Capitolo 18

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Era quasi sera, mi trovavo disteso sull'ormai nostro letto a pensare

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Era quasi sera, mi trovavo disteso sull'ormai nostro letto a pensare. Pensai a tutto quella sera, sulla nostra storia in fase di distruzione. Pensai a te. Ovviamente nell'eventualità di una nostra rottura, non ti avrei mai lasciato tornare alla tua vecchia casa, non avrei mai potuto permettere che ti toccassero di nuovo. A costo di farti restare con me sotto lo stesso tetto, a costo di soffrire sapendoti felice con qualcun altro, a costo di vederti ogni giorno facendo male a me stesso.

Avrei sempre messo la tua sicurezza e la tua felicità davanti ad ogni cosa. Perfino davanti alla mia serenità interiore.

Ad un tratto sentii un forte tonfo proveniente dal pianto inferiore, preoccupato mi lanciai verso la porta della stanza per poi correre verso le scale, dirigendomi verso la provenienza del suono.
Entrato in cucina trovai te, in ginocchio sul pavimento con una cascata di lacrime in volto ed un coltello girato verso la punta affilata, stretta tra le mani. Mani ricoperte di sangue, che gocciolava ovunque sporcando il pavimento.

Guardavi il vuoto mentre piangevi. La tua pelle era diafana, il volto segnato da profonde scanalature viola, sembravi irreale, una statua di marmo, non potevo credere ai miei occhi, come ti stavi riducendo? Perché più passava il tempo e più sembravi stare peggio? "J-Jungkook?" dissi avvicinandomi lentamente - così ti farai male, posalo ti prego" lentamente alzasti lo sguardo ed io mi sentii morire, i tuoi occhi trasmettevano così tanta sofferenza che mi si mozzò il fiato, vidi le tue mani stringere ancora più forte il coltello, il sangue aumentava ma a te sembrava non importare, sembravi vuoto. "jungkook, hey - mi ti misi davanti prendendo tra le mani il tuo viso pallido - guardami. Perché lo stai facendo?" continuai accarezzandoti le guance umide di lacrime "v-vuoi lasciarmi a-anche t-tu... Non mi a-ami più ed è tutta colpa m-mia - iniziasti a tremare, il tuo labbro inferiore vacillava ed il mio cuore perdeva sempre più battiti. - n-non sono in grado di tenermi delle p-persone affianco, faccio s-scappare sempre tutti. È così frustrante. "

" no no no, hey non dire così, sai perfettamente quanto io ti ami, prima ero arrabbiato, ora va tutto okay, mh? Dai dammi questo coltello ed andiamo a disinfettare le ferite" ti dissi sorridendo lievenente, cervando di prendere l'arma con scarso successo.

"NO! Tu menti! Dici così solo perché ti faccio pena, sono un cazzo di debole! Stai con me solo per pietà e non voglio! Ti sto distruggendo la vita, sarebbe molto più facile per tutti se io sparis - la mia mano volò da sola verso il tuo viso, non sopportavo sentirti dire tali bestemmie, al solo pensiero di immaginarti in una bara il mio stomaco si contorceva tutto portandomi via il respiro, non potevo permettere che una tale tragedia si avverasse. "smettila cazzo! Non ti azzardare a pronunciare mai più tali parole! E dammi quel fottutissimo coltello, porca puttana!-presi l'arma per poi lanciarla nel lavandino- Dici di farmi pena, ma non capisci che solo il pensiero di non averti più affianco fa morire anche me?! Sei solo un egoista, non capisci che questo tuo comportamento mi sta portando solo a stare male?! Se fosse stata solo pena non ti avrei mai donato tutto me stesso in questo modo. Quante altre volte devo dirti queste cose per fartelo entrare nel cervello, eh?! Tutto questo mi sta portando alla più completa isteria, non ce la faccio più! "gridai in lacrime, tirandomi i capelli tra le mani portandomi quasi a staccarli dalla cute tra un misto di rabbia, tristezza e frustrazione.

Continuavo a camminare freneticamente in cerchio. Ero così stanco...

La tua leggera e tremolante voce si fece spazio tra i miei sbuffi e pesanti imprecazioni. "s-scusami, la paura di vederti andar via è stata troppa, non mi sono controllato. Perdonami ti prego- ti alzasti dal pavimento barcollando leggermente- tutto il dolore fisico provato nel tempo, non potrà mai paragonarsi al dolore interno che provo ogni volta che ti vedo piangere. Quindi ti prego smettila di farlo a causa mia. " e dolcemente mi abbracciasti.

" ehy andiamo a disinfettare i tagli, okay?" ti dissi, tu annuisti semplicemente. Così, lentamente, ci dirigemmo al piano superiore, verso il bagno.

ti feci sedere sul bordo della vasca e lentamente tamponai il sangue con un asciugamano bagnato. Al termine fasciai tutto per poi guardarti negli occhi "ti amo, non fare più una cosa del genere, ti prego" dissi abbracciandoti, come risposta da parte tua ricevetti un semplice sospiro e un "andiamo a dormire ora, mh?" e mi baciasti la fronte in modo dolce "va bene andiamo"

Quella sera dormimmo abbracciati dopo tanto, cullati dal nostro amore tormentato.

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Ciao a tutti e buona pasqua💕

Scusate ma ho riletto di sfuggita, quindi se ci sono errori (orrori) comunicatelo tranquillamente, grazie.

Al prossimo capitolo ~~

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