"TYXAY: LE SORTI"

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30.05.2019

"TYXAY: LE SORTI" di @graeculus_secundus è una storia che ho iniziato a leggere perché mi è stato richiesto dall'autore.

-> la recensione si occupa delle prime 5 parti di narrazione effettiva, pertanto si avvisa i lettori di possibili spoiler.

Riassunto:

Antonio, dopo cinque anni di disperazione, riceve un segno dagli dei e si mette in marcia per ritrovare la sua amata Dafne e i suoi amici. Solo non sa, che le sue orme sono seguite da un essere nascosto nell'ombra.

Recensione:

Il testo è da ritenere quasi illeggibile: i verbi sono coniugati sia alla persona che al tempo sbagliato oltre che essere incongruenti tra loro e con il testo; ci sono errori di battitura sparsi ovunque; il lessico scelto è assolutamente fuori contesto e usato in modo improprio; molti dei verbi e dei vocaboli scelti sono, in modo evidente, tirati fuori solo per dare una parvenza aulica, quando in realtà non c'entrano assolutamente niente con l'intero contesto; le descrizioni sono quasi inesistenti, e quando presenti fatte male; i dialoghi sono assurdi e banali; c'è incoerenza tra il tempo, i luoghi e i dialoghi; sono inseriti modi di dire o espressioni inesistenti nella lingua italiana, e per giunta ripetuti allo sfinimento, quando invece si potrebbe usare un dizionario dei sinonimi per cercare termini appropiati e non ridondanti. "recinto di denti" "dalle dita rosate" e "parla parole fugaci" sono usate incessamente in ogni frase. Le prime due sono semplicemente espressioni scorrette, la seconda è usata a profusione senza alcun senso logico. È evidente che ci deve essere uno studio più approfondito della lingua. La comprensione del testo, a causa di tutto ciò che è stato appena elencato, è quasi inesistente. Inoltre, la maggior parte dei fatti storici e mitici elencati sono incorretti: Atlante non sorregge il cielo, ma la terra. Odisseo di certo non è uscito da alcun finestrino passando per Scilla e Cariddi. Come se non bastasse, pure gli elementi di finzione sono assurdi: Atenka non è un nome esistente, se si vuole creare un nome è bene che si scelga anche con attenzione da dove dargli origine. Atenka non è e non può essere un nome coreano. Antonio non può, in alcun modo, uscire dal finestrino di un aereo. Non è un autobus. Nemmeno i bambini escono dagli oblò degli aerei. E poco prima di ciò, un aereo con centinaia di persone è crollato e sono tutti morti, ma la questione è liquidata in due righe perché l'importante è che Antonio esca (sempre infattibile) dal finestrino dell'aereo e venga salvato da una ninfa. I personaggi sono caratterizzati estremamente male e a volte addirittura in maniera inconcepibile. La divisione in libri non ha senso, dato che ognuno di questi inizia e finisce senza eventi significativi e dura poche migliaia di parole. La trama è l'unica cosa che si salva, essendo molto originale. La copertina anche è fatta bene.

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