Jimin /Spin-off\

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Spin off per inquadrare il personaggio di Jimin, ce ne sarà uno per ogni personaggio, ogni 10 capitoli. Ognuno verrà spiegato da qualcun'altro. In questo caso Jimin verrà "raccontato" da Yoongi

Oh Jimin, Jimin. Quanto tempo fa sei arrivato qui, Jimin?
15 maggio 2012. Eri un ragazzino, avevi 16 o 17 anni all'epoca. Non che io sia stato così più grande di te, ne avevo 20 ma la tua età mentale mi comparava. O forse mi superava.
A scuola all'inizio, quando non c'erano né Taehyung né Jungkook, ti ci portavo io. Facevo le consegne a quel tempo. Salivi sul mio motorino, dietro di me, e mi tenevi stretto come se potessi volare da un momento all'altro. Mi riprendevi sempre per come guidavo, dicevi che sarei finito a schiantarmi.
Beh jimin hai avuto dannatamente ragione. Ho fatto un incidente, davanti alla tua scuola. Ricordo che la ruota era proprio davanti alla mia faccia. Per qualche centimetro sarei morto.
Hai lasciato la mano di quella che suppongo fosse stata la tua ragazza (non abbiamo mai parlato così tanto della nostra vita privata prima di debuttare. Sapevamo che se fosse saltato tutto ne avremmo risentito) e sei corso a tirarmi su. Avevo una spalla slogata ma non lo dicemmo subito per paura che mi avessero cacciato dall'agenzia.
Cristo, quei giorni ero costretto a farti accompagnare da quell'incosciente di Namjoon. Avevo in terrore che vi schiantaste, che morissi così presto.
Ma poi è andato sempre tutto bene. Dio, Jimin, te lo ricordi quel periodo? Tu a scuola eri "il ragazzo con l'amico strano"
L'amico strano ha una forma di apatia.
Avevamo una passione in comune, quella di odiare la vita. Di amare i film d'amore, le canzoni e la poesia.
Ti ricordi quando hai provato a rappare come me? Quando non riuscivi a esprimere il tuo dolore e passavi giorni interi chiuso in quella stanza prove a ripetere sempre la stessa sequenza di passi. Le notti che passavamo nello studio, da soli, in silenzio. Ci guardavamo in torno, seduti per terra. Abbiamo fumato erba e fantasticato sul nostro futuro.
Su quanto nella vita fosse essenziale avere macchinoni, grandi case e anelli super costosi. Di quanto avremmo voluto spaccare tutto e quando abbiamo deciso di diventare criminali, o dei mafiosi, o di andare a fare i guardiani notturni.
Una volta eri talmente fatto che mi hai detto "se dovessi avere figli vorrei che tu fossi il loro padre"
Lo vorrei anche io Jimin, ma sai come funziona la natura no?
E mi dispiace un sacco quando ogni tanto ti allontani. Perché lo so che ti faccio tanto male, Jimin.
E sappiamo entrambi com'è stare da soli. È bello ma è una è una cosa strana.
Jimin, mi spiace quando ti ferisco.
Ma lo sai, nel nostro lavoro l'amicizia è una nota stonata.
L'unica soluzione, purtroppo, è offendere tutti.
Prima di tutti chi si ama.

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