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Improvvisamente, Matt si ricordò della madre e le mandò un messaggio in cui le diceva che stava uscendo con Miles e che probabilmente avrebbero fatto tardi. Tutti e due presero la giacca e uscirono.

- Allora, dove andiamo di bello? - gli chiese lei una volta dentro la macchina , ma lui si limitò a sorriderle per poi partire a tutto gas.

Ormai erano in viaggio da un'ora circa e le luci della città erano alle loro spalle, lasciando così il nulla davanti ai due.

L'agitazione si era impossessata di Miles e di questo Matt se ne accorse.

- Ehi, calmati, cucciola. - le disse continuando ad avere lo sguardo sulla strada. - Siamo quasi arrivati.- le posò la mano sul ginocchio per poi scuoterlo come per rassicurarla.

- Matthew Lee Espinosa, giuro che quando saremo fuori di qui, ti ammazzero' con le mie stesse mani!- lo minacciò stringendo la presa sul sedile.

La sua era paura. 

Si ma, non perchè non sapesse dove stessero andando, bensì, perché il suo migliore amico guidava come se la strada fosse solo sua e a Miles non erano mai piaciute le alte velocità. Il suo incubo, però, era quando Matt frenava e lei era costretta a chiudere gli occhi e a girare la testa da un lato. Odiava pure le giostre; a volte era capitato che piangesse una volta a terra dopo averle fatte. 

Ad un certo punto si iniziò a vedere da lontano una struttura circolare enorme molto colorata e si udivano parecchie urla provenire da quella direzione.
Come sottofondo c'era il rumore delle onde del mare e in cielo si era dipinta una bellissima luna piena.

Il ragazzo girò l'angolo ed entrò in un parcheggio dove c'erano tantissime macchine e solo lì Miles capì dove era capitata.

- Mia cara Miles Ross Gringer, Benvenuta all'inferno. - le disse una volta fuori alzando le braccia per mostrarle il grande cartello all'entrata.

'ASHBASSTER, IL PARCO DIVERTIMENTI DEI TUOI INCUBI'

- Spero per te che questo sia solo un fottuto scherzo, mio caro Matthew. Lo spero. - Lo oltrepasso' e andò verso il cancello del parco. - Tu non vieni? O magari, qui, sei tu il cagasotto. - gli lanciò uno sguardo di sfida.

Subito dopo, si ritrovò Matt al suo fianco e lentamente si avvicinò a lei fino a sfiorarle l'orecchio con le labbra.

- Nei tuoi sogni, mia cara Gringer, nei tuoi sogni. - le sussurrò lentamente mentre Miles iniziò a sprofondare poco a poco, ma poi lo allontanò bruscamente.

- Ma sta zitto, che fai più bella figura! - Iniziò ad allontanarsi fino ad arrivare vicino a un ragazzo con il costume da dracula. Le piaceva com'era vestito e voleva una foto, così se la fece scattare dal suo migliore amico, anche se lei dovette corromperlo.

- Ouch! - si lamento' lui massaggiandosi la spalla. - E questo per cosa era? - chiese divertito.

- Sei un pericolo della strada! - lui rise per la faccia buffa che aveva la ragazza.

- Ahio! - Miles lo aveva colpito allo stomaco, questa volta più forte. Lui alzò un sopracciglio.

- E questo perché mi hai fatto cagare addosso prima! - la ragazza incrocio' le braccia e si morse lievemente il labbro inferiore.

- Aah! - Questa volta gli aveva tirato i capelli.

- Questo perché sei idiota e te lo meriti! - gli mandò scherzosamente un bacio volante. Matt, invece, fece una finta faccia offesa.

Tutto il loro mondo si fermava quando scherzavano insieme. Esistevano solo lei e lui: la piccola principessa Miles e Espinosa, il suo guerriero.

- In più, è divertente fallo! - gli tirò di nuovo i capelli e iniziò a correre, incitando il suo migliore amico a inseguirla.

- Ok, questa me la paghi! Dai, Cucciola, vieni qua! - iniziò a rincorrerla per tutto il parco come un matto, senza mai smettere di ridere.

Ormai erano lì da un bel po' e la serata stava andando alla grande!

Avevano già fatto il giro di tutto il luogo e di tutti i giochi presenti ed erano esausti, così avevano deciso di andare a fare una passeggiata tranquilla in spiaggia dato che si trovava lì vicino.

- Allora, ti sei divertita, piccola? - le chiese il ragazzo dopo svariati minuti di silenzio.

- Con te ci si diverte sempre e lo sai. Insieme non ci annoiamo mai.- si alzò in punta di piedi per dargli un bacio come ringraziamento, per poi continuare a camminare sulla sabbia tiepida, abbracciati.

Erano stanchi, così si sedettero. Rimasero in silenzio per altri minuti, contemplando la bellissima vista del mare, ma fu lui, un'altra volta, a rompere l'aria tranquilla tra i due.

- Miles, posso farti una domanda? - le chiese serio come non mai, anche se un po' insicuro, e la ragazza lo notò.

Matt aveva solo paura di come avrebbe reagito a quella domanda, ma doveva parlarne, doveva sapere.

- Ti fidi di me? - le chiese dal nulla con un filo di voce.

Miles non riusciva a capire del perché di quella domanda. Era ovvio che di lui si fidava e anche ciecamente. Non riusciva a connettere niente in quel momento.

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