CAPITOLO 1

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Sono le 7:00 del mattino, mi sveglio facendo un grande sbadiglio, oggi è il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale.
«Uff... non ciò proprio voglia di andare a scuola..».
Sussurro. Ma per sfortuna mia madre mi sente e si avventa subito in camera.
«Forza alzati, ti sono già bastate le vacanze di Natale.»
Dice a tono alto e calmo.
Sbuffo e mi alzo, vado a lavarmi i denti e la faccia, e mi sistemo i capelli tenendoli in una coda di cavallo.
Vado vicino l'armadio in camera mia e vedo cosa mettermi.
«Con tutti questi vestiti non so proprio cosa mettermi. Uff»
Sbuffo e prendo la prima cosa che trovo.
Un paio di jeans attillati e una maglietta a mezze maniche rosa con le righe bianche.
Mi sistemo lo zaino e vado a fare colazione.
«Ho 15 mim di tempo, prima che arriva la corriera.»
Sospiro e mangio soltanto metà brioche.
Mi vado a lavare di nuovo i denti e prendo lo zaino con tutto l'occorrente che mi serve per sopravvivere ad una noiosa lezione di scuola, ed esco fuori casa.
Cammino per strada per raggiungere la fermata della corriera tenendo le cuffie nelle orecchie con il volume della musica al massimo.
Arrivo alla fermata.
«Mancano 5 minui»
Mi sussurro da sola.
Fuori alla fermata c'erano molti ragazzi e ragazze che parlavano senza sosta e urlavano.
"Ma che problemi hanno?, Che hanno da dire di così importante?, come fanno ad essere felici di rientrare a scuola?..mah."
Mi ripeto nella testa.
Questi 5 minuti sembrano durare un'eternità.
Dopo un po' arriva la corriera con 3 minuti di ritardo.
I ragazzi e le ragazze iniziano a spingere per entrare primi nella corriera per prendere il posto migliore.
Io finché ho le mie cuffie e la mia musica qualsiasi posto mi va bene.
Ma questa volta è diverso... la corriera e super piena che mi tocca stare in piedi.
"Che bello mi fissano tutti"
Penso e sospiro riattivando la musica.
Mezz'ora dopo, la corriera arriva a destinazione e ovviamente, tutti scendono come animali spingendo.
"Insopportabili."
Scendo per ultima e ringrazio l'autista, mi avvicino ai cancelli della scuola che era ancora chiusa e la guardo con ansia.
"Spero che questo inizio anno la mia media si alzi si più."
Sospiro, e i cancelli si aprono.
Entro nella scuola e vado vicino al mio armadietto a posare alcune cose, ed antro in classe.
In classe siamo 5 femmine, compresa io, e 7 maschi.
La mia classe è la più piccola di tutta la scuola.
Tutti i ragazzi della mia classe sono pervertiti, ma allo stesso momento dei cessi in persona, e delle ragazze... beh.. si possono definire con una parola .... °PUTTANE°.
Poi si chiedono perché non ho amici...
Ho notato che in queste tre settimane di vacanze sono molto cambiati di aspetto fisico e di altezza i miei compagni di calsse, ma le loro teste di cazzo, sono rimaste.
Dopo dieci minuti, entra il professore e inizia la lezione.
"A quanto pare è un nuovo professore."
Noto e mi ripeto nella testa.
«Buongiorno ragazzi e ragazze, io sono il vostro muovo professore Mr. Arthur, vi alleno in educazione fisica e mi potete chiamare coach, Avete domande?»
"Ovviamente il coglione della classe alza la mano"
«Io avrei una domanda.»
«Lei è?»
«James. Coach»
«ok james, qual è la domanda?»
«che fine ha fatto l'altro professore più giovane di lei?»
Il professore a quella domanda corruga la fronte e lo guarda male senza rispondere.
«faremo lezione 5 volte alla settimana per due ore di seguito, voi dovete fare quello che vi dico, o mi ascoltate o finisce male.»
"No ok, quest'anno morirò, non sopravviverò mai, questo professore sembra molto più duro.."
Mi dico tra me e me nella mente.
Finita la lezione, esco dalla classe e vado vicino al mio armadietto, lo apro e prendo il mio cellulare.
«0 notifiche»
Sospiro e lo riposo tornando in classe.
Passata la giornata, prendo le mie cose, ed esco andando fuori alla fermata, mi metto le cuffie e inizo ad ascoltare musica.
Finalmente arriva la corriera e sono la prima a salire, predno posto e inizio a rilassarmi.
"È stata una giornata abbastanza pesante non vedo l'ora di andare a dormire"
Sospiro e guardo fuori dal finestrino.

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