Remember Again (1/2)

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Jungkook si riaddormentò, forse sperando di essere abbastanza in tempo perché Taehyung non veda le sue lacrime secche o il cuscino bagnato.
Ma Taehyung lo fece, riconobbe le guance appiccicose e il tessuto umido. Oramai non gli sfuggiva più nulla.
Si accoccolò ancora sul suo petto, stringendolo e sfregando la testa per sentire conforto.
E per un po' gli passò per la mente tutto il loro vissuto. In particolar modo com'era cominciato tutto.
Era una notte, una notte di maggio. Prima del debutto ufficiale.
Era notte perché Jungkook era l'ultimo a ritirarsi dagli allenamenti e lui era andato a portargli dell'acqua e avrebbe aspettato che finisse, quindi sarebbero tornati a casa insieme.
Era la loro routine oramai.
Si ricordava quando era entrato nella sala prove, piena solo degli ansimi di Jungkook, allo stremo, che continuava a guardarsi allo specchio per continuare a provare.
"Jungkook-ah" gli urlò
Lui si girò, riconoscendo perfettamente quella voce. Si sedette per terra e taehyung con lui. Bevve qualche sorso d'acqua e poi la porse a taehyung. Lui la portò alle labbra sua volta ma Jungkook, scherzando, gli diede una pacca dietro il collo facendolo bagnare con la bottiglietta. Ancora lui urlò il nome dell'altro, inseguendolo. Lo afferrò per la maglia, una delle sue maglie a maniche corte, era viola.
La presa era talmente ferrea e lui correva così veloce che si strappò e Jungkook cadde per l'impatto.
Taehyung si sedette a cavalcioni su di lui per fargli il sollettico sui fianchi. Ma ben presto si fermò, andando ad accontentare i lamenti dell'altro. 
"Tae!! Non è divertente" urlò perchè l'altro si fermò, bloccandogli i polsi ai lati della testa. 
Si guardarono, forse per appena tre secondi, prima che Taehyung cedesse, dandogli un bacio a stampo. 
Jungkook lo guardò come se avesse violato la più importanti delle leggi. Deglutì, non capendo. E quindi l'altro si piegò, per baciarlo ancora, per infrangere ancora una volta quella regola indiscutibile. 
Taehyung gli lasciò i polsi, continuando a dare baci leggeri su tutta la superficie nuda. Dalla mascella scendeva al collo e poi al petto scoperto per la maglietta strappata. E poi tornò su. Tutto mentre Jungkook era immobile, forse cercando di capire cosa fare, forse in un breakdown mentale, forse semplicemente impaurito. Aveva quindici anni, senza prenderci in giro, chi non avrebbe avuto la stessa reazione? 
Il più grande, non ricevendo repulsione, solo continuò, finché l'altro non gli accarezzò le gambe, coperte solo da dei pantaloncini. Arrivò fino all'orlo della maglia dell'altro e poi tornò ad accarezzare le cosce, provocando una scarica di energia per tutta la schiena al ragazzo su di lui. Taehyung si alzò solo un attimo, perchè Jungkook gli togliesse la maglia. 
Forse era per quel giorno che Taehyung iniziò ad amare il viola.
Ricordava ancora bene quella stoffa che era diventato uno straccio per colpa delle sue mani, quel volto sconvolto che cercava di comprendere se quello che stava accadendo gli piacesse o meno. 
Intanto continuavano a gemere, sospirare, per stanchezza, per piacere, oramai era tutto confuso, non sapevano neanche loro perché stava succedendo tutto quello. Non sapevano nemmeno cosa stavano facendo, era solo dentro di loro, solo istinto.
E beh dopo quel episodio tutto cambiò. Tutto si fece complicato, anche le cose più semplici come reggere uno sguardo o stare troppo vivini, dormire nello stesso letto. Problemi che mai si erano posti prima.
E non sfuggì nemmeno una stretta di mano agli occhi dei loro hyung.
Tutto era sotto controllo. Ma non perché ci si mettessero di impegno, era così palese agli occhi di tutti.
Credo che non l'abbiano mai realmente detto a qualcuno. Taehyung lo disse ai suoi genitori, era troppo importante per non dirlo a loro, il loro rapporto ne avrebbe risentito. E suo fratello non l'aveva presa bene, non ricorda nemmeno più quando lo sentì l'ultima volta. Forse per il natale cinese di due anni prima.
Jungkook e Taehyung lo dissero ad Hoseok. E basta, nessun'altro aveca avuto accesso a quelle parole. "Io e lui stiamo insieme"
Se ripensava a quello che lasciò la sua bocca si sentiva ancora il cuore esplodere.
Gli altri non l'avevano mai sentito, l'avevano capito, li avevano visti baciarsi ma quasi mai avevano realmente detto qualcosa su di loro. Era una cosa da nascondere e basta, non c'era bisogno di grandi discorsi o di grandi pensieri. Non dipendeva da loro.
E hoseok lo seppe in un modo così bizzarro e comico...
Erano soli in casa, gli altri avevano le ferie. Anche loro erano in ferie ma avevano scelto di trascorrerle insieme. Hoseok si sorprese di essere stato invitato. Preferivano stare da soli.
In realtà il fratello di Jungkook li aveva lasciati all'ultimo minuto per un problema di salute e Hoseok si era ritrovato senza aver avvisato nessuno e la sua famiglia era a sua volta in vacanza, credendo fosse impegnato. Quindi ne approfittarono.
Non era nei loro piani dirlo, ma una birra tira l'altra ed erano finiti a ridere per terra nel salone mentre singhiozzavano alle volte.
Hoseok disse solo "Credevo di essere il terzo incomodo tra voi due e invece..."
Ma subito Jungkook lo interruppe con un "ma io e lui stiamo insieme"
Improvvisamente smisero di ridere. Hoseok si sedette, la testa gli girava un po'. Anche gli altri due si tirarono a sedere
Cercò di capire se era solo l'alcol o la verità. Ma Taehyung stava tremando, e allora non c'era bisogno di farselo richiedere. Si ributtò per terra urlando "per questo mi servirà di più della birra"

𝙃𝙖𝙞 𝙖𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙖𝙩𝙤 𝙢𝙤𝙡𝙩𝙤?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora