1-Pilot

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< e questa è l'ultima!>
Nonostante la fatica che il Moro si sentiva sulle spalle dopo aver scaricato tutte le valige dalle macchine, sia le sue che quelle di tutti i suoi amici, non poteva fare a meno di essere eccitato per la nuova avventura che lo stava aspettando.

A differenza degli anni precedenti infatti, quest'anno Fabrizio non avrebbe trascorso l'estate a Roma: le vacanze quest'anno le avrebbe passate nella villa pugliese di Andrea, il nuovo cameriere che lo aiutava a servire al pub.
Andrea non lavorava certo per i soldi, di questi ne aveva a bizzeffe, ma lo faceva perché le serate trascorse al Pub della capitale, anche se dietro al bancone, erano sempre uno spasso.

Lo stesso pub aveva portato Fabrizio alla prima relazione con una ragazza, gli aveva fatto scoprire la passione per la chitarra che si portava dentro inconsciamente,  aveva iniziato a dargli ogni motivo buono per vivere.
Il locale in questione si trovava nei pressi del centro di Roma ed era sempre pieno di gente nuova.
Il proprietario era invece l'opposto dell'idea di vita che quel posto emanava: un signore sui 70 anni che ormai da 20 gestiva il locale.

Sebbene Fabrizio adorasse alla follia anche il vecchio capo burbero, sapere che avrebbe trascorso tre settimane in quei luoghi stupendi della Puglia in una villa sembrava un sogno.
Proprio lui che di ville ne aveva viste ben poche, crescendo nel quartiere di San Basilio.

<Grazie mille Fabrizio, la tua stanza è al piano di sopra, quella con la porta blu>
<Grazie a te Andrea- Fabrizio non riusciva a non scrutare ogni centimetro dell'abitazione- sta casa è na bomba, grazie per avermi ospitato>
<Il piacere è mio... non saprei cosa farmene di tutte queste stanze e a volte questo posto diventa un po' troppo silenzioso>
<Grazie André, veramente>

Dopo aver ringraziato per la ventesima volta, Fabrizio si era fiondato nella sua stanza.
Le pareti erano blu come la porta e tappezzate di poster di donne in intimo. "Dev'essere la stanza di Andrea ai tempi delle superiori"- aveva pensato. Il letto era un matrimoniale e la finestra che illuminava la stanza permetteva di vedere la piscina della villa.
<ANDRÈ MA STA PISCINA È FANTASTICA>
<lo so Fabri- aveva riso il proprietario al tono eccitato di quest'ultimo- e la sai la cosa migliore?>
<dimmi tutto> rispondeva subito Fabrizio, eccitato all'idea che ci fossero altre buone novità.
<stasera farò una mega festa proprio qui, con piscina, dj in console, alcool a fiumi e chi più ne ha più ne metta.. inauguriamo quest'estate!>
Fabrizio adorava festeggiare e appena saputo dell'imminente festa si era acceso come una lampadina.

Pochi minuti dopo aver sistemato le cose nella stanza era sceso di corsa a chiedere informazioni all'amico.
Aveva scoperto che  ci sarebbero state almeno 300 persone e che lì in paese era ormai diventato un evento annuale.
L'alcol presente dietro al bancone era già pronto per la sera, le luci stroboscopiche fissate al soffitto e le casse già risuonavano con canzoni reggaeton... si poteva respirare aria di festa e Fabrizio era visibilmente esaltato.

Faceva avanti e indietro nella propria stanza con l'obbiettivo di scegliere un outfit decente. 
Una t-shirt nera e dei jeans strappati sulle ginocchia (che non potevano non essere neri anch'essi), era quello che aveva deciso il Moro dopo venti minuti passati a guardare torvo l'armadio.

Intorno alle nove erano iniziati ad arrivare i primi invitati, la musica si era alzata e le luci illuminavano la casa di colori accesi. Gli occhi del romano vagavano per la casa in cerca di qualche bella ragazza con cui fare "conoscenza".

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Spero che non faccia troppo cagare, love ya ❤️😂
~G

Underwater| METAMORODove le storie prendono vita. Scoprilo ora