Capitolo 3 - Cosa sono questi sentimenti

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Lucy si era persa nei suoi pensieri mentre distrattamente finiva di sistemare i vestiti nei cassettoni del mobile di legno.
Ogni tanto lanciava un'occhiata a Natsu che invece dormiva beatamente buttato sul letto, con Happy appoggiato sulla sua pancia che stava leggendo un fumetto; ogni tanto lo si sentiva ridere sommessamente. Il rosato impiegava sempre così poco tempo a prendere sonno che spesso lei non si capacitava di come ci riuscisse.

Non aveva ancora avuto il coraggio di uscire dalla camera, inconsciamente temeva l'incontro con gli altri due.
Le era rimasta in testa l'affermazione di Gray di prima, il fatto che volesse dormire con lei, e lo sguardo ferito e arrabbiato di Juvia. Sperava davvero con tutta sé stessa che lui si fosse effettivamente sbagliato, che mirasse onestamente solo alla stanza più grande, dopotutto l'unico favore che le era stato chiesto dall'amica, prima di partire, era di tenere le distanze dal corvino.
Non sarebbe stato così difficile, si disse propositiva, in fin dei conti era in stanza con Natsu non con lui, e questo fatto pareva riempirla di gioia, oltre che darle una sensazione di inspiegabile aspettativa.
Si soffermò a guardarlo dormire, ogni tanto farfugliava qualcosa di incomprensibile, chissà cosa stava sognando.. magari lei. Arrossì e si auto schiaffeggiò, nel tentativo di ripigliarsi, per quel pensiero molesto. In quei giorni ne aveva avuti fin troppi di pensieri fuori standard.
Portò le mani gelide al viso cercando di placare quella vasodilatazione che la aveva fatta diventare, nuovamente, color pomodoro.
Era il momento di darsi una regolata e capire cosa stesse accadendo fuori e sopratutto dentro di lei.
Natsu era il suo migliore amico, erano abituati a stare insieme giorno e notte, eppure in passato non aveva mai avuto quelle reazioni per lui, da qualche tempo invece il suo corpo e la sua mente reagivano come se lui non fosse un semplice amico, o meglio, come se lei non lo volesse vedere solamente in quel modo.

TOC TOC

Qualcuno bussò alla porta, e con ancora l'indumento da sistemare in mano si diresse verso di essa per andare ad aprire, lanciando un'ultima e  torva occhiata al ragazzo buttato sul letto: nemmeno le cannonate l'avrebbero svegliato.

Gray fece capolino con la testa dentro la stanza.

-Ehi Lucy, a che punto siete? E' quasi ora di cena- non la stava fissando negli occhi, e lei se ne accorse.

Lo vide volgere lo sguardo dal basso al soffitto, palesemente imbarazzato, ma non riuscì subito a coglierne la ragione.

Con un gesto della mano indicò la valigia aperta
- Io ho praticamente finito di disfare la bor...- Per poi accorgersi che quello che aveva in mano era il reggiseno. Nascose rapidamente la mano con l'indumento di pizzo bianco dietro la schiena ridacchiando totalmente a disagio.
Un momento. Una volta l'avrebbe preso a pugni, come faceva sempre anche con Natsu, e invece ora ridacchiava a disagio?

-Bisogna svegliare Natsu e ci siamo, Juvia è pronta?- gli chiese cercando di sviare discorso e attenzione, mettendoci particolare enfasi nel pronunciare il nome della ragazza.

-cosa vuoi che ne sappia, sono rimasto in divano tutto il tempo. Quella mi ha sbattuto la porta in faccia come avete fatto voi.- era amareggiato.

Lucy sperò vivamente che il suo umore dipendesse dalla questione di Juvia e non volle indagare oltre: non voleva sapere ed era certa fosse meglio così.

-Vedrai che le passerà-gli fece l'occhiolino - piuttosto, aiutami a svegliare sto qua- gli indicò Natsu con un cenno del capo.

Finalmente vide lo sguardo dell'amico riaccendersi, e avrebbe dovuto immaginare il perchè.
- ice make: hammer! -
Gray creò un grosso martello di ghiaccio e glielo diede giù per la testa, ridendo.
Metodo certamente efficace, il dragon slayer però, dopo essere balzato in piedi e aver urlato qualche insulto iniziò a contrattaccare .
Stavano per distruggere tutto.

[ Fairy tail ] Quando il fuoco non scotta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora