*.•don't say•.*

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-grazie mille per il passaggio. Quanto le devo?- chiesi all'autista.
-sono 40€.- rispose il signore.
dopo aver dato i soldi all'uomo camminai lungo il marciapiede che portava al motel dove sarei dovuto stare. Mentre i miei piedi si muovevano freneticamente e ogni tanto calpestavano dei sassolini il telefono squillò nuovamente. A chiamare questa volta non era Joe, ma Rami.
Decisi di rispondere.
-Ben dove cazzo sei?- cominciò la chiamata.
-ciao Rami.- risposi.
-Ben dimmi dove sei.- disse.
-in Italia, me ne sono andato.- risposi.
-ma cosa ti gira in quel cervello? Sono successe molte cose a causa tua!- rispose l'egiziano in preda alla disperazione.
-perché mai? Joe non mi considera, Gilwm sta solo con quest'ultimo e tu sei depresso per Lucy. Perché mai dovrebbe dispiacere a qualcuno della mia improvvisa partenza?- risposi acido.
-Ben, sono successe delle cose in queste ore che nemmeno riesci ad immaginare.- rispose nuovamente.
-tipo?- chiesi con tono da menefreghista.
-tipo...Joe, beh...-disse lui.
-si è messo con Gilwm?- risposi.
-no, assolutamente no.- disse.
-e allora cosa? Parla!- risposi.
-gli è successo qualcosa.- disse.
-no, non lo dire.- risposi con le lacrime agli occhi. Ancora una volta ero riuscito a far del male a Joe senza accorgermene.
-è sparito.- disse singhiozzando.
-come s-sparito?- tremavo come una foglia.
-sparito, scomparso. Se lo chiami al telefono risponde senza dire nulla e se gli chiedi dove si trova termina la chiamata. Visualizza e non risponde se invii messaggi su whatsapp, o peggio ancora ti blocca e ti sblocca dopo un'ora.- rispose.
-è tutta colpa mia, di nuovo. È colpa mia se lui mi ha lasciato, perché ho dimostrato di essere debole. È colpa mia se lui ora è chissà dove, perché non ho avuto il coraggio di parlare con lui. È colpa mia se ci siamo incontrati, perché gli ho rivelato i miei sentimenti. È colpa mia se un domani sarà tra le braccia di Gilwm, perché non ho parlato con lui.- risposi consapevole di ciò che sarebbe successo.
-no. No, non si metterà con Gilwm, e sai perché? Perché lui ama un altro ragazzo, che ha una bellezza disarmante ma un carattere forte.-  disse sicuro di ciò che stava dicendo.
-e chi sarebbe questo ragazzo?- non capivo nulla.
-cervello di uovo sodo, sei tu! Lui pensa a te ogni secondo, e se c'è una cosa che non ti ha detto è che ti ama follemente.- rispose.
Aveva ragione cazzo. Io ho sempre fatto la parte del duro, non dimostrando a Joe quanto lo amassi e ci tenessi a lui. Dovevo rimediare, perché ormai avevo capito che entrambi avevamo bisogno dell'altro.
-amico, hai ragione cazzo. Devo trovarlo, sono stato un idiota a dire quelle parole quel pomeriggio, devo sistemare le cose perché una vita in depressione non la passo.- Dissi sicuro.
-lo so di essere un genio...scherzi a parte credo che se lo chiamerai tu risponderà, perciò non perderere tempo!- rispose.
-ovvio che non lo perdo, ma come faccio a trovarlo, se non so nemmeno dov'è andato?- Dissi ritornando il ragazzo insicuro di prima.
-ma hai il cervello di una rapa? Ha letto la lettera e ti sarà venuto a raggiungere, no?!- disse esasperato il ragazzo al telefono.
-è vero! Grazie fra, ci sentiamo!- risposi.
-di nulla fra(?) quando vuoi fatti sentire!- rispose chiudendo la telefonata.
*2 giorni dopo*
Ero ufficialmente tornato a registrare le ultime scene di 6 underground. Stavo alloggiando da 2 giorni in un Motel messo male ma non mi importava, sarei tornato a Londra qualche giorno dopo. Dopo la chiamata avuta con Rami non ebbi tempo di chiamare Joe come avevo promesso di fare, avevo interviste anche in Italia ma soprattutto scene da rifare perché erano uscite non bene. Quel giorno avevo deciso di chiamare Joe vista l'ora di buca che ero riuscito a farmi dare. Digitai velocemente il suo numero di telefono che ormai sapevo a memoria e avvicinai il telefono all'orecchio in attesa di risposta. Dopo due squilli la voce del moro riempì il mio telefono;
-pronto?- disse lui.
-Joe, sei tu?- risposi incredulo.
-così sembra. Cosa c'è, come mai questa chiamata?- la sua voce era cambiata, era più cupa e più marcata.
-dove sei? I ragazzi ti stanno cercando ma non rispondi al telefono, visualizzi ma non rispondi, cosa ti succede Joe?- chiesi tutto ad un fiato.
-e lo chiedi pure? Te ne sei andato senza dire nulla! Non sai quanto ho sofferto.- rispose.
-da quale pulpito! Tu mi hai mollato ma continuavi a provocarmi facendomi impazzire e ora dici di soffrire?! Io me ne sono andato per ricominciare a vivere dopo tutto ciò ne è successo, dovevo dimenticare tutto, ma tu sei sempre nei miei pensieri cazzo!- risposi.
-se mi cerchi sono dove sono sempre voluto andare.- disse chiudendo la chiamata. Con quella frase cercava di mettermi in difficoltà, ma sapevo perfettamente dov'era.
spazio autrice:
ehi bella gente, come va? Si lo so, ieri non ho aggiornato, ma mi farò perdonare postando un altro capitolo dopo questo. Gli Hardzello si stanno riunendo? Boh chi lo sa, dipende tutto da Ben ora muahahah:)
comunque vorrei ringraziare @coccobellofrescoh per gli scleri nei sotto i miei capitoli, continua così! 😂
-soff💙

i need him. *.•an Hardzello story•.*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora