Natsu era sdraiato sul letto, le braccia piegate sotto la testa erano a contatto con i suoi capelli ancora umidi dalla doccia. Gli procuravano un leggero prurito, ma era troppo assorto nei suoi pensieri per farci caso. Non aveva nessuna intenzione di asciugarli dato che li aveva sempre lasciati asciugare naturalmente, con la sua temperatura corporea ci voleva ben poco. Il phon era un oggetto a lui sconosciuto. A cosa serviva uno spara calore quando tu stesso lo sei?
Diede un'altra occhiata alla porta della camera, era in attesa che Lucy tornasse, e lei sembrava non voler arrivare mai.
Si sentiva leggermente a disagio da solo; la sua testa vagò ancora con il pensiero di Happy. Strinse i pugni ed
emise un forte sospiro cercando di calmare la rabbia che ribolliva in lui. Sentiva la sua mancanza, erano stati sempre insieme in tutti quegli anni; Happy era più di un amico per lui. Ed ora era in pericolo, principalmente a causa sua.
Avrebbe voluto vederlo, assicurarsi che stesse bene, abbracciarlo, parlagli, confidarsi.. "sarà terrorizzato? Gli avranno fatto male? Mi starà pensando anche lui?"
No, Happy era forte quanto lui, si erano allenati insieme ed erano cresciuti insieme, ne era certo. Inoltre aveva deciso di dare ascolto ai pareri e le opinioni di Lucy e gli altri: non gli avrebbero fatto del male. Happy era tenuto prigioniero come semplice merce di scambio.Portò nuovamente gli occhi alla porta, tendendo le orecchie alla ricerca di un rumore che potesse indicargli che lei stesse rientrando. Ad ogni minimo rumore sobbalzava sul letto con il cuore a mille, e non certo di spavento.
Rotolò sul letto spazientito, era stanchissimo. Aveva ingaggiato una lotta costante con le sue palpebre per tenerle aperte, ma
voleva essere sveglio quando lei sarebbe tornata. Aveva bisogno di vederla, toccarla, abbracciarla e annusarla; il profumo di Lucy lo calmava sempre.All'improvviso si rizzò a sedere con la stessa velocità con cui un felino balza sulla preda; aveva sentito delle voci.
Tese le orecchie e rimase in ascolto. Juvia e Lucy!
Deglutì la saliva improvvisamente in ansia, lo stomaco attanagliato in una morsa. Tamburellò con le dita sul piumino soffice del letto senza emettere alcun suono. Non riusciva a spiegarsi completamente queste sue reazioni, dopotutto aveva cenato, non poteva essere fame.Finalmente quella dannata porta si spalancò e Lucy fece capolino dentro alla stanza.
Natsu, ancora seduto, la fissò intensamente senza proferire parola.
La ragazza era già in pigiama, lo stesso delle altre sere, bianco di seta con le rifiniture blu notte. Esaltava in modo fine le sue forme.
I capelli, biondi e lisci le ricadevano sulle spalle, morbidi. Natsu pensò che avrebbe tanto voluto passarci una mano.- Natsu? - lo chiamò lei dopo essersi richiusa la porta alle spalle.
Aveva le guance arrossate, sembrava molto stanca.- yo lucy - le rispose ricominciando a respirare. Ma quando aveva smesso?
- sei ancora sveglio? Pensavo di trovarti addormentato, ci abbiamo messo molto - disse avvicinandosi e buttandosi sul letto a fianco a lui, sedendosi.
Natsu trattenne ancora il fiato per un momento. Come era bella.- ti stavo aspettando -
Lucy lo guardò incuriosita e sorrise timidamente.
- grazie, non c'era bisogno! Domani sarà una giornata impegnativa-- lo so, ma mi andava comunque di farlo - replicò lui con sincerità, una caratteristica che era sempre stata sua.
- sei preoccupato? - gli chiese - per Happy, intendo - aggiunse mentre si stringeva le gambe al petto accovacciandosi.
Natsu avrebbe voluto abbracciarla, ma non si mosse. Era sorpreso da come il suo corpo e la sua mente reagivano alla presenza di lei. Tutta questa urgenza nel volerla toccare, sfiorare, abbracciare.. non riusciva a spiegarsela. Erano sensazioni che si erano ingrandite sempre di più negli ultimi tempi, si erano fatte pressanti. Si era ritrovato dal voler semplicemente dormire da lei, a voler assolutamente dormire nel suo letto, in modo da avere più contatto, a risentirsi quando Gray aveva detto di voler dividere la stanza con la sua lucy, ad essere quasi impazzito quando li aveva visti baciarsi. Lì, oh lì, era sicuramente scattato qualcosa. Era diventato quasi possessivo, aveva cercato di trattenersi il più delle volte, ma la teneva sempre sotto controllo, doveva averla vicina, poterla toccare, abbracciare. Spesso agiva senza neanche rendersi conto di quello che faceva, come quel pomeriggio, nel bosco. Lei gli aveva solo sfiorato le labbra e lui non aveva capito più niente. Pochi secondi dopo si era ritrovato con lucy schiacciata tra il suo corpo e il tronco di un albero, con la sua bocca premuta su quella di lei. Ed era stato tutto così ovvio, giusto, immediato. Si era domandato perché non l'avesse fatto prima: a natsu era sembrato di non aver provato mai niente di più intenso e bello.
Il suo corpo aveva reagito prima della sua mente, ma anche quella non era una novità.
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[ Fairy tail ] Quando il fuoco non scotta
Fanfic[Nalu] [GaLe] [Gruvia] #1 Nalu ( 06/2019) #1 Fairytail (20/04/2020) #1 Gajeel ( 05/2020) #19 Gale (04/07/2019) Dopo essere tornati a casa vittoriosi dal torneo della magia, I nostri protagonisti si trovano a dover svolgere una missione insieme...