Ciò che riusciva a sentire era soltanto il treno che veloce sfrecciava sulle rotaire che lo avrebbero portato a Seoul. Sarebbe tornato a casa, ma non sarebbe tornato a vivere in quella casa che gli aveva recato soltanto dispiaceri. Con l'aiuto della madre era riuscito a convincere il padre a lasciargli le chiavi dell'appartamento non utilizzato appartenente un tepo alle nonna. Era un' appartamento non molto lontano dalla zona periferica costellata di casette colorate in cui abitava prima.
Non avrebbe rimesso piede in quella stanza. Taehyung non voleva ritornare a guardare la luna mentre Jungkook se la spassava con Jimin nella stanza accanto.
Si, Jungkook lo aveva cercato ad ogni ora del giorno e della notte senza ricevere risposta, ma il fattore che il minore ancora fosse in contatto con Jimin lo rendeva nervoso.Taehyung non odiava Jimin, l'unica cosa che lo faceva diventare nervoso era il fatto che i due ragazzi durante questa sua brava assenza potessero essere diventati ancora più intimi.
Lasciò uscire l'aria dai polmoni quanto vide per sua sfortuna la grande stazione ferroviaria di Seoul. Sarebbe stato meglio non vederla, come sarebbe stato meglio non vedere Yoongi avvolto da un cappotto nero che infreddolito lo aspettava sulla banchina accanto ad alcune persone.
Yoongi era l'unico che sapeva del suo arrivo, nessun altro nella casa sospettava del suo ritorno. Il maggiore aveva fatto di tutto pur di far trovare a Taehyung casa libera in modo da poter prendere le sue cose con calma.
Con nervosismo si aggiustò il berretto di lana rosso sul capo comprendo del tutto i capelli tinti di un nero intenso. Aveva deciso di dare un taglio a tutti e di concentrarsi su un nuovo inizio. Sapeva sarebbe stata una cosa difficile, ma togliendo il rosso che tanto piaceva a Jungkook si sentiva in qualche modo più leggero.
"Destinazione raggiunta, si prega di scendere dal treno"
La voce metallica di una donna risuonò fra le pareti del mezzo facendo così scattare tutti i passeggeri. Taehyung fu l'ultimo a scendere, troppo ansioso per rivedere il suo hyung.
Yoongi del canto suo non smetteva di torturarsi il labbro inferiore.
A Yoongi era davvero mancato il più piccolo.Fu per questo motivo che quando lo vide scendere dalle scalette del treno stretto in un piumino blu con le guance rosse per il fereddo non fece altro se non saltargli al collo per stringerlo in forte abbraccio. Taehyung ricambiò immediatamente lasciando cadere a terra il suo zainetto nero per poter avvolgere forte la vita del suo hyung.
Yoongi aveva avuto modo di ragionare su tutta la questione e come uno schiaffo in pieno viso tutti i segnali di malessere che Taehyung manifestava lo colpirono con prepotenza. Avevano ignorato alcuni sintomi che avrebbero potuto eviatare l'incidente e tutta questa situazione scomoda divisa - fino a qualche giorno fa - tra Seoul e Daegu.
Piccolo spasmi scossero le spalle di Taehyung mentre Yoongi con delicatezza lasciava qualche colpetto quella schiena. Vederlo in quelle condizioni lo rendeva triste.
"Taehyungie..." mormorò con voce calda facendolo subito sentire a casa.
"Hyung...andiamo a casa" disse il più piccolo facendosi asciugare alcune lacrime delle guance arrossate.
HELLO GIRLS!!!
Non il miglior capitolo, ma si tratta solo di un capitolo di passaggio necessario in quando volevo mettere in risalto l'amicizia fare Yoongi e Taehyung cosa che libro a parte amo.
GRANZIE PER ESSERE CRESCIUTE💓💓
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FRIENDS |Vkook - #KPFA2019
FanficMia madre mi diceva che quando avrei trovato la persona giusta lo avrei sentito, avrei sentito i famosi sintomi di cui tutti parlano e di cui tutti raccontano nei libri. Vivevo con il desiderio di poter donare tutto me stesso a quella persona che mi...