Il giorno dopo fu una giornata ordinaria. O almeno per me.
Solita sveglia stramba, solita perdita del bus, solita occhiatina ad Alex...niente di che. Normale.
Ma oggi inizia l'allenamento!
Forse dopo quello che è successo Emily mi farà cazzeggiare tutto il tempo. O almeno spero.
Alle sette di mattina sono già sul bus diretto verso la scuola. Sono da solo, dato che è presto.
Quando sono uscito di casa, Niall stava preparando le scorte di cibo della giornata, Louis saltellava per la casa nell'intento di mettersi i pantaloni, Liam e Emily si stavano vestendo e Zayn...beh, non ne ho la più pallida idea. È un tipo così riservato!
Questa notte non ho dormito niente. Ero troppo eccitato per gli allenamenti. Chissà cosa mi aspetta.
Sinceramente non credo che andrò male, dato che sono una bellissima forza della natura che riesce a mettere KO tre zombie da solo. O quasi...
Mentre faccio questi pensieri, noto Alex leggere sotto un albero. Le faccio un cenno di saluto, lei ricambia e vado nel mio armadietto.
Non so ancora come aprirlo, e dopo ben dieci minuti di prove vengo spintonato verso sinistra.
Mi giro di scatto, e vedo Emily che lo apre e se ne va.
È così fredda...magari si è pentita di avermi baciato...
Appena sento il suono della campanella, scaccio da parte tutti questi pensieri negativi e mi concentro sulle ore di scuola che mi aspettano. D'altronde, avrò tutto il giorno per parlarci.
Dopo quattro ore, tra cui una di chimica (il prof mi odia. Ogni motivo è buono per mettermi in punizione), prendo il pullman per tornare a casa con Niall. Gli altri torneranno tra un'ora.
<< COSA VUOI DA MANGIARE? >>
Mi urla, appena entrato in casa.
<< QUELLO CHE TI PARE! >>
Lo raggiungo in cucina e mi siedo sul bancone. Lo vedo armeggiare con le pentole, cercando di fare una pasta, e così decido di chiederglielo. Voglio sapere qualcosa in più su Emily.
<< Senti, Niall... >>
<< Si? Cosa c'è, amico? >>
Proprio in quel momento percepisco una fitta fortissima al petto, e, scendendo dal balcone, mi accascio a terra.
<< Harry? HARRY? Stai bene? >>
Alzo lo sguardo sul suo preoccupato, e decido di nascondergli come realmente sto. D'altronde, nessuno vorrebbe o capirebbe le mie lamentele.
<< Sto...b-be-bene... >>
Dico, tra un gemito e l'altro.
<< Vuoi che ti porti in ospedale? Chiamo l'ambulanza? >>
<< Non cr-credo esistano o-ospeda-a-li per zom... >>
Mi blocco, preso da un'altra fitta. Decido di stendermi sul divano, così lo raggiungo, traballante.
Dopo cinque minuti, Niall parla:
<< Senti, io chiamo Liam. >>
<< No, non disturbarlo inutilmente. È a scuola. E ora mi sento già meglio. >>
Non mentivo. La fitta era passata, anche se ero un po' stordito.
Sento qualcosa di caldo che si appoggia contro il mio corpo, e sotto quel tepore mi addormento, lentamente.
STAI LEGGENDO
Se ti dicessi che sono uno zombie, mi crederesti?
Fanfiction"Porca puttana, come faccio adesso?! Niall, aiutami! Non so che fare! Non posso dargli nessun soccorso, non è umano, nè tantomeno un vampiro! È un cazzo di zombie! Solo lui sa cosa fare in queste situazioni!!" Urla Louis sopra di me. Ma io non ho...