INIZIO.

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E camminano ancora
Sul sentiero deserto
Cercando aiuto
Cercando se stessi.

Nessuno sa
Quale sia la verità.
Nessuno sa
Che fine faranno.

Ogni giorno,
La stessa cosa.

La luce del sole
Edifici fantasmi crea
nella città delle anime dimenticate.

Le ombre ballano nella oscurità
assaporando il freddo vento.
La pioggia delicata sfiora senza paura la dolce pelle dipinta di bianco.

Labbra secche,
Ormai rosse e crepate
Si rassicurano a vicenda accarezzandosi di nascosto.

Occhi spenti,
Dormono senza limiti nel vuoto.
Sanno che hanno le catene ai piedi
e un milioni di voci nella testa.

Seguendo la linea dei binari,
Lasciano scie di pane alle loro spalle.

Ogni giorno,
Lo stesso desiderio.

Lei prega la chiara notte
Affinché riesca a ritrovare sé stessa.

Vogliono danzare con i propri sogni.
Costruirsi un castello tutto loro.
Guardare la luna che cambia faccia,
In silenzio ammirando la sua bellezza;
Così dannata e irraggiungibile.

Ogni giorno,
La stessa cosa.

Il vestito che indossa non è il suo.
Il ruolo che gioca non è quello giusto.
Troppo innocente per capire
O troppo astuta per urlarlo.

Un giorno scopriranno la strategia
Di questo gioco malsano.

Le dita intrecciate giocano a rincorrersi.

I piedi doloranti
Toccano il suolo senza pudore.
Le pupille offuscate non vedono più.
L'udito si rifiuta di sentire.

Il trucco ribelle scorre sulle sue guance tingendole di nero,
l'incubo non è ancora finito.

Il giorno preme il grilletto dell'infelicitá sul suo cuore.
Si nutre della sua vera natura,
L'assapora senza ritegno.
Ardamente spegne il fuoco che c'è in lei.

La città fantasma li stordisce.
La benda trasparente diventa nera, confondendoli con gli altri.
Il vuoto li inghiottisce,
La notte li fa diventare ciechi.


Sognavano bambini felici,
Un reame migliore
Senza fumo e sogni infranti.
Sognavano una vita che non era la loro.

Si rifugiavano sotto coperte di pura follia,
Si nascondevano dietro tende di menzogna.
Il loro mondo stava cadendo a pezzi,
Non lo vedevano.
Non volevano.

Si nutrivano
E vivevano ancora.

Vivevano in una città di fumo
Con tanti supereroi falliti.
Respiravano, ma non vivevano.

(Non è una canzone.)

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