Capitolo 1 - missione

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Lucy si rigirò sul letto mugugnando, ancora persa nel limbo del dormiveglia, quando la morsa del sonno inizia ad allentarsi,ma ancora non ti lascia andare.
La luce filtrava dagli spiragli lasciati dalle tende della grande finestra, e lei si portò il braccio sugli occhi per cercare ancora un po' di buio.
Sbuffò, doveva essere già mattina.
Ancora mezza addormentata si stiracchiò, portando braccia e gambe in iper estensione ad occupare tutto il letto; era insolitamente vuoto.
Avrebbe sentito quasi freddo se non fosse stata coperta dal piumino. La parte di materasso a fianco a lei aveva conservato ancora un leggero tepore; la persona che l'aveva precedentemente occupato doveva essersi alzata da poco.

Sentì una porta sbattere, e il rumore dei passi che si avvicinavano, ma non aveva ancora avuto il coraggio di aprire gli occhi e alzarsi definitivamente.

Plic, plic, plic. Una goccia, poi un'altra e un'ultima ancora le caddero sul viso. Acqua? Era acqua quella che le stava gocciolando in faccia?
Sollevò piano piano le ancora pesanti palpebre, iniziando a guardarsi intorno in modo guardingo, ma quando le cadde un ultimo gocciolone nell'occhio ormai completamente spalancato scattò a sedere come una molla.

-ma che diavolo succed.. -

Ed eccolo li: Natsu, appena uscito dalla doccia, con solo un asciugamano legato in vita ad avvolgerlo, la guardava sorridendo mentre sgocciolava acqua ovunque.
Non era la prima volta che si svegliava con lui appena uscito dalla doccia.
Con un cipiglio irritato e la forza dell'abitudine lo guardò pronta a insultarlo: aveva lasciato una scia d'acqua che correva dal bagno fino a lì, palese segno che non si era nemmeno premurato di asciugarsi i piedi, i capelli poi, nemmeno strizzati avevano gocciolato su buona parte delle lenzuola.
Fece per parlare, ma le parole le morirono in gola.
Lui continuava a guardarla con quel sorriso sbarazzino e innocente, benchè il suo fisico di innocente, come i pensieri che poteva far scaturire, avesse ben poco; gli addominali scolpiti, il petto forte e largo, il simbolo della Gilda rosso fiammante sembrava ancora più luminoso sul quel braccio muscoloso. Era proprio bello.
Arrossì pesantemente a questi pensieri che per fortuna vennero interrotti dal buongiorno di Natsu.

Lucy si alzò di scatto, senza degnarlo nè di uno sguardo (lo aveva già fissato abbastanza a lungo) né di un saluto, cercando di calmarsi mentre a passo rapido si dirigeva a prendere il moccio. Voleva asciugare il disastro che quell'altro aveva combinato, ma sopratutto allontanarsi in modo che lui non notasse il colore che aveva assunto il viso: rosso fuoco.

-vatti a vestire pervertito!!!- quasi gli urlò istericamente, tirandogli addosso i vestiti che aveva trovato nel mezzo della strada alla conquista dello straccio.

-uffa!! sei sempre cosi scortese con me- si lagnò lui di rimando.

Lei fece finta di non sentirlo
-Happy dov'è?- domandò accertandosi di dargli sempre le spalle.

Lui la guardò con aria interrogativa visto lo strano comportamento della ragazza.

-mi ha anticipato alla gilda, aveva fame- rispose serafico iniziando a mettersi i boxer -e il tuo frigo è vuoto.-

-L'avete svuotato voi eh!!!!!-sbottò girandosi verso di lui

Era appena riuscita a calmarsi che arrossì di nuovo: Natsu era solo in boxer. Stava forse cercando di ucciderla quella mattina??

Il rosato vedendola farsi rossa in volto  così rapidamente le si avvicinò preoccupato.

-lucy!! stai male?? sei tutta rossa in faccia!- le mise le mani sulle guance -e sei tutta calda! E perché me ne accorga io vuol dir.. -

-ahahah - lo interruppe con una risata isterica - no no ho.. semplicemente caldo! - borbottò - n..non trovi sia cosi caldo oggi???-

Con abile mossa si ritrasse dalle sue mani e corse in bagno, aveva bisogno di una doccia, decisamente fredda.

[ Fairy tail ] Quando il fuoco non scotta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora