Presto arrivò l’alba di un nuovo giorno e, come da accordi presi in precedenza, Sid ed e la sua amica si incontrarono alla caffetteria di fronte al negozio di Andy, per parlare degli ultimi avvenimenti. Andy parcheggiò la sua auto e prese posto in uno dei tavoli del locale. Qualche istante dopo fece il suo ingresso anche Sid, la quale aveva già in lontananza un’espressione molto provata. Andy la accolse con un abbraccio e poi aprì subito il discorso: “Allora?! Com’è questa storia di tuo padre?”. Sid raccontò con aria affranta: “L’altra sera, dopo che... beh, sai quello che è successo tra noi due, sono andata via dalla tua abitazione e sono andata a casa. Neanche il tempo di togliere il giobotto che hanno suonato al campanello e mi sono trovata davanti un uomo in giacca e cravatta. Pensavo fosse un venditore di qualcosa e stavo per chiudere la porta quando, proprio in quell’istante, mi ha rivelato di essere mio padre.” Chiese incuriosita Andy: “Come mai non lo hai riconosciuto? “
Sid: “E’ passato troppo tempo e poi lui è sparito a pochi giorni dalla mia nascita. Ho visto pochissime foto di lui; in tutti questi anni non ho mai pensato a come fosse, se io gli somigliassi o no. Ma adesso che l’ho visto ho notato che abbiamo gli stessi occhi e che condividiamo gli stessi problemi, soprattutto con la droga.”
Andy: “Perchè credi che si sia fatto vivo solo ora?”
Sid: “Ci ha comunicato di avere un tumore...gli resta poco da vivere” disse con la voce rotta dal pianto. “Non voleva lasciare questa terra senza averci rivisti e io non me la sento di voltargli le spalle, sapendo che sarà l'ultima occasione della mia vita per conoscerlo.”
Andy afferrò la mano di Sid e la strinse forte per darle coraggio, poi riprese il discorso: “Ma certo tesoro! Almeno tuo padre si è fatto vivo. Solo che adesso credo tu debba avvisare tuo fratello Gregg”.
Sid: “Si, lui tornerà stasera dal viaggio di nozze, per cui glielo dirò.”
Sid scosse il capo per scrollarsi via tutta quella tensione. “Ma adesso basta parlare di me” fece per cambiare discorso “Tu come stai? Sophie si è fatta sentire?” Andy rispose mal volentieri a quella domanda: “Si, mi ha mandato molti messaggi e fatto molte chiamate, ma non le ho risposto. Non mi va, sinceramente. Credo che non eravamo destinate a stare insieme. Credo che, più che per amore, lei si sia attaccata a me perché le ho salvato la vita. Ma non ho bisogno della sua gratitudine. Adesso voglio stare un po’ da sola.”
Chiacchierando e bevendo il caffè, si fece l’ora di andare a lavoro per Andy. Così salutò la sua amica e andò via. Andy però non riusciva a togliersi dalla testa l'idea che Sid aveva bisogno di un suo aiuto, in qualche modo. Per suo padre non poteva fare nulla ma per il resto poteva fare un tentativo. Così prese il suo I-phone e chiamò Liam. Era giunto il momento di sistemare le cose.
Dopo vari squilli, Liam rispose: “P-pronto? Sei Andy?”.
Andy: “Si, sono io. Non ti aspettavi una mia chiamata, vero?”
Liam: “No, in effetti...” rispose in imbarazzo.
Andy: “Senti Liam, so tutto riguardo al casino che hai combinato e posso dirti che sei una grandissima testa di cazzo! Però Sid sta molto male adesso, non solo per te, ma anche per suo padre che si è fatto vivo in città ed è molto malato. L’ho vista poco fa era distrutta.” concluse con tono severo. Poi riprese: “Se la ami come hai sempre detto, dovresti tornare qui a riprendertela! Sono l’ultima persona dalla quale ti saresti aspettata questo, ma ci tengo molto a lei e so che è giusto così! Per cui fai le valigie e vieni subito qui, ok?”
Liam, dopo aver subito le dure accuse da parte di Andy ed aver ascoltato il suo consiglio quasi come un ordine, rispose: “Ok ,lo farò. Grazie Andy”. Chiuse la chiamata.
Molto più tardi, sempre quel giorno, Sid, Mary e il piccolo Scott stavano per pranzare quando improvvisamente suonò il campanello. Erano Gregg e Katy finalmente rientrati dalla loro lunga luna di miele. Sid sbottò entusiasta nel vederli: “Questa si che è una sorpresa! Ma non dovevate tornare stasera?” Gregg rispose trafelato: “Si, sorellina, ma abbiamo preso un altro volo per arrivare prima.” Mary intanto aggiunse due posti in tavola anche per i due sposini. Subito dopo aver pranzato, Sid propose al fratello di fare un giro del quartiere per scambiare due chiacchiere. Gregg accettò volentieri.
Sid: “Allora com’è andata? Come ci si sente ad essere sposati?”
Gregg: “Mi sento sempre lo stesso, ma molto più felice di prima. Katy è davvero una donna stupenda, non le farò mai mancare nulla. Qui che si dice? Mi sono perso qualcosa?”
A quella domanda, Sid rimase un po’ interdetta, ma sapeva che doveva dire la verità e, come aveva detto alla sua amica Andy, adesso doveva confessare tutto a Gregg.
Sid: “In realtà, ci sarebbe qualcosa...” disse in evidente difficoltà.
Gregg la guardò preoccupato ed incuriosito, poi Sid riprese: “Ascolta Gregg, forse quello che sto per dirti non ti piacerà, ma due giorni fa, mentre ero appena tornata a casa, hanno bussato alla porta e, aprendo, ho visto un uomo...che mi ha detto di essere nostro padre...Poi nostra madre lo ha fatto entrare e ci ha raccontato delle cose.”
Gregg: “Nostro padre?! Ma che stai dicendo? Chissà in quale paese sperduto del Sud America sarà a quest’ora a spassarsela!” sbottò incredulo alle parole della sorella.
Sid: “Posso assicurarti che è così! Era lui, Gregg! E' tornato per vederci un'ultima volta...”
Gregg: “Che vuoi dire?”
Sid: “Nostro padre sta per morire...Ha un tumore ai polmoni e gli resta davvero poco. Lo so che non è stato un padre per noi, Gregg, ma sta cercando di mettere le cose a posto prima di lasciare questo mondo. Anche io ho fatto i miei sbagli, a quanto pare proprio come lui, dati i suoi problemi con la droga. Chi sono io per non dargli una possibilità?!”
Gregg si girò di scatto verso Sid, innervosito dalla conversazione: “Mio padre per me è morto il giorno in cui ci ha abbandonati! Non potrò mai perdonargli quello che ha fatto passare a noi e a nostra madre mentre lui si divertiva a fare la rock-star tra droga e groupies! Tu e tua madre fate quello che volete, io non ho intenzione di dargli questa soddisfazione.”
Sid: “Va bene...se dovessi cambiare idea, sappi che alloggia al Grand Hotel.”Sid girò le spalle e andò via, lasciando il fratello nel rancore dei ricordi. Lei aveva la coscienza libera, dopo aver raccontato la verità a Gregg, ora però aveva bisogno di parlare con suo padre. Così raggiunse il suo albergo.
Sid bussò alla porta della camera dell'uomo, aspettando che questo aprisse.
Bill: “Ciao, figlia mia” disse felice di vederla, aprendo la porta.
Sid: “Ciao, papà. Sono venuta per parlarti di Gregg.” confessò con espressione angosciata.
Bill: “Non vuole vedermi, vero?”
Sid: “No...mi dispiace, non riesce a perdonarti.”
Bill: “Sapevo che sarebbe andata così. Ha la testa calda come l’avevo io alla sua età” disse voltandosi verso il bollitore elettrico e preparando due tazze di tè caldo. Poi prese il modellino giocattolo di una macchinina e la porse a Sid, “Voglio che tu la dia a Scott” disse. Sid prese la macchinina e annuì.
Quella sera Gregg decise di fermarsi a cena a casa della madre, nonostante avesse discusso anche con lei per via del ritorno del padre. Per fortuna Katy era riuscita a sedare gli animi e a ripristinare un po' di armonia. Scott si mise a giocare sul tappeto con la sua macchinina rossa, regalatagli dal nonno. Gregg non ci fece caso subito, ma guardandola più attentamente, la riconobbe. Era il modellino di una Ferrari che Bill aveva comprato per lui ad una fiera in città, quando era bambino. Di colpo distolse lo sguardo, come se non volesse accettare quei ricordi. “Katy, andiamo via. Sono stanco.” disse di colpo alla moglie che, comprendendo lo stato d'animo del marito, lo assecondò.
Nel frattempo, a Los Angeles, Liam era da solo nel suo loft, continuando a fissare lo schermo del suo computer, aperto sul sito di acquisto dei biglietti aerei per Boston. Continuava a ripensare alle parole di Andy. La ragazza aveva ragione, lui aveva sbagliato e doveva andare a riprendersi Sid perchè non poteva rinunciare ad una vita con lei e Scott . Così prese coraggio ed acquistò quel tanto atteso biglietto.
(Fine capitolo)cari lettori io e simdistribution vi avvisiamo che la storia tra non molto giungerà al suo termine. Spero abbiate gradito fin qui.
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REACTIONS-REAZIONI (SEQUEL DI ATTRACTIONS)
Teen FictionSono trascorsi 6 mesi dal terribile omicidio di Ryan Nicholson. Per Andy, Sophie e i loro amici tutto sembra essere tornato alla normalità. Con l'arrivo delle nozze di Katy e Gregg una figura del passato tornerà a Boston e non sarà l'unica. Questo...