Erano le 3:25 quando Taehyung decise di prendere in mano il telefono e di ascoltare i tre messaggi lasciati in segreteria da parte di Jungkook. Era passata una settimana da quando aveva lasciato Seoul e non vi era stato attimo in cui il cellulare avesse smesso di squillare o di vibrare.
Il clima in casa era teso, e ad essere del tutto onesto gli mancava la solitudine della sua stanza e la finestra che dava direttamente sulla piccola stradina da cui asservava la luna ogni sera.
Si sentiva inquieto ogni volta in cui si trovava nella stessa stanza insieme ai suoi genitori, perciò passava quasi tutto il giorno chiuso nella sua vecchia cameretta dalle mura blu. Non gli era mancato nulla di quella casa e di Daegu in generale, ma pur di non vedere più Jungkook e Jimin avrebbe fatto qualsiasi cosa.Si trovava sotto le coperte in quel momento mentre come mano tremante raccoglieva il suo vecchio cellulare dal comodino in legno.
Aveva cercato di ingnorare le chimate, ma Jungkook era così insistente e Taehyung troppo debole per resistere.Sbloccò il display e risucchiando un respiro cliccò sul primo messaggio.
Da: Kookie
Senti... possiamo parlarne? C'era proprio bisogno di andarsene così all'improvviso?
Taehyung scosse il capo alla stupidità del minore. Il suo lato egoista emergeva ad ampie righe in quel messaggio causando un certo fastidio al rosso.
Cliccò suo secondo.
Da: Kookie
So cosa stai facendo, stai cercando di farmi sentire in colpa per qualcosa di cui ho la colpa solo a metà. Ma non ci riuscirai, non adesso
Era serio? Jungkook stava per caso mettendo in mezzo Jimin? Sarebbe mai cresciuto? Sbuffò combattuto sul ascoltare l'ultimo messaggio oppuro no.
Irritato cliccò sull'ultimo messaggio e alzò il volume.
Ciò che sentì in un primo momento furono una serie di singulti simili a singhiozzi, poi qualcosa frantumarsi al suolo.
Ti prego... Io davvero non so cosa fare
Ciò che ne seguì furono solo singhiozzi e mugolii strozzati che fecero chiudere gli occhi a Taehyung. Li sentiva pizzicare , ma mai avrebbe mai ammesso a se stesso di essere dentro a questa storia fino al collo.
Buttò il cellulare sul materasso e si nascose sotto le coperte.
*****
"Dobbiamo fare qualcosa Nam" mormorò Jin per non farsi sentire da Jungkook. Era da ormai una settimana che dormiva fino a sera e una volta alzato si vestiva ed usciva alla ricerca di qualche bar in cui prendere una sbronza.
Jungkook era sempre chiuso in camera sua e quella volta che ne usciva la passava stevaccato sul divano con un cuscino sul ventre e con una busta di patatine. Praticamente non viveva.
"Cosa vorresti fare? Jin in questo caso non si può fare altro che aspettate in una riappacificazione spontanea e non forzata" asserì Namjoon mentre con la coda dell'occhio osservò Jungkook alzarsi dal divano.
"Sai anche tu che non succederà mai, Taehyung è ferito e Jungkook è testardo, per non parlare poi di Jimin che si è dato allo sciopero della fame" ribattè. L'ultima cosa lo proccupava davvero. Jimin non aveva toccato cibo dal giorno in cui Yoongi e Jin non avevano trovato il minore in ospedale. Jimin era un ragazzo fragile, tutti lo sapevano e tutta questa storia lo aveva colpito davvero.
"Cosa vuoi fare?"Namjoon lasciò uscire un sospiro di sospiro di sconforto.
Proprio quando stava per aprire bocca fu interrotto dalla suoneria del cellulare.
Jin spalancò gli occhi alla vista del nome sel contatto.
"Joonie" sussurò. Namjoon un po stranito gli si avvicinò spalancando anche lui gli occhi.
Prima di cliccare la cornetta verde Jin corse a chiudere la porta della cucina.
"Tae?"
Dall'altro capo del telefono si udì solo il vuoto per qualche secondo.
'Hyung..." Taehyung lasciò uscire fuori un singhiozzo strozzato. "Voglio tornare a casa" mormorò con un filo di voce.
Jin guardò Namjoon che impaziente lo osservava in cerca di novità.
"Allora perché non lo fai?"domandò schierandosi la voce.
"Non ci riesco"disse buttando fuori un sospiro.
"Tae devi tornare, qui succede il finimondo. Jungkook è fuori di testa, Jimin non mangia quasi più, Yoongi è più intrattabile del solito e mentre Hoseok passa più tempo a scuola che a casa" disse con voce abbattuta.
Taehyung mancava da una settimana e gli equilibri erano cambiati, in peggio però."Jungkook...come-e sta?"lo disse così piano da far crede a Jin di averlo immaginato.
Jin sospirò mentre con fare distratto di grattava la nuca.
"Male, come vuoi che stia? Tae lo so che sei ferito, ma ti prego fai la cosa giusta"disse
"Va bene Hyung, buona notte"
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FRIENDS |Vkook - #KPFA2019
FanfictionMia madre mi diceva che quando avrei trovato la persona giusta lo avrei sentito, avrei sentito i famosi sintomi di cui tutti parlano e di cui tutti raccontano nei libri. Vivevo con il desiderio di poter donare tutto me stesso a quella persona che mi...