svegliato con le mestruazioni non devi prendertela con me." si avvicinò minacciosamente.

"Non mi fai paura, Bakugou." lo sfidai.

Alzò un pugno. Automaticamente mi misi le mani davanti alla faccia. Lo sentii sospirare.

"Tch." disse semplicemente prima di uscire da casa mia.

Decisi di seguirlo. Dovevo dirgli ciò che avevo visto.

"Ora che fai? Stai andando a casa tua o stai andando da Shoto?!" urlai con voce quasi strozzata.

"Shoto? Ma che- cosa c'entra quel bastardo a metà?" agitò le braccia in aria.

"Ero venuto a cercarti a casa tua perché volevo cercare di risolvere questa situazione di merda, e tua madre ha detto che eri andato da Shoto, quindi io ho pensato subito al peggio ma in realtà vi ho visti. Anzi, ti ho visto. Un attimo prima eri innamorato di me e un attimo dopo avevi la faccia spiaccicata su quella del mio migliore amico!" gridai, mentre le lacrime ricominciarono a scendere lungo le mie guance rosee.

Lui si avvicinò a me, posandomi una mano sulla guancia "oh, Deku.." la accarezzò.

Lo scansai "lasciami stare. Per me non esisti più, Katsuki Bakugou." dissi in tono freddo prima di rientrare in casa.

Ancora una volta mi buttai a peso morto sul mio soffice letto. Lacrime amare iniziarono a bagnare il mio viso. Strinsi forte a me il cuscino e cercai di addormentarmi scacciando via ogni pensiero legato a..lui.

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S.A.
Questo capitolo non mi piace particolarmente. Forse solo la parte del litigio da Deku e Kacchan me gusta ugh..ultimamente non ho ispirazione, poi sono anche nel periodo..avete capito👎

-jas🍃

a little unsteady [bakudeku] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora