Capitolo 8

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<<Sono solo le 6 del mattino, come mai sei qua fuori al freddo?>> Mi chiede Cait sedendosi accanto a me sulla sedia a dondolo in veranda. <<Potrei farti la stessa domanda>> Alza le spalle. <<Potresti, ma te l'ho chiesto prima io>> Accenno un sorriso e mi sistemo meglio. <<Non riuscivo più a prendere sonno, quindi ho pensato che una boccata d'aria potesse farmi bene, in più mi sento ispirata per scrivere>> <<Una nuova canzone?>> Annuisco, è ancora soltanto un abbozzo, ma almeno è un inizio. <<Tu perchè sei sveglia?>>

Alza le spalle. <<Mi sono svegliata per andare a bere e ti ho vista qua fuori da sola>> Appoggia la testa sulla mia spalla. <<Ti va di tornare dentro? Si gela>> Annuisco ed entrambe ci alziamo per poi sdraiarci sul lettone della mia camera e riaddormentarci quasi immediatamente.

<<Cait>> Dico scuotendo la mia amica. <<Cait, alzati!>> La spingo un po' troppo e cade dal letto. Si alza di colpa facendomi il terzo dito, il buon giorno si vede dal mattino. <<Cosa vuoi psicopatica?>> <<è tardissimo!>> Dico guardando l'ora. Alza le spalle e si dirige in cucina seguita da me. In casa c'è un silenzio inquietante, non si muove nulla e tutti sembrano spariti. Noto un biglietto sulla tavola della cucina, la calligrafia è di Shawn. "Siamo andati a fare un giro e a comprare la colazione, a dopo"

<<Ragazze!>> Prendo una ciabatta e la lancio contro il proprietario della voce, per poi mettermi una mano sul cuore cercando di riprendermi dallo spavento. <<Ma sei scemo o cosa? Ti sembra di urlare in quel modo?>> Cameron mi guarda stupito con la mia ciabatta in mano. <<Fossi in te lavorerei di più sulla mira, ma non so quanto ti potranno mai essere utili le ciabatte>> Alzo gli occhi al cielo e guardo Cait che sembra essersi riaddormentata sul tavolo. La scuoto dolcemente. <<Ci sono ci sono, cosa mi sono persa?>>

<<Abbiamo amici maniaci>> <<Quindi ora mi consideri un tuo amico? facciamo passi avanti>> Sbuffo e alzo gli occhi al cielo contemporaneamente per poi versarmi una tazza di caffè. <<Da quando bevi caffè?>> <<Da quando ti importa?>> Sbuffa, ad essere onesti è anche abbastanza divertente dargli fastidio. <<Perchè non sei fuori con gli altri?>> Alza le spalle e si siede sulla sedia accanto a Cait. <<Non avevo voglia di uscire, poi questa notte non ho dormito molto>>

I ricordi della notte precedentemente mi invadono tutti in un colpo solo e senza volerlo divento rossa. Un altro incubo e chi doveva sentirmi? Ovviamente Cameron. Tra tutte le persone lui. Sempre e solo lui. Non chiedo altro, non voglio tornare sull'argomento e spero che anche lui non lo faccia. 

I miei pensieri vengono interrotti da delle urle e dopo qualche secondo vedo i ragazzi entrare in cucina con dei sacchetti in mano. <<Siete la mia salvezza!>> Urlo guardando i sacchetti pieni di cibo. Shawn scoppia a ridere per poi passarmene uno. Gli faccio l'occhiolino e mi siedo a mangiare. <<Condividi, dai>> Guardo Cameron per poi scuotere la testa. <<Sei cattiva>> Alzo le spalle. <<Non condividio il mio cibo, mi dispiace>> Alza gli occhi al cielo per poi farmi il terzo dito. Ricambio subito per poi concentrarmi nuovamente sul cornetto davanti a me.

<<Vorrei trovare una ragazza che mi guardi come tu guardi in questo momento la brioche>> Guardo Nash per poi scoppiare a ridere, ne stanno facendo un dramma. <<La troverai sicuramente, ti sei mai visto?>> Mi manda un bacio volante e poi fa un occhiolino a Cameron, che lo guarda in cagnesco.

Una volta finito di mangiare mi dirigo in camera mia per cambiarmi, oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno qua in montagna. Alla fine mi sono divertita e non è stato terribile come pensavo. Sento qualcuno entrare in camera e mi giro curiosa, per poi incontrare di nuovo i suoi occhi. Chiude la porta dietro di lui e incrocio le braccia, mantenendo le giuste distanze.

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