! revisionato !
"Finalmente."Sospiro alzando gli occhi al cielo.
Sono arrivata davanti al Griddy's Doughnuts. Questo posto non è cambiato di una virgola. Sembra caldo ed accogliente proprio come quando ci venivo da piccola.
Entro e mi siedo al bancone, per poi suonare il campanello argentato che si trova proprio davanti a me.
"Cosa ti porto?"
Una cameriera, una signora sulla sessantina direi, esce dalla cucina con un sorriso smagliante sul volto.
"Un caffè ed una ciambella al cioccolato, grazie." rispondo, cercando di ricambiare il sorriso.
Probabilmente, quella che cerco di far sembrare un'espressione amichevole è solo una strana smorfia causata dall'ansia, ma hey, almeno ci ho provato.
"Certo" dice lei voltandosi e preparando ciò che le avevo chiesto. Dopo pochi minuti torna da me porgendomi il mio ordine.
Mangio velocemente e pago per poi uscire dalla tavola calda, salutando con un semplice 'Arrivederci'.
Mentre cammino penso a ciò che sto per fare. 'Sarà una buona idea?' e 'Mi accetteranno?' sono le domande che non mi danno un attimo di tregua da quando ho lasciato casa mia.
Flashback
Entro in casa dopo essere andata a comprare i farmaci per mia nonna. Poso le chiavi all'ingresso e mi dirigo spedita in cucina.
"Nonna! Sono a casa." dico prima di vedere la raccapricciante scena che mi si presenta davanti.
Lei è lì, sul parquet, immersa in un'orrida pozza di sangue. La vedo che apre gli occhi e mi avvicino velocemente.
"Chi ti ha fatto questo, nonna?"
Si gira con una lentezza estenuante e mi guarda con quegli occhi sempre così luminosi e pieni di gioia, ormai vuoti e spenti.
"Non c'è tempo per questo ora." cerca di dire con voce roca, prima di tossire, facendo aumentare la portata di sangue che fuoriesce dal foro sul suo addome.
"Portami un pezzo di carta ed una penna."
Cerco gli oggetti che mi sono stati chiesti e glieli porgo mentre delle calde lacrime continuano sfuggire al mio controllo. La nonna scrive un indirizzo sul foglietto e me lo posa sulla mano, stringendola tra le sue.
"Tieni, devi recarti il prima possibile all'indirizzo che ti ho scritto. Quando sarai arrivata dovrai chiedere di Pogo e fare il mio nome, lui ti dirà tutto ciò che vuoi sapere e ti ospiterà. Ti voglio bene Kate, e te ne vorrò per sempre. Mi dispiace" sussurra per poi chiudere lentamente gli occhi.
"No, no, no, no cazzo! Nonna non puoi farmi questo, ti prego..." dico quasi urlando, mentre continuo ad abbracciarla.
Dopo non so quanto tempo mi faccio forza e mi alzo.
Corro verso la mia stanza, mi cambio i vestiti, lasciando gli indumenti sporchi sul letto, e ne metto altri in un vecchio zaino. Prendo tutti i soldi che abbiamo in casa e scendo al piano di sotto.
Guardo un'ultima volta il corpo di mia nonna steso a terra. L'unica persona che si è presa cura di me fino ad ora, l'unica persona che ha sempre creduto in me, è stata uccisa.
Mi costringo a distogliere lo sguardo, e dopo aver asciugato l'ultima lacrima sulla mia guancia mi dirigo all'ingresso.
Varco la soglia dell'abitazione, mentre dico addio alla mia vecchia vita.
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Hey belli! Come potete vedere ho 'aggiustato' un po' il primo capitolo. Ho semplicemente riscritto qualche parte e corretto un paio di errori qua e là, ma spero si noti comunque la differenza. Detto ciò, presto penserò anche agli altri capitoli.
Un abbraccio,
-Vi
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•The Apocalypse• |Five Hargreeves|
FanfictionKatelyn Blake, una semplice ragazza, all'apparenza, piomberà nella vita dell'Umbrella Academy e qualcuno in particolare si interesserà a lei... ⚠ La storia non seguirà lo stesso corso di eventi della serie. In questa storia Cinque non ha 13 anni, ma...